“Scaricare l’app DAE RespondER è un gesto semplice che può salvare vite. Ogni secondo conta”
In occasione della Giornata Mondiale per la Rianimazione Cardiopolmonare (RCP),
l’Azienda Usl di Bologna e l’IRCCS Policlinico di Sant’Orsola
partecipano alla campagna “Viva! La
Settimana per la Rianimazione Cardiopolmonare”, con numerose
iniziative dedicate a cittadini e studenti per promuovere la cultura delle
manovre salvavita.
Al centro dell’attenzione l’app DAE RespondER, sviluppata dal 118 Emilia-Romagna, che consente ai
cittadini di intervenire in caso di arresto cardiaco in attesa dei soccorsi,
guidati telefonicamente o in videochiamata dagli operatori del 118.
Oggi la utilizza solo l’1% degli
emiliano-romagnoli, ma il suo potenziale è enorme: “Su 3,5 milioni di cittadini, appena 27.200 sono
registrati – spiega Federico Semeraro, rianimatore Ausl Bologna e presidente
dell’European Resuscitation Council –. Eppure il loro intervento è già stato
determinante nel 13% dei casi dal 2017 a oggi. Riconoscere un arresto
cardiaco, chiamare i soccorsi e iniziare subito le manovre può cambiare la
prognosi: ogni minuto perso riduce del 10-12% le possibilità di sopravvivenza”.
Nel
2024 a Bologna si sono registrati circa 250
arresti cardiaci extraospedalieri. Il tasso di sopravvivenza, grazie
anche al coinvolgimento dei cittadini e al supporto della Centrale Operativa
118, è passato dal 12,7% al 20,6%.
In Europa la media è del 7,5%, in Italia del 6,6%. “Sono dati che raccontano la
qualità del nostro sistema di emergenza e l’efficacia del coinvolgimento dei
laici”, aggiunge Semeraro.
Nell’area
metropolitana di Bologna sono attualmente registrati 1.711 defibrillatori pubblici, oltre 10.000 in tutta la regione.
Grazie a un finanziamento regionale di 297.000
euro, sono in fase di distribuzione 159 nuovi DAE in luoghi accessibili anche di notte, con
l’obiettivo di rendere più omogenea la copertura territoriale.
Il piano regionale complessivo vale 1,5
milioni di euro e coinvolge anche Forze dell’Ordine, Vigili del Fuoco e Soccorso Alpino.
Come funziona l’app DAE RespondER
Scaricabile gratuitamente su tutti i
dispositivi mobili, DAE RespondER
consente di segnalare la posizione del cittadino e, in caso di emergenza nelle
vicinanze, ricevere una notifica dalla
Centrale 118.
Chi accetta la chiamata viene guidato in tempo reale nelle manovre di
rianimazione e nell’utilizzo del defibrillatore più vicino.
Dal 2024, nelle province di Bologna,
Ferrara, Modena e Imola, il sistema è stato esteso anche alle abitazioni private, dove avviene la
maggior parte degli arresti cardiaci.
La risposta dei volontari è in costante aumento: dal 27% nel 2022 al 47% nel 2024, con una proiezione che
supera il 50% nel 2025.
A Bologna la percentuale di attivazioni sale al 59%, la più alta della regione.
Le iniziative del 16 ottobre
All’Ospedale Maggiore, oltre 200 studenti e cittadini partecipano a esercitazioni
sulle manovre salvavita, sull’uso del defibrillatore e sulle tecniche di
disostruzione, con visite guidate alla Centrale 118 e all’eliporto.
Al Policlinico di Sant’Orsola,
più di 70 familiari prendono
parte ai corsi di rianimazione pediatrica e disostruzione delle vie aeree. In
occasione dei 10 anni della fiaba
educativa “Il Picnic Mozzafiato”, ogni partecipante riceve una copia
del volume, simbolo della cultura della prevenzione e del soccorso.
Ogni anno in Italia si registrano
oltre 5.000 episodi di ostruzione acuta
delle vie aeree nei bambini: in 50-70
casi l’esito è fatale, spesso evitabile con un intervento tempestivo.
“Scaricare l’app DAE RespondER e imparare le manovre salvavita –
ricordano gli operatori del 118 – è un gesto semplice che può davvero salvare
una vita”.

8 commenti:
Il problema malori improvvisi?
Quali malori improvvisi?
Scompenso cardiaco?
Scie comiche? 5G? Magnetismo planare della terra piatta? Zona30? Velox non omologati?
Non riesco a dormire per il penZiero...
...magnetismo planare...una pila a bottone
Di che cavolo state scrivendo?
“…più di ieri meno di domani..” siamo popolazione a rischio infarto
troppi malori improvvisi tutti i giorni, e si fa ancora finta di niente.
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