Il
presidente della Regione, Stefano Bonaccini, a Porretta Terme per un
incontro con gli imprenditori locali, l'inaugurazione del del
Soul Museum e per una visita alle Terme Alte, ha iniziato il suo tour
nella Valle del Reno incontrando i produttori agricoli di Riola che
da tempo hanno avviato la riqualificazione produttiva delle aziende
attraverso il recupero delle coltivazioni di un tempo, in particolare
della mela Rosa Romana per la quale, recenti studi universitari hanno
messo in luce la vocazione della zona, in quanto la vallata offre un
ambiente più che ideale per questa specie di frutta.
Il presidente
Bonaccini e i suoi accompagnatori sono stati accolti con simpatia e
con l'offerta di una bella prima colazione montanara caratterizzata
dai semplici e saporiti piatti di strada locali, fra cui 'ciacci di
farina di castagne' con ricotta di pecora e tigelle ripiene di
affettati stagionati nel tufo o di formaggio, sempre di capra. Poi i
dolci, ovviamente quelli della tradizione. Il tutto affiancto dal
'succo' di mela Rosa Romana.
Bonaccini,
raggiunto dal consigliere regionale Igor Taruffi, dal sindaco di
Vergato, Massimo Gnudi e dal presidente del Gal Tiberio Rabboni, ha spiegato le novità
amministrative a favore degli imprenditori di collina, come il
dimezzamento dell'Irap e più in generale l'incoraggiante incremento
delle presenze turistiche a Bologna e in provincia propiziate anche
dalla sempre migliore offerta di mobilità dovuta anche all'aeroporto
Marconi. La presenza turistica, infatti, può avvantaggiare tutta
l'imprenditoria collinare. Dopo lo scambio di opinioni e di
valutazioni, il presidente a ripreso il suo viaggio per onorare i
numerosi appuntamenti in programma.
4 commenti:
Occhio che se il contadino o imprenditore cade dal melo mentre raccoglie le mele romane e si rompe una gamba non puo' piu' essere portato all'ospedale di Vergato ma solo a quello di Porretta visto che la Regione la tolto l'ortopedia a Vergato. Chissa' se qualcuno l'ha detto a Bonaccini!
Produttori agricoli di Riola? Ma dove sono che più di un po’di foraggio non si coltiva. C’è uno stallone poi il nulla, per trovarne uno che con caparbietà continua a lavorare la terra occorre spostarsi sul Limentra, i meli poi dove dovrebbero piantarli? Nei grotti che circondano Riola?
il negoziante è un buon diavolo...forse gli piacciono troppo i politici inutili con cui si fa fotografare che per la montagna hanno fatto solo danni, però il negoziante è un buon diavolo.
Anche qui: campagna di merende.
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