mercoledì 29 ottobre 2025

Chiusure improvvise dei caselli sull’Appennino: il rientro a casa diventa un’odissea.

 L’assessora Priolo: “Serve un coordinamento regionale"




Chiusure improvvise, scarsa comunicazione e automobilisti costretti a deviazioni interminabili: è la situazione che si sta ripetendo con sempre maggiore frequenza lungo il tratto appenninico della A1 tra Bologna e Firenze, dove la gestione dei caselli sta trasformando il rientro a casa in un percorso a ostacoli.

Con un question time in Assemblea legislativa, il consigliere regionale Marco Mastacchi (Rete Civica) ha sollevato il caso delle chiusure notturne non segnalate del casello di Rioveggio, attribuite a una “mancanza di coordinamento” tra i diversi soggetti coinvolti nella gestione autostradale.
Secondo Mastacchi, l’assenza di comunicazioni preventive da parte di Autostrade per l’Italia (Aspi) provoca gravi disagi agli automobilisti e aumenta i rischi per la sicurezza stradale, specialmente in concomitanza con le frequenti chiusure per lavori dell’Autostrada Panoramica.

 “Non è un semplice disagio – denuncia Mastacchi – ma il sintomo di una falla sistemica con conseguenze dirette sulla sicurezza di chi viaggia.”
La chiusura del casello di Rioveggio obbliga infatti gli automobilisti a proseguire fino a Badia o Pian del Voglio per poi invertire la marcia e tornare indietro lungo strade secondarie di montagna, spesso strette, tortuose e poco illuminate.
Un percorso che può trasformarsi in un rischio concreto, soprattutto di notte o in caso di maltempo, con stanchezza, stress e condizioni di guida difficili.

L’assessora Priolo: “Serve un coordinamento regionale”

A rispondere in Aula è stata l’assessora regionale ai Trasporti Irene Priolo, che ha riconosciuto la criticità del problema e annunciato l’avvio di un tavolo permanente di confronto con Autostrade per l’Italia e gli altri concessionari.
L’obiettivo, spiega Priolo, è quello di migliorare la tempestività e la capillarità delle comunicazioni sulle chiusure, anche attraverso canali digitali di allerta destinati ai cittadini, come un canale Telegram regionale sul modello di quello già utilizzato da Trenitalia Tper.

Priolo ha inoltre sottolineato che la difficoltà non riguarda solo Aspi, ma anche Autobrennero e Anas, rendendo necessario un coordinamento unico per garantire “uniformità di comunicazione a livello regionale”.

Mentre le istituzioni discutono tavoli tecnici e soluzioni strutturali, Mastacchi propone un intervento immediato e di semplice applicazione: utilizzare i pannelli a messaggio variabile già presenti in autostrada per segnalare le chiusure prima del “punto di non ritorno”.
“Basterebbe un messaggio come ‘Attenzione, casello di Rioveggio chiuso’ – spiega – per permettere agli automobilisti di scegliere un’uscita alternativa in sicurezza. Serve solo buon senso, non nuovi tavoli mensili.”

Il consigliere annuncia quindi un pressing istituzionale affinché la misura venga adottata “subito, prima che si verifichino incidenti evitabili”.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

L'arroganza di Autostrade non ha eguali !!! Mi pare che il Sig. Mastacchi dovrebbe conoscere bene i Signori di Autostrade..... Credo che negli anni da Sindaco poi da Consigliere ci siano stati grossi successi !

Anonimo ha detto...

Ma guarda...diventa un problema politico perchè abita in zona. Ci sono problemi più seri da risolvere...

Anonimo ha detto...

"...che noia che barba"