lunedì 20 febbraio 2023

I sostenitori sassesi di Elly domani avranno un punto informativo al mercato settimanale di Sasso Marconi

Il Comitato di Sasso Marconi pro  Elly Schlein informa: 




5 commenti:

Anonimo ha detto...

Scrive Stefano Morselli:

"Primarie del Pd, la mia risposta
agli amici che mi sollecitano
perché “è l’ultima occasione”

Alcuni amici, con i quali ho condiviso opinioni e percorsi politici, mi sollecitano a partecipare alla primarie del Pd, per votare Elly Schlein. Ho già spiegato – a loro e anche qui – i motivi per i quali non ho mai partecipato e non parteciperò nemmeno adesso. Al primo di questi motivi - eleggere il segretario di un partito dovrebbe essere (nel resto del mondo è) una prerogativa degli iscritti a quel partito - la replica di solito è la seguente: “Vero, ma questa è l’ultima occasione per dare uno scossone. Poi, se vince Bonaccini, ce ne andiamo via”.

Io penso, invece, che se partecipo a un “gioco” devo accettare le regole, quindi anche la possibilità che a vincere sia un altro concorrente rispetto a quello che piace a me. Nel caso specifico aggiungo che, se Bonaccini diventerà segretario del Pd, anche chi lo avversa dovrà comunque discutere con lui – con chi, altrimenti? - per verificare concretamente convergenze e divergenze. D’altra parte, faccio presente che con Bonaccini ha discusso, nonché costruito una coalizione e una maggioranza in Emilia Romagna, anche la lista “Coraggiosa”, allora dichiaratamente FUORI dal Pd e capeggiata proprio da Schlein.

Infine, se fosse Schlein a vincere le primarie, ci troveremmo di fronte a un’altra novità unica al mondo: il segretario di partito designato da una quota decisiva di NON iscritti a quel partito, per di più in difformità rispetto al voto espresso dalla maggioranza degli iscritti. Ad estrema dilatazione del concetto scivolosissimo di “partito contendibile”: da parte di chiunque, aderente o non aderente, con qualunque linea politica, da Renzi a Schlein.

Io non condivido affatto questa idea di partito, ma il punto non è la mia opinione personale. Il punto è che il consenso a un partito si può dare quando se ne conoscono le posizioni e le proposte, non prima di conoscerle. Questo, tra l’altro, eviterebbe anche un faticoso viavai: esco dal partito, rientro nel partito, magari ri-esco, a seconda di chi sia il “contendente” vincitore.

E dunque, auguri a chi prova la scalata "esterna". Ma, per quanto mi riguarda, ne riparliamo dopo il 26 febbraio."

Come dargli torto?.?

Anonimo ha detto...

Troppe chiacchiere...!

Anonimo ha detto...

Esatto, troppe chiacchere come quando governava il PD e la sx.

Anonimo ha detto...

Tranquilli, chiunque governi questo paese si fa i suoi porci comodi alle spalle della collettività.

Anonimo ha detto...

Bisognerebbe essere meno prolissi, l'elettore medio vuole lo slogan di una-due righe, promesse banali, tanto non le manterrete.
Imparate da Meloni, Salvini e dal nanetto brianzolo.