Tra burocrazia, responsabilità senza tutele e mancanza di visione, il volontariato rischia di spegnersi. I volontari non stanno diminuendo: si stanno stancando.
Ogni giorno si parla di crisi del volontariato, ma raramente ci si ferma a capire davvero cosa sta accadendo. Non è solo una questione di numeri, ma di senso. I volontari non stanno semplicemente diminuendo: si stanno stancando. E quando si stanca chi dona il proprio tempo agli altri, è la società intera a perdere qualcosa.
Dai commenti
raccolti in questi giorni emerge un quadro che non si può ignorare: troppa
burocrazia, troppe responsabilità senza tutela, troppe parole e pochi fatti.
Molti volontari raccontano di rimborsi che non arrivano, di mezzi bloccati, di
corsi inutili e di una gestione che spesso confonde il servizio con la
disponibilità a “fare tutto”. È un sistema che ha smarrito la propria
direzione, schiacciato tra la necessità di sopravvivere e la mancanza di una
visione.
Si dice
spesso che i giovani non hanno più tempo o interesse. In realtà, è il sistema a
non saperli coinvolgere. Oggi un ragazzo ha bisogno di un motivo per
impegnarsi, di un modello che lo ispiri, di un percorso che lo valorizzi. Non
basta chiedere aiuto: serve mostrare che quel tempo donato serve davvero, che
produce risultati, che lascia un segno.
Scuola e
istituzioni devono tornare a parlare di impegno civico, non come slogan,
ma come esperienza concreta di crescita e partecipazione.
Il volontariato non può essere usato per coprire ruoli impropri o per riempire
spazi lasciati scoperti dalla mancanza di risorse. Non è una riserva di
manodopera gratuita: ogni volontario rappresenta una competenza, una persona
formata, un tassello fondamentale di un sistema di sicurezza collettiva.
Servono
rispetto, chiarezza di ruoli, trasparenza nella gestione e un modello che premi
la formazione e l’impegno, non la visibilità o l’appartenenza.
Il problema, però, non è solo economico o organizzativo: è culturale.
Abbiamo
smesso di considerare il volontariato come parte essenziale del nostro vivere
civile. Eppure, è proprio da lì che passa il futuro di un Paese più coeso, più
sicuro e più consapevole.
Bisogna tornare a insegnare che aiutare non è un sacrificio, ma un modo per
crescere; che la prevenzione non è un costo, ma una garanzia; che servire la
propria comunità non è una perdita di tempo, ma un investimento nel domani.
Il
volontariato è cuore, competenza e responsabilità.
E se vogliamo che torni ad essere la forza silenziosa del Paese, dobbiamo
ridargli dignità, ascolto e visione.
Non basta ringraziare: bisogna agire.
(Inviato da Dubbio)

10 commenti:
Meravigliosi volontari? ci si stanca di avere di fronte persone arroganti che mostrano i gradi, poi si vantano del risultato per merito loro.
Questo articolo fa' proprio al caso mio! Mi sono stancata dell' arroganza che regna anche nel volontariato!
può essere più esplicita? grazie
Concordo. I corsi non li devono fare solo i volontari, ma anche chi gestisce. Partendo dalla umiltà che spesso manca.
Da quando è stata emessa la legge quadro sul volontariato 266/91, tutto è cambiato, in pratica legittimava il funzionamento di strutture produttive pseudoaziende con manod'opera gratuita o a rimborso spese( che diventa una sorta di stipendio). Da quel tempo ho capito che il volontariato svolto per "volontà" e non lucro, era arrivato al capolinea, finito. Dalla 266/91 molte persone salariate sono state sostituite da persone pseudovolontarie, molte lo fanno per essere accettate dalla collettività contigua, per questo sono doppiamente sfruttate. Non faccio più volontariato, ho un senso di repulsione, il tempo libero da impiegare per aiutare gli altri, ha un valore altissimo, per questo essendo un lavoro, va salariato. Senza L'opera dei volontari emergerà tutta l'pocrisia che permette alla istituzioni nemiche del cittadino, di coprirsi di gloria.
Ma di che volontari sta parlando? Canile, Auser, Guardie ecologiche, ambulanza, vigili del fuoco ecc ecc...? Oppure fa di tutte le erbe un fascio come sembra.
Centrato il problema.
Tema complicato... certe associazioni di volontariato sono solo il "braccio" dell'amministrazione comunale di turno oppure al loro interno si formano gruppi di comando che negano la partecipazione oppure tutte e due le cose.
23.04 ottimo commento, così è a Grizzana.
Lavoro salariato??
Allora non sono volontari.
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