L’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese ha aperto l’avviso pubblico per accedere ai contributi del Fondo di comunità metropolitano, destinati ai nuclei familiari colpiti da frane e allagamenti nel territorio dell’Unione. I cittadini interessati dovranno presentare manifestazione di interesse entro sabato 31 maggio 2025.
Le risorse –
complessivamente pari a 41.041,27 euro – sono state assegnate ai Comuni
di Gaggio Montano, Marzabotto, Monzuno e San Benedetto Val di Sambro,
duramente colpiti dagli eventi alluvionali del 2023 e 2024.
L’iniziativa
è promossa dall’Istituzione dei Servizi Sociali Educativi e Culturali
dell’Unione, che ha dato avvio alla procedura in attuazione della deliberazione
n. 13/2025 del Consiglio di Amministrazione.
Il fondo “Dare
per Fare”, nato nel 2020 per far fronte all’emergenza Covid, è oggi uno
strumento stabile di welfare metropolitano. Promosso dalla Città metropolitana
di Bologna, in collaborazione con Comuni, Unioni, associazioni, sindacati,
imprese, Terzo settore e fondazioni, è stato impiegato anche per emergenze
legate a eventi naturali come le recenti alluvioni.
«Siamo
consapevoli che i danni subiti sono ben superiori a quanto possiamo ristorare
con questo contributo – dichiara Alessandro Santoni, presidente
dell’Istituzione – ma intendiamo offrire un primo, concreto segnale di
vicinanza ai nuclei familiari colpiti, in attesa di fondi più consistenti».
Il
contributo, calcolato sulla base del livello di danneggiamento dell’abitazione,
prevede:
- 2.650 euro per
prime abitazioni dichiarate inagibili,
- 1.650 euro per
prime abitazioni temporaneamente inagibili,
- 800 euro per le
cosiddette seconde case inagibili.
Il modulo di
manifestazione di interesse è disponibile sul sito ufficiale dell’Unione (unioneappennino.bo.it)
e dovrà essere inviato via PEC all’indirizzo: isec.unioneappennino@cert.cittametropolitana.bo.it.
«Un grazie
speciale va a chi ha contribuito con una donazione – sottolinea Valentina
Cuppi, presidente dell’Unione –. Questo fondo è un piccolo, ma importante
gesto di solidarietà per chi ha subito disagi gravissimi, perdendo in alcuni
casi anche la propria abitazione. I territori coinvolti sono tra i più colpiti
in questi due anni: da troppo tempo viviamo in uno stato di emergenza
permanente. Occorre un impegno deciso su prevenzione e contrasto al dissesto
idrogeologico, e risorse strutturali per affrontare il cambiamento climatico».

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