mercoledì 14 maggio 2025

Traffico illecito di oli esausti: sgominata rete criminale, 11 misure cautelari in tutta Italia

 



Un traffico illecito di oli vegetali esausti è al centro di una vasta operazione condotta dai carabinieri del Gruppo per la Tutela ambientale e la sicurezza energetica di Venezia, con l’emissione di undici misure cautelari e decine di perquisizioni in diverse regioni italiane. L’inchiesta, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia e antiterrorismo (Dda) di Bologna, ha portato alla luce una presunta organizzazione criminale con base in Campania e ramificazioni su scala nazionale e internazionale.

Secondo quanto emerso dalle indagini, gli indagati rivendevano oli vegetali esausti – rifiuti di grande valore nel settore della produzione di biodiesel – fingendo di averli sottoposti a trattamenti di lavorazione inesistenti. In realtà, gli oli venivano immessi nuovamente sul mercato senza alcun tipo di bonifica, generando profitti illeciti e causando danni ambientali.

Cinque persone sono finite agli arresti domiciliari, mentre per le altre sei sono stati disposti divieti di dimora e sospensioni temporanee dall’esercizio di attività professionali legate al settore. I destinatari delle misure risiedono prevalentemente tra Campania e Lazio, ma le indagini hanno interessato anche l’Emilia-Romagna, dove ha sede l’azienda bolognese da cui è partita l’inchiesta.

L’operazione ha coinvolto una ventina di siti tra depositi, impianti e aziende legate alla filiera del biodiesel. Gli inquirenti ritengono che l’organizzazione abbia operato per anni in modo sistematico, aggirando le normative ambientali e creando un circuito parallelo di smaltimento e rivendita del rifiuto, formalmente destinato al recupero energetico.

 

1 commento:

Anonimo ha detto...

Lo disse Cavour, quando unificarono l'Italia con la nascita dello Stato italiano, di fermarsi a Roma e non inglobare le regioni del sud...ma non fu ascoltato