domenica 26 ottobre 2025

Volontariato in crisi: non mancano le persone, manca il senso

 Tra burocrazia, responsabilità senza tutele e mancanza di visione, il volontariato rischia di spegnersi. I volontari non stanno diminuendo: si stanno stancando.

Ogni giorno si parla di crisi del volontariato, ma raramente ci si ferma a capire davvero cosa sta accadendo. Non è solo una questione di numeri, ma di senso. I volontari non stanno semplicemente diminuendo: si stanno stancando. E quando si stanca chi dona il proprio tempo agli altri, è la società intera a perdere qualcosa.

Dai commenti raccolti in questi giorni emerge un quadro che non si può ignorare: troppa burocrazia, troppe responsabilità senza tutela, troppe parole e pochi fatti.
Molti volontari raccontano di rimborsi che non arrivano, di mezzi bloccati, di corsi inutili e di una gestione che spesso confonde il servizio con la disponibilità a “fare tutto”. È un sistema che ha smarrito la propria direzione, schiacciato tra la necessità di sopravvivere e la mancanza di una visione.

Si dice spesso che i giovani non hanno più tempo o interesse. In realtà, è il sistema a non saperli coinvolgere. Oggi un ragazzo ha bisogno di un motivo per impegnarsi, di un modello che lo ispiri, di un percorso che lo valorizzi. Non basta chiedere aiuto: serve mostrare che quel tempo donato serve davvero, che produce risultati, che lascia un segno.

Scuola e istituzioni devono tornare a parlare di impegno civico, non come slogan, ma come esperienza concreta di crescita e partecipazione.
Il volontariato non può essere usato per coprire ruoli impropri o per riempire spazi lasciati scoperti dalla mancanza di risorse. Non è una riserva di manodopera gratuita: ogni volontario rappresenta una competenza, una persona formata, un tassello fondamentale di un sistema di sicurezza collettiva.

Servono rispetto, chiarezza di ruoli, trasparenza nella gestione e un modello che premi la formazione e l’impegno, non la visibilità o l’appartenenza.
Il problema, però, non è solo economico o organizzativo: è culturale.

Abbiamo smesso di considerare il volontariato come parte essenziale del nostro vivere civile. Eppure, è proprio da lì che passa il futuro di un Paese più coeso, più sicuro e più consapevole.
Bisogna tornare a insegnare che aiutare non è un sacrificio, ma un modo per crescere; che la prevenzione non è un costo, ma una garanzia; che servire la propria comunità non è una perdita di tempo, ma un investimento nel domani.

Il volontariato è cuore, competenza e responsabilità.
E se vogliamo che torni ad essere la forza silenziosa del Paese, dobbiamo ridargli dignità, ascolto e visione.
Non basta ringraziare: bisogna agire.

(Inviato da Dubbio) 

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Meravigliosi volontari? ci si stanca di avere di fronte persone arroganti che mostrano i gradi, poi si vantano del risultato per merito loro.

Anonimo ha detto...

Questo articolo fa' proprio al caso mio! Mi sono stancata dell' arroganza che regna anche nel volontariato!

Anonimo ha detto...

può essere più esplicita? grazie

Anonimo ha detto...

Concordo. I corsi non li devono fare solo i volontari, ma anche chi gestisce. Partendo dalla umiltà che spesso manca.

Anonimo ha detto...

Da quando è stata emessa la legge quadro sul volontariato 266/91, tutto è cambiato, in pratica legittimava il funzionamento di strutture produttive pseudoaziende con manod'opera gratuita o a rimborso spese( che diventa una sorta di stipendio). Da quel tempo ho capito che il volontariato svolto per "volontà" e non lucro, era arrivato al capolinea, finito. Dalla 266/91 molte persone salariate sono state sostituite da persone pseudovolontarie, molte lo fanno per essere accettate dalla collettività contigua, per questo sono doppiamente sfruttate. Non faccio più volontariato, ho un senso di repulsione, il tempo libero da impiegare per aiutare gli altri, ha un valore altissimo, per questo essendo un lavoro, va salariato. Senza L'opera dei volontari emergerà tutta l'pocrisia che permette alla istituzioni nemiche del cittadino, di coprirsi di gloria.

Anonimo ha detto...

Ma di che volontari sta parlando? Canile, Auser, Guardie ecologiche, ambulanza, vigili del fuoco ecc ecc...? Oppure fa di tutte le erbe un fascio come sembra.

Anonimo ha detto...

Centrato il problema.

Anonimo ha detto...

Tema complicato... certe associazioni di volontariato sono solo il "braccio" dell'amministrazione comunale di turno oppure al loro interno si formano gruppi di comando che negano la partecipazione oppure tutte e due le cose.

Anonimo ha detto...

23.04 ottimo commento, così è a Grizzana.

Anonimo ha detto...

Lavoro salariato??
Allora non sono volontari.