venerdì 27 giugno 2014

Emilia Romagna. Approvata la legge regionale quadro per la parità tra donne e uomini, la prima in Italia.






Il Gruppo PD in Regione informa:


Nel corso dell’Assemblea Regionale tenutasi il 25 giugno scorso è stata approvata
 la legge regionale quadro per la parità tra donne e uomini, la prima in Italia.
Firmatari della proposta di legge approvata sono i consiglieri Roberta Mori (PD),
 presidente della commissione Parità, i vice-presidenti Rita Moriconi (Pd) e Mauro
 Malaguti (Misto), Anna Pariani (Pd), Gabriella Meo (Sel-Verdi), Monica Donini (Fds), Thomas Casadei (Pd), Luciana Serri (Pd), Mauro Manfredini (Lega Nord), Sandro
Mandini (Idv).

La legge rappresenta una grande novità per contenuti e per metodo che ha visto
un ampio e partecipato coinvolgimento di tutte le forze politiche, presenti in
 Regione, ma soprattutto di soggetti esterni come istituzioni, associazioni di
volontariato, ordini professionali, università, enti locali. Durante il percorso che
ha portato all’approvazione della legge si sono svolte numerose audizioni pubbliche
che hanno consentito un confronto proficuo, il recepimento di esperienze già in atto, l’approfondimento su temi specifici.

Non ultimo l’integrazione nel testo di legge regionale della legge d’iniziativa
popolare promosso dalla Conferenza Regionale delle Donne Democratiche che
la scorsa estate ha consegnato all’Assemblea Legislativa quasi 12 mila firme raccolte
tra cittadine e cittadini, che ha dato un’importante impronta di partecipazione dal basso.

IL DIBATTITO IN AULA

Numerosi gli interventi in aula da parte dei consiglieri del Gruppo Assembleare PD,
 a partire da Roberta Mori, Presidente della Commissione Parità e relatrice della legge,
che ha evidenziato le principali caratteristiche della legge quadro: “La parità è un diritto
e una componente essenziale del principio di uguaglianza sostanziale, di qualità e
benessere sociale, nonché dello stesso concetto di sviluppo umano. Oggi approviamo
 una legge che traccia un orizzonte di azioni positive, mette a sistema ciò che abbiamo
con la necessità di un coordinamento più efficace ed efficiente, che afferma un’idea di società”.
> La relazione letta in aula da Roberta Mori (PDF)
> La sintesi della legge (PDF)


Nel corso della dichiarazione di voto di Anna Pariani, capogruppo PD, unitamente al ringraziamento a tutti coloro che hanno partecipato a vario titolo alla stesura della legge,
 ha sottolineato l’importanza del voto di oggi: “La storia dimostra che solo l’avanzamento dei diritti delle donne e la lotta alle discriminazioni consentono evoluzione e crescita per tutti e che anche nella ricca ed evoluta Emilia-Romagna, tra le prime regioni in
 Europa, è stato necessario ribadire che ci sono ancora diritti non rispettati per le
 donne”.

La consigliera Rita Moriconi, vicepresidente della Commissione parità, partendo
 dalla propria esperienza personale, ha posto l’accento sulle difficoltà affrontate dalle
 donne nel mondo del lavoro quando ci si impegna nella politica o nell’amministrazione,
 per il timore dell’abbandono dell’attività professionale o della carriera intrapresa in
aziende o altro per 5 anni.
> L’intervento in aula di Rita Moriconi (PDF)

Durante il dibattito in aula Thomas Casadei, componente della Commissione
 regionale parità, ha dichiarato: "Si tratta di una legge che fa la differenza e che
 segna profondamente questa legislatura: per il suo percorso – lungo e partecipato;
per i contenuti, innovativi ma esito di buone pratiche ormai consolidate; per il
 metodo di condivisione tra forze politiche, tra donne e uomini, tra tanti soggetti
della società. L’auspicio è che tutte e tutti sappiano, insieme, fare di questa legge
una pratica quotidiana per rendere la nostra società regionale più libera e più equa".
> L’intervento in aula di Thomas Casadei (PDF)

Stefano Bonaccini ha espresso il suo plauso per il lavoro svolto: “Mi auguro che
questa ottima legge diventi riferimento a livello nazionale anche per le altre regioni. Sottolinea il ruolo positivo della mobilitazione messa in atto dalla raccolta di firme
per la legge di iniziativa popolare promosso dalla Conferenza Regionale delle Donne Democratiche. Adesso abbiamo alcuni temi da affrontare quanto prima: la
rappresentanza paritaria nella prossima legge elettorale regionale attraverso
 la doppia preferenza di genere, e un’attenzione specifica sul linguaggio per evitare
le spiacevoli espressioni sessiste di cui troppo spesse sono oggetto le donne”.

La consigliera regionale Paola Marani ha evidenziato infine “il ruolo positivo
 della legge quadro che sarà in grado di orientare tutte le politiche regionali e che
 contribuirà a migliorare la qualità della vita di tutti cittadini, non solo delle donne”.



1 commento:

Anonimo ha detto...


Mi fate ridere.......siamo nel 2014 e stiamo parlando ancora di parità di miglioramenti della qualità di vita nel sociale e dei cittadini ????? mi fate veramente ridere dalle balle che raccontate. Fino a quando la mentalità degli italiani non si evolverà, dalla retrattezza generale del sistema, La politica è la prima istituzione ad essere arretrata di 100 anni sulla parità in generale,
nulla cambierà. La parità dei sessi nel lavoro e nelle istituzioni si vedrà solo in lontanisssssssima distanza e con il lanternino ingrandito al massimo.