di Muratori Mauro
Si è tenuto nei giorni scorsi un incontro tra il
segretario del movimento Bologna Città e
Provincia Autonoma e un gruppo di una decina di simpatizzanti residenti
nell’Appennino bolognese. L’incontro, a cui ha partecipato anche il
sottoscritto, si è svolto in un clima di dialogo costruttivo e ha avuto come
obiettivo quello di analizzare alcune delle principali criticità che affliggono
il territorio montano.
Tra i temi affrontati: la viabilità
in forte sofferenza, il dissesto idrogeologico sempre più preoccupante, la
carenza di servizi sanitari – in particolare l’insufficienza dei pronto
soccorso – e la crescente percezione di insicurezza nei piccoli comuni
dell’Appennino. Un confronto serrato e partecipato, durato circa tre ore, che
ha portato alla decisione di costituire ufficialmente la nuova sezione Bologna Città e Provincia Autonoma - Valle del
Reno.
Questa nuova articolazione
territoriale del movimento comprende, al momento, i comuni di Alto Reno Terme,
Castel di Casio, Lizzano in Belvedere, Gaggio Montano, Vergato e Grizzana
Morandi. L’obiettivo è chiaro: rafforzare la presenza sul territorio, ascoltare
le istanze dei cittadini e promuovere un nuovo modello di autonomia
amministrativa e fiscale.
«Il nostro progetto si fonda su un
principio semplice ma rivoluzionario – ha spiegato il segretario durante
l’incontro – trattenere la maggior parte delle imposte prodotte sul territorio
per investirle direttamente nei servizi locali. Basta con le scuse e i rimpalli
tra Comune, Regione, Stato e Unione Europea: con l’autonomia possiamo garantire
manutenzione costante, servizi adeguati e un controllo diretto sull’operato
degli amministratori pubblici».
Particolare attenzione è stata posta
anche sulla questione dei tagli ai trasferimenti statali verso i comuni, che
negli ultimi anni hanno messo in seria difficoltà le amministrazioni locali,
soprattutto nelle aree montane. «È ora di invertire la rotta – è stato ribadito
– dobbiamo smettere di finanziare un sistema centrale inefficiente, mentre i
nostri territori restano abbandonati. Se ci sono dei tagli da fare, si cominci
da stipendi e sprechi della politica nazionale».
La nascita della sezione Valle del Reno rappresenta un primo,
concreto passo nella costruzione di un’autonomia amministrativa e fiscale che
metta al centro le esigenze delle comunità locali. Il percorso è appena
iniziato, ma la determinazione non manca.

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