Il consigliere di Rete Civica sollecita la Giunta regionale su coerenza ed efficacia delle politiche ambientali
Il consigliere regionale di Rete Civica Marco
Mastacchi ( nella foto) è tornato a sollevare dubbi sull'efficacia delle misure ambientali
previste nel blocco alla circolazione dei veicoli diesel Euro 5, prorogato fino
al 1° ottobre 2026 per le Regioni del bacino padano, Emilia-Romagna compresa.
Nel corso dell’ultima seduta d’Aula,
dopo aver discusso una propria interpellanza, Mastacchi ha annunciato la presentazione
di un ulteriore atto ispettivo, dal tono provocatorio ma fondato, volto a
chiedere una riflessione sulla possibilità di estendere le limitazioni – oggi
previste solo nei Comuni con oltre 100.000 abitanti, salvo misure alternative –
anche alle tratte autostradali che attraversano i territori più colpiti
dall’inquinamento.
Con un’interrogazione alla Giunta, il
consigliere mette in discussione l’attuale coerenza delle politiche regionali,
osservando come il traffico autostradale – in particolare sull’A1 – rappresenti
una delle principali fonti di emissioni atmosferiche, pur restando escluso da
qualsiasi limitazione. Una disparità che, secondo Mastacchi, mina l’efficacia
complessiva delle strategie ambientali in ambito urbano.
Il Piano Regionale Integrato dei
Trasporti (PRIT 2025), riconosciuto come lo strumento principale di
pianificazione della mobilità in Emilia-Romagna, conferma che il traffico su
gomma costituisce una delle maggiori fonti di inquinamento. Tuttavia, osserva
Mastacchi, il piano non contempla alcuna misura specifica per il traffico
autostradale, nonostante l’elevato volume di mezzi pesanti che attraversano
longitudinalmente il bacino padano, contribuendo in modo significativo al
degrado della qualità dell’aria.
Da qui la richiesta di una
valutazione puntuale dell’impatto ambientale del traffico sulle autostrade e di
un possibile allineamento delle restrizioni, anche attraverso misure
compensative. Il consigliere chiede inoltre alla Giunta di avviare studi
specifici sull’impatto delle infrastrutture viarie e un confronto diretto con i
gestori autostradali, per definire azioni di mitigazione che rendano le
politiche regionali più eque, coerenti e realmente efficaci.
“Non si può chiedere ai cittadini di
fare sacrifici, senza considerare l’effetto di un traffico autostradale che
attraversa territori già fortemente penalizzati dal punto di vista ambientale”,
ha commentato Mastacchi. “Serve un approccio integrato e olistico alla qualità
dell’aria, che tenga conto di tutte le fonti di emissione”.
18 commenti:
MASTACCHI HA RAGIONE
Mastacchi, adesso? 30 anni fa dov’era?
La sconfitta demografica: non c’è più margine per invertire la curva
“Un’inversione di tendenza che porti la curva demografica a risalire non sarebbe più all’interno dei margini di manovra delle politiche del nostro Paese” (PSNAI 2025, Allegato CNEL, p. 8).
Con questa frase, scritta nero su bianco in un documento ufficiale dello Stato, si chiude una stagione storica. Non si parla più di natalità, né di incentivi alla famiglia, né di ricambio generazionale. Il crollo demografico viene assunto come dato irreversibile, fuori dal controllo della politica. È la fine della sovranità demografica. È la normalizzazione dell’estinzione. Ovviamente, là dove non arrivano più neonati italiani, arrivano migranti. E il PSNAI lo dice senza remore: gli “Stranieri come fattore efficace di compensazione”(PSNAI 2025, Gruppo CENSIS, p. 12) vuol dire che la presenza straniera è ormai l’unico elemento capace di rallentare l’invecchiamento e tenere in piedi l’economia locale. Le aree più “dinamiche” sono quelle con le percentuali più alte di stranieri. Il discorso si sposta rapidamente: non si tratta più di integrazione, ma di sostituzione funzionale. Il problema è che questo avviene senza alcuna strategia culturale o identitaria. Si tratta di un semplice riempimento meccanico: si tappano i buchi demografici con nuove presenze, senza interrogarsi sulle conseguenze sociali ed etniche.
L’eutanasia dei territori: “accompagnare lo spopolamento”
“Queste aree non possono porsi alcun obiettivo di inversione di tendenza. Hanno bisogno di un piano mirato che le possa assistere in un percorso di cronicizzato declino e invecchiamento” (PSNAI 2025, Obiettivo 4, p. 38). Il punto più agghiacciante del documento è senz’altro questo: lo Stato prevede che intere zone del Paese non siano più recuperabili. Non ci si pone l’obiettivo di salvarle, ma di “accompagnarle” nel loro declino irreversibile. Una tanatopolitica pianificata: la gestione compassionevole dell’abbandono.
Un classico della sinistra, cambiare argomento senza rispondere al tema. Spostare la situazione e buttare frasi a caso. Cosa significa attaccare Mastacchi e chiedere dove fosse 30 anni fa? Che vuoto la sinistra che ha! Cervelli senza una linea di pensiero
Mi hanno censurato 2 commenti contrari a mastacchi, di cui non mi fido, non lavora per liberare le persone a cui viene vietato l'uso dei veicoli su gomma anziani, lavora per vietarli anche dove possono ancora circolare, cioè le statali e le autostrade, vuole chiudere la gabbia ancora di più, ancora azioni non ragionate solo per servire un padrone che non trova, se non nel PD. Le auto vecchie consumano e inquinano meno dei veicoli nuovi che funzionano miscelando ammoniaca al carburante ma per mastacchi questo argomento sarebbe perdente, perciò si allinea al pensiero unico di agenda 2030, esattamente come il PD, europeisti falliti, guerrafondai che hanno in odio i diritti delle persone.
"gestione compassionevole dell'abbandono"
Bell'eufemismo per dire "se ne catafottono"
"gestione compassionevole dell’abbandono"
in pratica: "chissenefotte".
Hahaha, “…in particolare sulla A1..” No comment
Anonimo delle 8:49. Grazie, sei molto utile.
Anonimo delle 8:49, sei utile come la forchetta per il brodo.
Da sempre in voga, a sinistra, in mancanza di argomenti, insulti e attacchi personali.
Il blocco delle auto euro 5 ha solo il senso confermato di "economia imposta". Elettrico è la nuova parola d'ordine, come eolico e fotovoltaico. Mastacchi ha le "idee alquanto chiare", provocatorie e non più attuabili ne adesso ne mai. Un "Don chisciotte" con argomenti che andavano affrontati 30 anni fa quando si aspettava la pioggia o il vento per ridurre l'inquinamento. La pianura padana è stata inquinata nel giro di pochi decenni, è quella più inquinata d'europa per i traffici commerciali da est a ovest, da nord a sud, tutto su gomma. Ma ci illude sia possibile prendere provvedimenti. Tutto è stato imposto.
Qui è vietato criticare il Mastacchi, quindi tu parlane bene e dì sempre che è un politico illuminato e sarai pubblicato.
Contro i tecnocrati del clima: il presidente Trump ha appena cancellato regolamenti per veicoli elettrici imposti dai Dem per un valore superiore a 1 TRILIONE di dollari...regole progettate per costringere i produttori di automobili a passare ai veicoli elettrici indipendentemente dalla domanda dei consumatori o dalla prontezza del mercato.
Questi mandati facevano parte dell'agenda energetica verde dell'amministrazione Biden, un pilastro centrale della spinta globalista per il controllo a tutto campo sull'energia, i trasporti e le abitudini di consumo.
Annullando queste regole, Trump sembra proteggere posti di lavoro e la scelta dei consumatori, e sta infliggere un colpo diretto all'agenda climatica del WEF che cerca di ingegnerizzare la scarsità artificiale, dettare i viaggi ed eliminare completamente i veicoli a benzina.
Non si tratta solo di automobili.
Si tratta di sovranità, libertà e riprendere il controllo da eco-burocrati non eletti.
I veicoli a benzina e altre brodaglie puzzolenti saranno eliminati senza se e senza ma, non è conveniente proseguire ad usarli ne ecologicamente ne economicamente, chi pensa di continuare all'infinito con i carburanti fossili è un povero illuso o ha subito il lavaggio del cervello dalla lobby a cui questi scemi incompetenti (ad ese il genio della lampada Urso non sa cosa significa "factory" in inglese, ma scherziamo? È il ministro dello sviluppo economico!) che ora tentano di comandare stanno leccando il posteriore.
È solo questione di tempo.
Dove metteranno le migliaia di colonnine di ricarica nelle città? Auto elettrica, casa elettrica, fornelli elettrici, pompe di calore. E tutta l'elettricità che serve da dove la prendono? . Con questa "transizione ecologica" ci riempiranno di debiti e di rifiuti da smaltire. E le bollette saranno ancor più salate. I 3kw in casa non basteranno più.
"Il consigliere (Mastacchi) chiede inoltre alla Giunta di avviare studi specifici sull’impatto delle infrastrutture viarie". Allucinante! Gli studi esistono da anni...
Credo che stia prendendo lezioni da Pichetto Fratin e da Urso... il livello è quello.
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