Domani, domenica 16 novembre, alle 15, il museo etrusco di Marzabotto svela
alcuni dei ‘misteri’ archeologici di cui è custode con una visita guidata di
presentazione, una conferenza e l’inaugurazione dei nuovi supporti della pisside
d’avorio e della testa di kouros.
Nella presentazione d’invito si legge:
Chi è quell’uomo che guida un carro da parata
trainato da cavalli e leoni? E che ci fa a Marzabotto una prestigiosa testa in
marmo così simile a quelle scolpite in Grecia nel 500 a.C.?
Agli interrogativi risponderà il direttore Paola Desantis che
accompagnerà il pubblico alla scoperta de “I più antichi Etruschi di
Marzabotto-Kainua: il Signore dei leoni e altre storie", con un percorso
guidato e conferenza sulle testimonianze più antiche della città etrusca,
seguiti dall'inaugurazione dei nuovi supporti realizzati con il contributo del
Rotary Club Bologna Valle del Savena e di GBneon.
Il coperchietto di pisside d'avorio fu rinvenuto
in minuscoli pezzi nel pozzo della plateia D. Realizzato a intaglio utilizzando
una sezione di zanna d’elefante, raffigura una complessa processione rituale,
con carro trainato da una pariglia di leoni e cavalli, guidato a cassetta da un
personaggio maschile in atteggiamento chiaramente celebrativo. L’intera scena,
completata da due uomini nudi che tengono per il collo gli equini e le fiere,
rappresenta la sfilata trionfale di un esponente della classe aristocratica,
impegnato a manifestare il proprio rango nell’esercizio di una caccia reale.
Prodotto fra il 620 e il 580 a.C. in Etruria
tirrenica, questo manufatto d’importazione è una delle più importanti
testimonianze di artigianato artistico restituite dalla città. La sua
datazione, molto più antica rispetto al luogo dove è stato ritrovato, dà adito
a due interpretazioni: il coperchio potrebbe essere stato portato a Marzabotto
come un cimelio da qualcuno che lo deteneva da più di un secolo oppure questo
prodotto di alto artigianato è il relitto di una fase di vita del pianoro tardo
Orientalizzante che la ricerca archeologica non ha ancora individuato con
certezza.
La testa di Kouros in marmo greco di Paros
(nella foto) fu rinvenuta vicino all’area dov’è stato di recente individuato un
grande tempio dedicato a Tinia: è
stata dunque interpretata come un’offerta alla divinità.
La testa apparteneva a una statua alta circa 110
cm raffigurante un kouros, una giovane figura maschile in piedi.
Inquadrabile nella produzione artistica della
fine del VI sec. a.C. e inizialmente considerata di produzione greca, pare
invece attribuibile a un'officina locale, probabilmente stimolata dalla
presenza di artigiani greci in Etruria Padana.
L'ingresso al museo e tutte le proposte della giornata sono gratuite.
per ulteriori dettagli
L'iniziativa è promossa dalla Soprintendenza per
i Beni Archeologici dell'Emilia-Romagna, Museo Nazionale Etrusco "Pompeo
Aria" di Marzabotto, Direttore Paola Desantis, in collaborazione con
Rotary Club Bologna-Valle del Savena e di GBneon, e rientra nell'ottava
edizione di SBAM! Sistema Biblioteche Archivi Musei, rassegna promossa
dalla Provincia di Bologna per valorizzazione gli istituti culturali del
territorio e presentare ai cittadini la grande ricchezza e varietà del
patrimonio culturale provinciale.
Punto ristoro all'interno dell'area archeologica
aperto tutto il giorno.
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