lunedì 24 novembre 2014

Le regionali a Sasso Marconi.



Sezioni candidato presidente scrutinate: 14 su 14
Sezioni liste circoscrizionali scrutinate: 14 su 14

Voti
%



Stefano Bonaccini
2.482
54,5%

PARTITO DEMOCRATICO
2.127
49,9%

SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
144
3,4%

EMILIA ROMAGNA CIVICA
39
0,9%

CENTRO DEMOCRATICO-DEMOCRAZIA SOLIDALE
27
0,6%
TOTALI COALIZIONE
2.337
54,8%

Alan Fabbri
1.150
25,3%

LEGA NORD
681
16,0%

FORZA ITALIA
335
7,9%

FRATELLI D'ITALIA - ALLEANZA NAZIONALE
67
1,6%
TOTALI COALIZIONE
1.083
25,4%

Giulia Gibertoni
570
12,5%

MOVIMENTO 5 STELLE BEPPEGRILLO.IT
533
12,5%
TOTALI COALIZIONE
533
12,5%

Maria Cristina Quintavalla
211
4,6%

L'ALTRA EMILIA ROMAGNA
189
4,4%
TOTALI COALIZIONE
189
4,4%

Alessandro Rondoni
73
1,6%

NCD - UDC - EMILIA-ROMAGNA POPOLARE
71
1,7%
TOTALI COALIZIONE
71
1,7%

Maurizio Mazzanti
64
1,4%

LIBERI CITTADINI
53
1,2%
TOTALI COALIZIONE
53
1,2%

Totale voti candidati presidente: 4.550
Totale voti liste circoscrizionali: 4.266
Bianche
62
1,3%
Contestate
---
---
Nulle
142
3,0%


Risultati regionali 2010 di Sasso Marconi
          Presidente  Lista
Voti
%


4.596
 54,46




  

3.226
 42,86
  

606
8,05
  

164
2,18
  

128
1,7
  
Totale
4.124
 54,8

2.698
3 1,97




  

1.800
2 3,92
  

725
9,63
  
Totale
2.525
 33,55

787
9,33




  

603
8,01

358
4,24




  

274
3,64
Totale presidente
8.439


Totale liste
7.526








 

5 commenti:

Anonimo ha detto...

che vi avevo scritto qualche giorno fa ??? gira e rigira avrebbero fatto in modo di arrivare sempre loro: il centrosinistra pallone gonfiato di promesse fatte, comincia a sgonfiarsi lentamente.
Il PD in particolare è sostenuto dai poteri forti mentre quelli che si sono astenuti dal votare hanno manifestato disinteresse per questa sinistra che non li rappresenta minimamente ma che in compenso, sono strumentalizzati per bene, pagando in prima persona la crisi voluta dai governi attuali e precedenti. La corruzzione poi e la grande speculazione diffusasi in italia assieme alle mafie localizzate nelle grandi lobby la fanno da padrone prelevando in modo coattivo e legale parte di qualsiasi reddito appartenente all' ex ceto medio.

Anonimo ha detto...

alla bolognina ebbe inizio la fine del partito comunista italiano,a Bologna i comunisti(quelli veri) decretano l'inizio della fine del DC renzi.La conferma l'avremo alle prossime politiche dove i dinosauri rossi,molto probabilmente, faranno a pezzi l'usurpatore del PD e del governo.

Anonimo ha detto...

è mancata la presenza ai banchetti della Fabbri.

Vuoi mettere quanti voti in piu' l'ex Bersaniano Bonaccini avrebbe preso?

Unknown ha detto...

Vorrei lasciare un commento su queste elezioni regionali:

Il 37% d’affluenza si può definire come una condanna globale a tutta la classe dirigente dell'ER. Quindi non solo della sinistra, ma anche della destra che in questi anni non è riuscita a proporre un’azione alternativa di governo.
Si è dunque rotto qualcosa nel meccanismo e nel senso civico e partecipativo che ha sempre contraddistinto i cittadini dell'ER. Questo risultato è un evidente segnale dei cittadini che sentono la politica sempre più distante dalle proprie istanze. Il confronto Renzi-CGIL ha ulteriormente aumentato questa forbice e ciò ha influito negativamente sullo zoccolo duro della sinistra che ha infatti deciso in buona parte di non recarsi alle urne. Non ho idea di come Bonacini potrà governare 5 anni senza una concreta legittimazione democratica e politica.
Per quanto riguarda la destra, mentre la Lega ha trattato temi sentiti, gli altri partiti si sono esclusivamente scannati causa dissidi interni. Oramai il centro destra è scomparso (in voti % alle passate elezioni non avrebbe ottenuto il 2/3%) ed è stato totalmente fagocitato dalla Lega che diventa leader dell’opposizione.
Se pensiamo che nel 2010 il centrodestra (Pdl) ottenne a Sasso 1.800 ed oggi se sommiamo FI, AN, FDI ecc... non raggiunge i 400 voti, questo risultato la dice lunga su come i rappresentati del centro destra hanno lavorato negli ultimi 5 anni. Il risultato è chiaro ed i numeri sono impietosi. Sarebbe dunque il caso che qualcuno ogni tanto si prendesse qualche responsabilità visto che nomi e cognomi ben noti sono gli artefici di un simile disastro politico.
Ritengo questo risultato soprattutto una sconfitta del modo in cui si fa politica (mi rivolgo sempre al centro destra): infatti in questi anni chi avrebbe dovuto lavorare per il pubblico ha pensato solo a cavalcare l'onda della crisi e delle vicende che ne conseguono al solo scopo di crearsi una visibilità personale a livello pubblico. Personalismi e dissidi interni hanno scavalcato l'interesse collettivo, vero ed unico scopo di chi fa politica. A questo punto non rimane che fare un passo indietro e dimettersi da qualsiasi incarico e permettere di ricostruire il centro destra.
Ultima cosa : trovo preoccupante il fatto che il popolo non consideri più il sistema democratico un sistema nel quale si riconoscono per essere rappresentati. Non vorrei che dietro questa scelta ci fosse l'idea che questi partiti e questi politici non rappresentando più il popolo, forse dovrebbero essere spazzati via da qualcuno che instauri un sistema di governo diverso da quello attuale, rimpiangendo magari vecchie ideologie del passato. La mia ovviamente è una provocazione, ma ho sentito molte persone fare certi discorsi nell’ultimo periodo. Forse sarebbe il caso di intervenire e di riequilibrare la situazione prima che sia troppo tardi.

Un Saluto.

Manuel

Anonimo ha detto...


è già troppo tardi.......e se il popolo usurpato da anni del proprio benessere psicofisico, sociale ed economico, non comincia ad alzare la testa allora si......che sarà veramente troppo tardi, sempre che la lega di salvini non faccia un grande salto da gigante e di qualità per fermare la povertà che sta dilagando da nord a sud. Questa povertà che fa comodo al governo, che protegge la finanza, le banche ed il benessere dei ricchi.
Questi politici tutti che alimentano la povertà e le differenze fra ceti come salvavita della loro vita stessa, vanno fermati o sarà un ritorno al medioevo e delle lotte fra poveri.