sabato 18 febbraio 2023

Le nuove strade per dare una boccata d’ossigeno alle imprese impegnate nel bonus fiscale del 110% hanno purtroppo trovato un percorso accidentato per le novità romane sulla materia

Il consigliere regionale Marco Mastacchi in  un question time ha proposto di considerare l’acquisto di crediti fiscali dalle banche,  derivanti dai bonus edilizi e dagli ecobonus, da utilizzare in compensazione dei propri debiti fiscali.


 di Letizia Rostagno              

 

 “Con alcuni precedenti in Regioni a noi vicini, si sta delineando l’ipotesi per Regioni, Province e Comuni di acquistare i crediti fiscali”, ha sostenuto il consigliere nell’esposizione della sua proposta. “ Le banche hanno acquistato dalle imprese i crediti di imposta derivanti da Superbonus e altri per un ammontare tale che i loro cassetti fiscali ormai straripano e non consentono di assorbirne altri e questo sta bloccando l’intero mercato edile. Molte imprese detengono risorse nei cassetti fiscali, senza possibilità di monetizzarli. L’acquisto da parte di enti locali (Regione, Province, Comuni, etc.) dalle banche di crediti fiscali, consentirebbe alle stesse di poterne acquisire altri sbloccando il mercato e facendo ripartire l’economia del settore edile e del rinnovamento energetico. L’idea è tanto semplice quanto efficace e si tratterebbe di un’operazione totalmente trasparente e sicura, perché riguarda crediti già verificati e certificati dalle banche stesse,” sottolinea Mastacchi. “ Per gli Enti si genera un risparmio in termini di spesa corrente grazie a uno ‘sconto’ previsto in loro favore, che potrà essere destinato nel corso degli anni a finanziare altre voci di spesa del bilancio. Significa inoltre più liquidità a disposizione per affrontare le spese correnti come ad esempio i costi dell’energia, i contributi previdenziali dei dipendenti, l’Iva etc.” 

Nel confronto l’Assessore Calvano ha assicurato che la Regione è a conoscenza del problema,  fonte di grande preoccupazione, e sta approfondendo la questione, che presenta una serie di criticità a causa della mancanza di chiarezza normativa. A seguito di una serie di incontri con i portatori di interesse, la Regione si è attivata per convocare in tempi ristrettissimi un tavolo di confronto con il sistema bancario del credito e con la rappresentanza delle imprese per valutare tutte le soluzioni possibili da mettere in atto”.

Ma a seguito delle ultime novità sulla materia e la decisione del Governo nazionale di porre fine al beneficio del 110% perché ha comportato un onere insostenibile per l’erario nazionale, la richiesta del consigliere Mastacchi ha perso forza, se non addirittura resa inattuabile.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma il consigliere Regionale Mastacchi che, se non erro, è stato eletto in una lista collegata
alla Lega, perchè non si rivolge al ministro Giorgetti(della Lega) autore del blocco del
110% ?

Anonimo ha detto...

E' FALSO, non è il Governo nazionale ad aver interrotto il beneficio del 110%. Il beneficio 110% è automaticamente decaduto sotto i colpi delle norme europee circa L'OBBLIGO di "CERTIFICAZIONE ENERGETICA" (tanto voluta dal PD), adesso chi ha già fatto il cosiddetto cappotto avrà sicuramente dei problemi, il primo: le aziende edili non riceverà il 110% dallo stato, perciò chiederanno i pagamenti direttamente agli inquilini- proprietari, Il secondo gli inquilini- proprietari dovranno pagare, pena un ipoteca sull'immobile che scatta automaticamente alla firma del contratto per il cappotto e altro, il terzo, gli inquilini-proprietari dovranno cancellare l'ipoteca, pena l'impossibilità di vendere il loro immobile cappottato con plastica. Vediamo se adesso che vi toccano il portafoglio e la casa, inizierete ad aprire gli occhi sul pericolo rappresentato da questa europa del PD. Naturalmente il Governo e Giorgetti, sono ben felici della decisione della UE circa la "certificazione sulla classe energetica" risparmieranno soldi che tanto non avevano.

Anonimo ha detto...

Giorgetti come minimo ha spento tutti i suoi telefoni da un secondo prima della firma del decreto.