Su segnalazione:
Al 31
ottobre 2014 sono 2.867 le donne che hanno chiesto aiuto a uno dei 13 Centri
antiviolenza che fanno parte del Coordinamento regionale, erano 2.403 nello
stesso periodo del 2013 (quest’anno si sono aggiunti 2 centri, Vivere Donne di
Carpi e il Centro antiviolenza Trama di terre di Imola). La stragrande
maggioranza (il 90,4%) delle donne che si è rivolta a una delle strutture ha
subito violenza (2.591 donne), tra queste 2.091 (80,7%) sono nuovi
contatti, mentre le altre 500 avevano già un percorso avviato con la struttura.
Più di 6 donne su 10 tra quelle che hanno subito violenza e che per la prima volta
si sono rivolte a un centro sono italiane: 1.295 ovvero il 63,6% (in 56 casi
non è stato possibile stabilire la provenienza). Rispetto al tipo di violenza
subita, guardando i dati relativi ai primi contatti, 9 donne su 10 hanno subito
violenza psicologica, il 67,3% fisica, il 41,3% economica e il 13,8% sessuale.
Tra le donne accolte quelle che hanno figli sono la maggioranza (1.542
donne ovvero l’80%): i figli sono 2.672 di cui poco più della metà (50,4%) ha
subito violenza. Ma quali sono le richieste espresse dalle donne accolte? Il
50,6% chiede informazioni, nel 44,6% dei casi un colloquio successivo di
accoglienza, il 42,7% ha bisogno di sfogarsi e quasi altrettante (il 41,5%)
chiede consigli. Solo nel 21% dei casi le donne chiedono assistenza legale, il
5,4% una consulenza psicologica. L’ospitalità è chiesta dal 3,8% delle
donne. Il 7% la chiede in emergenza. Tra le altre richieste: lo 0,8% chiede
un aiuto di tipo economico, mentre lo 0,3% un intervento terapeutico
sull’autore violento. Sono 157 le donne ospitate in case rifugio al 31
ottobre , di cui 112 con i figli, per un totale di oltre 32 mila notti (con
una media di 94,1 notti per donna/minore).
La Regione
Emilia-Romagna conta, sin dagli anni ’90, la presenza di un Centro antiviolenza
in ogni capoluogo. Oggi sono 13 i Centri sul territorio: agli 11
presenti fino al 2013 si sono aggiunti,infatti, Vivere Donne di Carpi (Modena)
e il Centro antiviolenza Trama di terre di Imola (Bologna). Si tratta di luoghi
gestiti da associazioni di donne che offrono una risposta concreta alla domanda
di aiuto delle donne e contribuiscono alla conoscenza del fenomeno, alla
sensibilizzazione sul tema e alla promozione di una cultura di contrasto alla
violenza. I servizio offerti sono in parte sostenuti dagli Enti Locali sulla
base di convenzioni. Le associazioni che gestiscono i 13 centri sono riunite a
livello regionale nel Coordinamento dei Centri antiviolenza
dell’Emilia-Romagna, costituito nel 2009 con l’obiettivo di potenziare
attività, influenza politica e visibilità degli stessi.
Centri antiviolenza, due mappe
interattive con i dati. Nuovo sito
dedicato alle azioni di contrasto della Regione e infografica con i dati delle
strutture di accoglienza sul territorio.
Dal 2003, la
Regione interviene in modo significativo per contrastare la violenza sulle
donne. I centri antiviolenza sono, infatti, entrati nel sistema locale dei
servizi sociali a rete e i loro obiettivi, ovvero il contrasto a tutti i tipi
di violenza, contro le donne e i loro figli minori, trovano attuazione nella
rete dei servizi integrati distrettuali. Le strutture sul territorio che ospitano
le donne che hanno subito violenza e i loro figli sono 15, di cui 13 gestite
dai centri appartenenti al Coordinamento regionale, un osservatorio
privilegiato sul fenomeno della violenza contro le donne.
La Regione
ha realizzato un sito dedicato sul portale ER Sociale in cui è
possibile vedere tutto ciò che viene realizzato per contrastare la violenza
sulle donne e per aiutare quelle che si rivolgono a un centro antiviolenza. Ma
non solo, una sezione è anche dedicata alle iniziative destinate al recupero
degli uomini che agiscono la violenza sulle donne. Nel sito è inoltre
consultabile un’infografica con due mappe interattive. Nella
prima si trovano tutti i centri del territorio (quelli che fanno parte del
Coordinamento, le strutture che non ne fanno parte e altri servizi non
espressamente dedicati ma che accolgono donne vittime di violenza), mentre
nella seconda ci sono i dati sugli accessi. In quest’ultima, si trovano i dati
dei centri del Coordinamento regionale, aggiornati al 31 ottobre 2014, e i dati
al 31 dicembre 2013 per gli altri centri che hanno iniziato il monitoraggio da
quest’anno.
Il sito sul Contrasto alla violenza di genere sul portale
della Regione
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