venerdì 19 dicembre 2025

Vergato. Teatro per ragazzi, da dicembre a marzo arriva la rassegna invernale

 



di Roberto Giusti


Prenderà ufficialmente il via il prossimo 23 dicembre la ventesima edizione del Teatro Ragazzi, per la prima volta in versione invernale. La rassegna, pensata per bambini, famiglie e per l’intera comunità, porterà in scena sette spettacoli e rappresenta un ampliamento significativo dell’offerta culturale del Comune di Vergato.

L’iniziativa è promossa dall’Assessorato alla Cultura e Tradizioni in collaborazione con la Biblioteca comunale, con l’obiettivo di affiancare alla storica rassegna estiva una vera e propria stagione dedicata ai mesi più freddi, trasformando il Teatro Ragazzi in un appuntamento culturale che accompagnerà il pubblico durante tutto l’anno.

Il cartellone proporrà spettacoli che spaziano attraverso diversi linguaggi teatrali: narrazione, musica, burattini, teatro di figura e momenti laboratoriali. Il tutto nel solco della tradizione che lega Vergato al teatro popolare e all’arte delle maschere, elementi radicati nel patrimonio culturale locale.

Gli eventi, ospitati nella Sala del Consiglio comunale e nella Biblioteca “P. Guidotti”, vedranno la partecipazione di compagnie teatrali di rilievo nazionale. Un programma pensato per coinvolgere e far sognare i bambini dai tre anni in su, creando nuove occasioni di incontro e cultura accessibile.

La rassegna invernale si aprirà il 23 dicembre con lo spettacolo “Le dodici notti”. Seguiranno appuntamenti nei mesi di gennaio e febbraio, in concomitanza con il periodo carnevalesco, fino all’evento conclusivo in programma per il 1° marzo 2026. Un percorso culturale inedito che accompagnerà le famiglie tra feste, tradizioni e nuove storie da scoprire.

Tutti gli spettacoli saranno gratuiti e ad accesso libero, a conferma della volontà dell’Amministrazione comunale e della Biblioteca di rendere la cultura un bene condiviso, inclusivo e fruibile da tutta la cittadinanza.

Per informazioni è possibile contattare la Biblioteca ai numeri 051 910559 – 051 6746725 o all’indirizzo e-mail biblioteca@comune.vergato.bo.it.

Pian del Voglio protagonista di un percorso partecipato per la rigenerazione urbana

 



Prende ufficialmente avvio il percorso di rigenerazione urbana di Pian del Voglio promosso dall’Amministrazione comunale, che ha scelto di mettere al centro la qualità dello spazio pubblico e il coinvolgimento diretto della comunità. Un progetto condiviso che vede impegnati i tecnici comunali e il gruppo di professionisti dello Studio Ciclostile Architettura, chiamati a immaginare e progettare, insieme ai cittadini, il futuro dei luoghi della socialità del paese.

Il percorso, intitolato “Vivere Pian del Voglio – Spazi di socialità e segni condivisi”, è stato presentato sabato 6 dicembre nel corso di un incontro pubblico durante il quale sono stati illustrati obiettivi, metodo di lavoro e aree di studio. Pian del Voglio diventa così oggetto di un confronto aperto sulle aspettative, sui bisogni e sulle possibili soluzioni per migliorare la qualità urbana del territorio, con particolare attenzione agli spazi pubblici intesi come luoghi di incontro, relazione e vita quotidiana.

«La partecipazione per noi è fondamentale – dichiara il vicesindaco Lorenzo Lamma –. Negli ultimi anni il nostro Comune ha già realizzato diversi percorsi partecipativi che hanno prodotto risultati concreti. Con questo nuovo progetto vogliamo costruire una visione condivisa di Pian del Voglio, capace di mettere al centro le persone e di individuare interventi che rispondano ai bisogni reali della comunità, rigenerando l’esistente anziché creare nuovi spazi».

Negli ultimi anni l’Amministrazione ha avviato un cambiamento nell’approccio alle politiche urbane, orientandosi sempre più verso la qualità piuttosto che verso la crescita quantitativa delle dotazioni pubbliche. «In passato – spiega il sindaco Alessandro Santoni – sono stati realizzati spazi che col tempo si sono rivelati poco utilizzati. Oggi la nostra scelta è diversa: valorizzare ciò che già esiste, puntando su riqualificazioni e ricuciture urbane che privilegino la qualità rispetto alla quantità».

In questo contesto si inserisce il concetto di architettura rigenerativa, intesa come strumento capace di promuovere inclusione, relazione e cura. «Una città centrata sulla persona – sottolinea il sindaco – restituisce valore anche a spazi di piccole dimensioni, ma socialmente generativi. La bellezza non sta nella monumentalità, ma nella qualità dell’esperienza umana che i luoghi riescono a offrire».

Una visione che si adatta in modo naturale a Pian del Voglio, dove la qualità paesaggistica è già un elemento distintivo. Lo spazio pubblico viene così interpretato non solo come bene materiale, ma come bene relazionale, la cui efficacia dipende dalle interazioni che è in grado di generare. «In un tempo in cui la modernizzazione tende a sacrificare gli spazi considerati “non produttivi” – conclude Santoni – la rigenerazione urbana ci ricorda che per costruire comunità non servono grandi opere, ma luoghi in cui fermarsi, incontrarsi e stare bene. Da qui partiamo, e lo facciamo insieme ai cittadini».

Un anno di pet therapy all’Ospedale Bellaria: i “dogtors” festeggiano i pazienti oncologici



Venerdì 19 dicembre l’Ospedale Bellaria di Bologna celebra un anno di pet therapy dedicata ai pazienti oncologici con la presentazione dei risultati del progetto “4 zampe per la vita” e la simbolica consegna delle “lauree” ai protagonisti a quattro zampe.

Il punto stampa è in programma oggi, venerdì 19 dicembre,  alle 15.00 presso l’Aula Magna dell’Ospedale Bellaria (Padiglione Tinozzi).

L’iniziativa, realizzata in collaborazione con Onconauti e ChiaraMilla, ha coinvolto i reparti dell’Oncologia metropolitana di Bologna, portando il supporto della pet therapy a pazienti e familiari attraverso la presenza di cani e gatti appositamente formati.

Durante l’evento saranno consegnate simbolicamente le lauree a tutti gli animali che hanno preso parte al progetto, insigniti del titolo di “dogtors”, dottori a quattro zampe che hanno contribuito al benessere emotivo e relazionale dei pazienti.

Interverranno:

·         Antonio Maestri, Direttore del Dipartimento Oncologico dell’Azienda USL di Bologna

·         Stefano Giordani, Direttore scientifico dell’Associazione Onconauti

·         Marina Casciani, Responsabile del progetto di Educazione Assistita con Animali dell’ASD ChiaraMilla

Un’occasione per fare il punto sui risultati raggiunti e valorizzare un’esperienza che ha unito cura, relazione e innovazione sociale.

giovedì 18 dicembre 2025

Salvini inaugura la galleria di Casalecchio: “Opera attesa da decenni”.


 

“Una bella giornata emiliana”. Così il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini ha definito il tour tra Bologna, Parma e Reggio Emilia che lo ha portato a inaugurare tre grandi opere. Prima tappa la nuova galleria di Casalecchio, parte della nuova Porrettana: un intervento da 190 milioni di euro pensato per alleggerire il traffico nel nodo bolognese.

Alla cerimonia, segnata dall’abbattimento dell’ultima intercapedine di roccia tra le due canne della galleria, hanno partecipato anche il sindaco di Casalecchio Matteo Ruggeri e l’assessora regionale alle Infrastrutture Irene Priolo.
“È un’opera che Casalecchio attende da decenni, da quando c’era ancora il Muro di Berlino – ha detto Salvini –. L’impegno è che già dalla prossima estate possano transitare le prime auto”.

La nuova galleria artificiale è composta da due canne separate con due corsie per senso di marcia, per una lunghezza complessiva di 1,2 chilometri, circa metà della nuova bretella stradale che si svilupperà per 2,1 chilometri. L’intervento rientra nel nodo ferro-stradale di Casalecchio di Reno, progettato per migliorare la viabilità della valle del Reno e ridurre il traffico urbano. La fine dei lavori è prevista per l’estate 2026, mentre lo stralcio Sud dovrebbe essere completato nel 2028.

“È un tassello fondamentale per l’Emilia-Romagna”, ha sottolineato Priolo, ricordando che la galleria è progettata per consentire in futuro anche il raddoppio della ferrovia Porrettana, utilizzata ogni giorno da oltre 10mila cittadini.
Soddisfatto anche il sindaco Ruggeri, che ha ricordato come il primo progetto risalga al 1989: “Quest’opera sarà decisiva nei momenti di criticità dell’autostrada, evitando che il traffico si riversi nel centro cittadino”.

Ampio spazio anche al Passante di Bologna. Salvini ha confermato il confronto con Regione e Autostrade per l’Italia per valutare soluzioni meno impattanti dal punto di vista economico e ambientale. “Bisogna evitare aumenti eccessivi dei pedaggi e ridurre dimensioni e tempi delle opere”, ha detto.

“Onda Natale”, concerto gospel al Teatro Comunale di Sasso Marconi



La musica del Natale arriva al Teatro Comunale di Sasso Marconi con “Onda Natale”, il concerto in programma domani,  venerdì 19 dicembre. alle 21.00, promosso dall’Orchestra Onda Marconi. Un appuntamento aperto alla cittadinanza che unisce tradizione, spiritualità e condivisione, nel segno della musica dal vivo.

Protagonista della serata sarà il Gospel Spirituals Ensemble, che si esibirà insieme all’orchestra in un repertorio dedicato agli spirituals e ai canti della tradizione natalizia, reinterpretati in una forma corale e orchestrale di grande impatto emotivo. Un viaggio musicale capace di intrecciare energia, raccoglimento e partecipazione, in linea con lo spirito delle festività.

L’ingresso è libero fino a esaurimento posti; è consigliata la prenotazione al numero 347 2331833. Al termine del concerto sono previsti auguri e un piccolo brindisi, a suggellare un momento di incontro e convivialità tra musicisti e pubblico.

L’iniziativa si svolge con il patrocinio del Comune di Sasso Marconi e con il sostegno di Greenwell, e si inserisce nel calendario degli eventi culturali natalizi del territorio, confermando il ruolo della musica come strumento di coesione sociale e valorizzazione della comunità locale.

Un’occasione per celebrare il Natale attraverso le note, la coralità e l’emozione condivisa di un concerto aperto a tutti.

Natale a Sasso Marconi: tradizione, convivialità e attesa della festa

 

Manca solo la neve per completare il quadro e regalare a Sasso Marconi uno scenario natalizio davvero tradizionale. La neve, dicono i meteorologi, potrebbe ancora arrivare in tempo. Ma, con o senza fiocchi bianchi, in paese ci si sta già preparando a onorare il Natale nel migliore dei modi, sia sotto il profilo religioso sia secondo la tradizione conviviale che trova nei pranzi di Natale e di Capodanno la sua espressione più sentita. Occasioni diverse, ma accomunate dal piacere dello stare insieme: la prima attorno a tavole imbandite che riuniscono l’intera famiglia, la seconda legata all’attesa del nuovo anno, vissuta in compagnia delle amiche e degli amici più cari.

Davide e Sara mostrano le loro specialità 

Tra le realtà che si preparano ad accogliere pranzi spesso numerosi, tali da richiedere spazi non sempre disponibili nelle abitazioni private, c’è l’agriturismo Prati di San Lorenzo, in via Gamberi a Sasso Marconi, gestito da Davide Spineti e Sara Lanzalonga. L’azienda agricola, orientata in particolare alla produzione di ortaggi e, in questo periodo, di crucifere, sta già definendo il menù natalizio. Nel rispetto della tradizione, protagonista sarà il tortellino nel brodo di cappone, affiancato, tra le altre proposte, dalla molto apprezzata lasagna verde preparata con sfoglia all’ortica.

Debora e Simona all'opera

Alla cura dell’aspetto femminile pensano invece Debora e Simona, che nel loro salone Gemini, a Cervetta di Sasso Marconi, stanno già preparando le clienti alle feste. Le richieste più frequenti per il periodo natalizio riguardano le “pieghe mosse” o le “pieghe morbide”. «Voglio essere luminosa» è l’imperativo che accomuna chi si accomoda sulla poltrona delle parrucchiere in vista delle ricorrenze.

Rebecca. Stefania e Chiara 

In piazza, al Punto Bar, è già iniziato il conto alla rovescia verso uno degli appuntamenti natalizi più attesi e festosi. Nel pomeriggio della vigilia, il locale diventerà punto di ritrovo per brindisi e assaggi di cibo da strada, in attesa della mezzanotte e dell’annuncio gioioso della nascita del Redentore, accompagnato dal suono delle campane. A servire i clienti saranno Rebecca, Chiara e Stefania, a supporto del titolare Moreno Gurrieri, tornato alla macchina del caffè dopo un periodo di convalescenza dovuta a un incidente.

Castiglione dei Pepoli, Hera rinnova l’acquedotto: investimento da 650 mila euro



Sono in corso lungo la Strada provinciale 325 i lavori di rinnovo dell’acquedotto di Castiglione dei Pepoli (Bologna), un intervento strategico realizzato dal Gruppo Hera con l’obiettivo di potenziare e rendere più sicura e resiliente la rete idrica del territorio.

L’opera, avviata nel novembre scorso, prevede la realizzazione di circa 4 chilometri di nuove condotte, suddivise in quattro stralci funzionali, per un investimento complessivo di 650 mila euro. Le tubazioni, in polietilene con diametro di 110 millimetri, garantiranno maggiore durabilità, affidabilità e resistenza, migliorando in modo significativo la qualità del servizio.

«Si tratta di un intervento che aspettavamo da tempo – sottolinea il sindaco di Castiglione dei Pepoli, Tommaso Tarabusi – molto importante per aumentare l’efficienza del sistema, la qualità dell’acqua e la sicurezza. Il nuovo investimento contribuirà a mettere in sicurezza l’intera Strada provinciale 325, evitando le rotture che negli anni passati hanno causato disagi e, in alcuni casi, il deterioramento del manto stradale». Il primo cittadino esprime inoltre fiducia nei tempi di realizzazione e auspica ulteriori investimenti: «Hera ha sempre dimostrato attenzione verso il nostro territorio e l’auspicio è che questo percorso prosegua, destinando risorse importanti all’Appennino».

Il tratto interessato dai lavori si estende lungo la Strada provinciale 325 di Val di Setta e Val di Bisenzio, tra il chilometro 37 e il chilometro 41. La conclusione dell’intervento è prevista per la primavera del 2026.

Le utenze direttamente coinvolte sono circa 60, ma il nuovo assetto della rete consentirà di servire, in caso di emergenza, oltre 200 utenze della frazione di Rasora, attualmente alimentata da un impianto sorgentizio. I benefici attesi comprendono una riduzione degli interventi di pronto intervento, una maggiore stabilità del servizio e la continuità nell’erogazione dell’acqua, con un importante ruolo di supporto in situazioni di criticità.

È già stata posata la nuova tubazione relativa al terzo stralcio dei lavori, per una lunghezza di circa 1,2 chilometri; restano da completare gli allacciamenti e i collegamenti finali.

Due infermiere, due campionesse del mondo: l’omaggio dell’Ausl di Bologna

 Pamela Noutcho e Sara Naldi, eccellenze nello sport e nella sanità,  festeggiate  all’ospedale Maggiore


 

 

Due infermiere, due campionesse del mondo, due storie diverse unite dalla stessa determinazione. Pamela Noutcho e Sara Naldi saranno festeggiate oggi, giovedì 18 dicembre,  alle 11, dall’Azienda USL di Bologna  nell’Aula Magna dell’ospedale Maggiore, alla presenza dei colleghi e della Direzione aziendale.

Pamela Noutcho è infermiera al Pronto Soccorso dell’ospedale Maggiore ed è campionessa mondiale di pugilato nella categoria dei pesi leggeri. Nata in Camerun, ha ottenuto la cittadinanza italiana nel 2022. Alla carriera sanitaria, svolta in uno dei reparti più complessi e impegnativi del sistema ospedaliero, affianca un percorso sportivo di altissimo livello che l’ha portata ai vertici mondiali della disciplina.

Sara Naldi, invece, lavora come infermiera all’ospedale di Loiano ed è campionessa mondiale di sollevamento pesi nella categoria under 57 chili. Nata a Monghidoro, a pochi minuti dal suo attuale luogo di lavoro, rappresenta una storia di radicamento territoriale e di eccellenza sportiva cresciuta parallelamente all’impegno professionale in ambito sanitario.

Due percorsi personali e geografici molto diversi, ma accomunati da una doppia vocazione: la professione infermieristica, scelta come servizio alla comunità, e lo sport praticato a livelli di assoluta eccellenza, con sacrificio, disciplina e risultati straordinari.

La cerimonia di oggi  vuole essere un momento di riconoscimento pubblico non solo dei successi sportivi di Pamela Noutcho e Sara Naldi, ma anche del valore umano e professionale di due operatrici sanitarie che rappresentano, in modi diversi, un esempio positivo per l’intera comunità aziendale e per il territorio bolognese. 

Grizzana Morandi, incontro sulla genealogia al Centro Civico di Pian di Setta

 



Domenica  prossima, 21 dicembre, alle ore 15.30, il Centro Civico “Le Caselline”, in via Piana Cinelli 140 a Pian di Setta, ospiterà l’incontro “Cercando radici. Alla ricerca dei nostri antenati”, un appuntamento dedicato alla memoria familiare e alla genealogia storica.

L’iniziativa è promossa dal Comune di Grizzana Morandi in collaborazione con il Gruppo di Studi Savena Setta Sambro. Protagonista dell’incontro sarà il dottor Matteo Borelli, che guiderà il pubblico in un viaggio nella genealogia, illustrando metodi, tecniche e strumenti utili per ricostruire le proprie origini e riscoprire le storie delle famiglie del territorio.

Nel corso del pomeriggio è prevista anche la presentazione del numero 69 della rivista del Gruppo di Studi “Savena Setta Sambro”, punto di riferimento per la ricerca storica locale.

A conclusione dell’evento, un brindisi di auguri accompagnerà i saluti finali in vista delle festività.
L’incontro è aperto a tutta la cittadinanza.

Rioveggio si prepara a celebrare il Natale con un grande evento musicale e di danza aperto alla comunità.


 


La Pro Loco di Rioveggio, in collaborazione con il Comitato Soci EmilBanca locale e con il patrocinio del Comune di Monzuno, organizza per sabato 20 dicembre 2025 un Concerto Gospel di Natale presso la Sala Corbo, una delle sedi culturali più attive del territorio.

La serata prenderà il via alle 20.15 con lo spettacolo “Danzando attorno al Natale”, una performance delle allieve della scuola di danza AMGELS, che porteranno in scena coreografie ispirate alla magia e ai valori delle festività.

A seguire, alle 20.45, il palco sarà affidato alle voci del coro gospel Spirituals Ensemble, noto per le sue interpretazioni energiche e coinvolgenti del repertorio tradizionale afroamericano. L’ensemble, composto da numerosi coristi, promette un viaggio musicale capace di unire spiritualità, ritmo e atmosfera natalizia.

L’iniziativa è gratuita e ad ingresso libero, con la possibilità di lasciare un’offerta a favore dell’A.N.T., associazione impegnata nell’assistenza domiciliare ai malati oncologici. Gli organizzatori invitano cittadini e famiglie a partecipare numerosi a un appuntamento pensato per condividere musica, solidarietà e spirito natalizio.

Un’occasione, dunque, per vivere insieme uno dei momenti più attesi del calendario comunitario, all’insegna della cultura e della beneficenza.

mercoledì 17 dicembre 2025

Criminalità economica, 40 confische nel 2025 grazie alla collaborazione Gdf–Procura

 Aggressione ai patrimoni illeciti. Sequestrati beni per circa 2,2 milioni di euro.


Il Comando Provinciale Bologna della Guardia di Finanza

 

Prosegue anche nel 2025 la collaborazione tra la Guardia di finanza dell’Emilia-Romagna e la Procura generale presso la Corte d’Appello di Bologna, finalizzata all’esecuzione dei provvedimenti di confisca disposti dalla magistratura a seguito di sentenze definitive.

Giunta al terzo anno di attuazione, l’intesa si basa su un memorandum sottoscritto tra il Comando regionale Emilia-Romagna della Guardia di finanza e la Procura generale, con l’obiettivo di rendere più efficiente e sistematica l’azione di contrasto patrimoniale alla criminalità economica. Grazie a questa cooperazione, l’Autorità giudiziaria può avvalersi delle competenze specialistiche del Corpo, in qualità di forza di polizia economico-finanziaria, per individuare beni e asset patrimoniali riconducibili, anche per interposta persona, a soggetti condannati in via definitiva.

Nel corso del 2025, l’azione sinergica tra magistrati e finanzieri, sviluppata attraverso mirate attività investigative finalizzate alla ricostruzione delle situazioni patrimoniali dei condannati, ha consentito di recuperare a favore dell’erario beni e somme di denaro per circa 2,2 milioni di euro, che altrimenti sarebbero andati dispersi.

Nei rapporti con la Procura generale di Bologna, il ruolo di referente con funzioni di coordinamento operativo tra i diversi reparti del Corpo è stato svolto dal Nucleo di polizia economico-finanziaria di Bologna.

Alla luce dei risultati ottenuti — 40 confische eseguite — l’Autorità giudiziaria ha confermato la prosecuzione dell’intesa anche per il 2026.

Il sequestro dei patrimoni illeciti, detenuti in Italia o all’estero, riveste inoltre un rilevante valore sociale, poiché consente di restituire alla collettività le ricchezze accumulate dalla criminalità economica.

A Marzabotto la mostra “Shooting in Sarajevo”

 Fotografie di Luigi Ottani. Un progetto di Roberta Biagiarelli e Luigi Ottani



È stata inaugurata ieri, martedì 16 dicembre, presso il municipio di Marzabotto, la mostra fotografica Shooting in Sarajevo di Luigi Ottani, a cura di Roberta Biagiarelli. L’esposizione è realizzata con il sostegno del Comitato regionale per le Onoranze ai Caduti di Marzabotto, del Comune di Marzabotto, dell’Associazione familiari vittime degli eccidi nazifascisti di Marzabotto e dell’ANPI di Marzabotto.

In occasione dell’inaugurazione si è svolta anche la presentazione del volume Shooting in Sarajevo (Bottega Errante Edizioni, 2020), firmato da Roberta Biagiarelli e Luigi Ottani, alla presenza della sindaca Valentina Cuppi e di Valter Cardi, presidente del Comitato per le Onoranze ai Caduti di Marzabotto.

La mostra, composta da immagini tratte dal libro, propone un progetto che intreccia gli scatti originali di Ottani, rielaborati in formato vintage Polaroid e volutamente invecchiati per evocare l’idea di un reperto di guerra. Le fotografie sono accompagnate da testi inediti curati da Roberta Biagiarelli e da contributi di alcune tra le voci più autorevoli, in Italia e a livello internazionale, sul conflitto in Bosnia ed Erzegovina.

Attraverso immagini e parole, Shooting in Sarajevo ricostruisce uno degli eventi più drammatici della fine del Novecento europeo: l’assedio di Sarajevo, iniziato il 5 aprile 1992 e concluso il 29 febbraio 1996, il più lungo della storia europea recente. In 1.425 giorni di isolamento la città contò migliaia di morti e centinaia di migliaia di feriti e profughi. Molte vittime furono colpite dai cecchini che dominavano la città dall’alto. Proprio da quelle postazioni Luigi Ottani ha scelto di fotografare la Sarajevo di oggi, ritraendo cittadini e cittadine mentre attraversano, ignari, le strade della loro città, assumendo un punto di vista fortemente evocativo.

La mostra resterà visitabile fino al 31 marzo 2026. Al termine dell’esposizione le fotografie saranno donate alle scuole del territorio, che durante il periodo di apertura svolgeranno attività didattiche dedicate ai temi dell’assedio, dell’educazione alla pace e alla cittadinanza, anche attraverso visite guidate e incontri con gli autori.

«Sarajevo, vista dalle montagne che la circondano, appare come sul palmo di una mano, in tutta la sua bellezza e vulnerabilità», spiega Roberta Biagiarelli. «Da lì si comprende quanto sia stato facile uccidere. Le fotografie di Luigi, incorniciate nel formato vintage Polaroid e segnate dal mirino accanto al soggetto, restituiscono l’attimo sospeso tra la vita e la morte. Visitando le postazioni dei cecchini insieme ai sopravvissuti all’assedio, è emersa con forza la consapevolezza di quanto ciascuno fosse stato, a sua insaputa, un bersaglio».




La riforma Calderoli taglia i Comuni montani: 46 a rischio in Emilia-Romagna



La riforma sulle aree montane firmata dal ministro per gli Affari regionali Roberto Calderoli ( nella foto) rischia di ridisegnare la mappa dell’Appennino emiliano-romagnolo. Secondo le stime dell’Uncem, 46 dei 121 Comuni montani della regione – circa il 40% – perderebbero lo status di “montano”, con la conseguente esclusione dall’accesso a una quota dei circa 200 milioni di euro di fondi statali destinati al settore.

Particolarmente colpita l’area metropolitana di Bologna, dove oltre la metà dei territori rischia il declassamento. Una scelta che ha acceso la protesta degli amministratori locali, preoccupati per le ricadute concrete sui servizi essenziali. La perdita della classificazione montana comporterebbe infatti meno risorse per la manutenzione della viabilità e per la difesa dal dissesto idrogeologico, in territori già segnati dalle recenti alluvioni.

«È un errore palese, che nasce da una scarsa conoscenza del territorio», ha commentato il presidente della Regione Emilia-Romagna, Michele de Pascale, sottolineando come le richieste provenienti dalle comunità locali andassero nella direzione opposta.

La proposta di legge introduce nuovi criteri basati su altitudine media e pendenza del territorio, con l’obiettivo dichiarato di uniformare la classificazione dei Comuni montani. Parametri che, secondo molti amministratori, non tengono conto delle fragilità sociali ed economiche delle aree interne.

Duro il commento della presidente dell’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese, Valentina Cuppi: «Non è una questione di metri, ma di risorse. Così si tagliano investimenti a comunità che avevano iniziato un percorso di rilancio».

Tra i Comuni a rischio figurano, oltre a Monghidoro e Loiano, anche Marzabotto, Monzuno, Sasso Marconi e Grizzana Morandi. L’assessore regionale alla Montagna, Davide Baruffi, ha definito la proposta «irricevibile» e annunciato battaglia in sede di Conferenza Stato-Regioni.

Ora la partita si sposta a Roma, dove Regioni e amministrazioni locali chiedono l’apertura di un tavolo di confronto per rivedere i criteri ed evitare che l’Appennino torni a essere una periferia dimenticata.

Appennino sacrificato: ipocrisie, promesse e macerie

 Dalla montagna alla farsa: cronaca di un abbandono annunciato



di Pietro Ceneri


Tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino. È il proverbio che meglio descrive la situazione dell’Appennino. Ci si straccia le vesti per il declassamento, da parte del ministero Calderoli, dell’Appennino a territorio insignificante, non degno di attenzione, equiparato a dune banali: luoghi che qualcuno, la domenica o nei giorni di festa, può magnanimamente frequentare ed essere accolto con tutti gli onori, poiché, bontà sua, porta un po’ di denaro a quei poveri illusi che ancora operano sulle pendici di questo rifiuto nazionale.

A lasciarci lo zampino, però, non sono coloro che finora hanno giocherellato con le “dune” che delimitano a sud la Pianura Padana, ma chi, nonostante tutto, ha tenuto botta e ha continuato a operare, affrontando con caparbietà le insidie che i culi piatti da scrivania bolognesi gli imponevano. A cominciare dall’invasione degli ungulati, la cui presenza ha messo in ginocchio quel poco di economia agricola montana che ancora esisteva, scoraggiando ogni nuova iniziativa. Poi si sono aggiunti i lupi, che hanno di fatto sconsigliato ogni impresa pastorale, e molte altre presenze inadeguate: tutto affinché quei culi piatti potessero assistere allo spettacolo degli ungulati al pascolo nei campi del povero agricoltore.

Viene da chiedersi perché non abbiano difeso con la stessa insistenza lo sterminio dei colombi di città: forse perché, essendo portatori di malattie, queste potrebbero colpire anche i culi piatti. Eppure anche quelli sono animali. E perché non difendono la zanzara? Anche quella è un insetto, come quelli che però non pungono i culi piatti.

Recentemente un illustre politico bolognese ha dichiarato che l’impegno futuro della Città Metropolitana sarà quello di mettere tutti i cittadini compresi in tale area nelle stesse condizioni di servizi e di logistica. C’è da ridere, per non piangere, perché per fare questo bisognerebbe recuperare decenni di incuria, se non di vera e propria attività negativa. Ridare, per esempio, a Porretta Terme condizioni logistiche degne di questo nome significherebbe almeno adeguare la statale Porrettana con un tracciato moderno e aggiornare la ferrovia Porrettana. Ma si sa che tutto si fermerà a Casalecchio, ormai parte della città di Bologna, non certo della Città Metropolitana.

All’adeguamento alle attuali esigenze dei collegamenti informatici, promessi anch’essi da decenni e mai realmente attivati, non si pensa nemmeno. Lo verifica quotidianamente ogni residente dell’Appennino. E, tanto per fornire un esempio di quanto costoro siano farisei, a duecento metri dalla tomba di Marconi, cui si deve il wireless, il telefono e il computer non riescono a collegarsi alla rete.

Ritardi che hanno affossato anche l’artigianato e l’industria locale,  che per anni hanno chiesto inutilmente di essere messi in grado di operare in modo competitivo e ormai quasi del tutto costretti a trasferirsi o a chiudere, lasciando un vuoto incolmabile di posti di lavoro.

E allora piangiamo pure, ma saranno lacrime di sangue. 

Siamo alla vigilia delle amministrative del 2027 ed è già iniziata la presa in giro dell’elettorato, fatta di promesse cafone e impossibili.

Bruci pure la città, con il ministro Calderoli al centro, per aver declassato i comuni dell’Appennino; ma insieme a lui, come combustibile e con generale sollievo, vadano anche tutti coloro che hanno giocato con l’incosciente — e spesso consapevole — credulità di noi cittadini votanti.

Basta balle. Abbiate almeno la decenza di tacere.

Musica in Bianco e Nero chiude il 2025 a Monzuno: “Commedie e feste di paese” con l’Ensemble Concordanze

 



Un ultimo appuntamento all’insegna della grande musica per salutare l’anno. Sabato 20 dicembre alle ore 20.30, nella Sala Ivo Teglia di Monzuno (via G. Bertini 1), si terrà il concerto conclusivo della rassegna “Musica in Bianco e Nero”, promosso dall’Ensemble Concordanze.

Il programma della serata, dal titolo “Commedie e feste di paese”, vedrà protagonisti Mattia Cipolli al violoncello e Francesca Rambaldi al pianoforte. I due musicisti proporranno un viaggio sonoro attraverso alcune pagine significative del repertorio cameristico di Ludwig van Beethoven e Robert Schumann, intrecciando atmosfere brillanti, intime e popolari, in un dialogo musicale che racconta la vitalità e la profondità della tradizione romantica.

Durante l’evento sarà aperto il mercatino di Natale di Monzuno, allestito all’interno della sala, offrendo al pubblico un’occasione conviviale per scoprire prodotti artigianali e iniziative locali.

Al termine del concerto, gli organizzatori offriranno un buffet per condividere insieme un momento di festa e scambio di auguri.

L’ingresso è libero fino a esaurimento posti.

Vergato, incontri gratuiti per difendersi dalle truffe e orientarsi nei contratti energetici




Imparare a riconoscere le truffe finanziarie e a orientarsi tra i contratti di luce e gas: è questo l’obiettivo del ciclo di incontri formativi interattivi gratuiti promosso da Assoutenti Emilia Romagna Aps, in collaborazione con Acli, dal titolo “Impariamo a difenderci da soli!”.

L’iniziativa si rivolge ai cittadini e punta a rafforzare la consapevolezza dei consumatori, offrendo strumenti pratici e occasioni di confronto basate anche sulla condivisione delle esperienze personali.

Sono previsti due appuntamenti, entrambi alle ore 18.00, presso il circolo Acli “Toniolo”, in via Garibaldi 5 a Vergato.
Il primo incontro si terrà l’11 dicembre 2025 ed è dedicato a “La protezione del risparmio dalle truffe finanziarie”.
Il secondo è in programma il 19 dicembre 2025 e affronterà il tema de “I contratti luce e gas”, un ambito spesso complesso e fonte di dubbi per molti utenti.

L’evento è organizzato da Assoutenti Emilia Romagna Aps ed è finanziato con fondi della Regione Emilia-Romagna, nell’ambito della normativa regionale a tutela dei consumatori.

Per informazioni e iscrizioni è disponibile il numero 353 458 0140.


Hera premia le scuole che riciclano di più

 


Il Comune di Casalecchio di Reno informa:


Sensibilizzare studenti e famiglie sul corretto conferimento dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) e trasformare oggetti inutilizzati in una risorsa per la scuola. È questo l’obiettivo di “Missione RAEE”, l’iniziativa promossa da Hera nell’ambito della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti 2025, che arriva nelle scuole di Casalecchio di Reno.

Coinvolte le scuole primarie Garibaldi, Carducci e Tovoli e la scuola secondaria di primo grado Marconi, dove vecchi tostapane, smartphone non più funzionanti, sveglie elettriche e altri piccoli elettrodomestici possono trasformarsi in valore grazie a un progetto che unisce educazione ambientale e gioco di squadra. Gli istituti più virtuosi potranno ricevere fino a 1.500 euro in buoni per l’acquisto di materiale didattico.

Il progetto è realizzato in collaborazione con La Grande Macchina del Mondo, il programma di educazione ambientale che il Gruppo Hera porta avanti da 16 anni nelle scuole di ogni ordine e grado, dall’infanzia alla secondaria di secondo grado. L’iniziativa prevede attività didattiche in aula per far conoscere questa particolare tipologia di rifiuto, le materie prime che lo compongono e le modalità corrette di recupero.

Cuore del progetto è l’ECOgame “Missione RAEE – Il pianeta del futuro”, realizzato appositamente per l’iniziativa. Alle scuole vengono forniti contenitori dedicati alla raccolta dei piccoli RAEE, come smartphone, asciugacapelli, sveglie elettriche, radioline, tostapane e joystick. Gli ECOgames, disponibili anche sul sito del Gruppo Hera, sono strumenti educativi pensati per imparare a fare correttamente la raccolta differenziata e per sensibilizzare le nuove generazioni sui temi dell’economia circolare e della tutela delle risorse naturali.

Gli studenti e le studentesse sono chiamati a coinvolgere attivamente le famiglie, recuperando i piccoli RAEE dimenticati nei cassetti di casa e diffondendo materiale informativo per sensibilizzare anche gli adulti.

Entro la fine di gennaio, le classi porteranno a scuola i rifiuti raccolti per concorrere al punteggio complessivo di ciascun istituto, calcolato in base al peso dei RAEE conferiti e al numero di alunni coinvolti. Le scuole che otterranno i risultati migliori riceveranno premi in buoni per l’acquisto di materiale didattico. A tutte le scuole partecipanti sarà comunque riconosciuto un attestato di adesione e un premio di partecipazione.

martedì 16 dicembre 2025

Dai boschi ai frutti antichi: l’Appennino bolognese al centro delle strategie di tutela e valorizzazione

Cura e valorizzazione del patrimonio forestale 


Sul blog dedicato alla Mela Rosa Romana dell’Appennino si legge:


È stata una giornata significativa per la tutela e la valorizzazione del patrimonio forestale dell’Appennino bolognese e delle sue eccellenze agricole e ambientali. Al centro dell’attenzione, la promozione dei frutti antichi e in particolare della Mela Rosa Romana, simbolo di biodiversità e di un’agricoltura legata ai saperi tradizionali.

Nel corso della giornata si è svolto un convegno promosso da Ascom, dedicato alla Mela Rosa Romana, al quale hanno partecipato rappresentanti del mondo istituzionale, giornalisti ed esperti del settore agroalimentare e ortofrutticolo. L’iniziativa si è tenuta su invito del professor Dario Mingarelli, presidente del Consorzio Melarosa Romana, e dell’imprenditore Antonio Contini Carboni, titolare di Orto Frutta Contini Carboni di Riola, da tempo impegnato nel sostegno agli investimenti per lo sviluppo e la valorizzazione di questo frutto antico. Presente anche il direttore di Ascom Bologna, Tonelli, insieme a numerose realtà territoriali dell’Appennino bolognese attive nella promozione e nella tutela del territorio.



Nel corso della stessa giornata si è svolto anche un secondo convegno, ospitato in Curia, dedicato alla cura e alla tutela del patrimonio forestale, che ha visto la partecipazione di personalità di primo piano a livello regionale. Tra i presenti Sua Eminenza il Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, il Comandante dei Carabinieri della Regione Emilia-Romagna, oltre a rappresentanti istituzionali, assessori regionali, politici, tecnici ed esperti del settore forestale.

In entrambe le occasioni è stato possibile promuovere i frutti antichi dell’Appennino come parte integrante del patrimonio forestale e ambientale del territorio. Si tratta di varietà che rappresentano una ricchezza storica e agricola, selezionate nel corso dei secoli dai contadini e dai tagliaboschi dell’Appennino, che necessitavano di alimenti energetici, sani e facilmente conservabili per affrontare il lavoro nei campi e nei boschi.

La Mela Rosa Romana e gli altri frutti antichi si distinguono infatti per le loro caratteristiche naturali: non richiedono trattamenti chimici intensivi, non impoveriscono il suolo, non danneggiano la salute e si conservano per mesi seguendo i ritmi naturali, anche senza l’uso di frigoriferi.

La loro promozione, a livello territoriale durante l’evento Ascom e a livello regionale nel convegno in Curia, è stata indicata come un tassello fondamentale delle politiche di tutela e valorizzazione del patrimonio forestale dell’Appennino bolognese.

Custodire l’Appennino significa infatti preservarne la storia, la biodiversità e i saperi antichi che ne hanno modellato il paesaggio e l’identità.  

'Interval Signals', al MamBo un'opera in omaggio a Marconi

 Installazione sonora di Susan Philipsz entra nella Collezione permanente


Un'opera in omaggio a Guglielmo Marconi è stata presentata dal Settore Musei Civici del Comune di Bologna nell'ambito di un più ampio progetto scientifico-culturale ed educativo consacrato allo scienziato, patrocinato e sostenuto dal Comitato nazionale per le celebrazioni del 150/o anniversario dalla sua nascita: è 'Interval Signals', un'installazione sonora permanente contemporanea ideata dall'artista Susan Philipsz (1965, Glasgow) e realizzata grazie alla collaborazione tra MamBo-Museo d'Arte Moderna e Neu Radio-Nuova Emittente Urbana, con la curatela di Lorenzo Balbi.
    Il 25 aprile 1874 nasceva a Bologna il padre del wireless e della radio, premio Nobel per la Fisica nel 1909.

Nella primavera 1895, a Villa Griffone, Marconi riuscì ad emettere un segnale che percorse due chilometri, scavalcò una collina, e raggiunse infine un ricevitore: fu quella la prima trasmissione di telegrafia senza fili.

In pochi anni i segnali del giovane Marconi scavalcarono l'Atlantico. Quegli stessi segnali salveranno le vite in mare, porteranno voci, musiche e messaggi nel mondo attraverso la radiofonia e permetteranno di vedere le stelle e studiare l'universo. Nel panorama artistico contemporaneo, Susan Philipsz, che vive e lavora a Berlino, è una delle figure chiave nella realizzazione di installazioni sonore che dialogano con l'ambiente all'interno del quale si inseriscono: il suo lavoro esplora le dimensioni psicologiche e scultoree del suono, con registrazioni della sua voce e una varietà di composizioni musicali rielaborate.
    L'opera 'Interval Signals' - che entra nelle collezioni permanenti del MamBo - è composta dalle registrazioni, fatte da Philipsz su un vibrafono, di alcuni segnali radiofonici di intervallo, ovvero brevi sequenze musicali che solitamente vengono riprodotte prima dell'inizio o durante le pause di una trasmissione radiofonica. Il formato è stato sviluppato negli anni '20 e '30 come firma musicale per identificare la stazione radio ascoltata e, anche se l'uso dei segnali di intervallo è diminuito con l'avvento della radio digitale, non è del tutto scomparso. (ANSA)

Si arricchisce l’area dei servizi a Pian di Venola: aggiunto un defibrillatore 𝐢𝐧 𝐩𝐫𝐨𝐬𝐬𝐢𝐦𝐢𝐭𝐚̀ 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐜𝐨𝐥𝐨𝐧𝐧𝐢𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐫𝐢𝐜𝐚𝐫𝐢𝐜𝐚 𝐩𝐞𝐫 𝐥𝐞 𝐚𝐮𝐭𝐨 𝐞𝐥𝐞𝐭𝐭𝐫𝐢𝐜𝐡𝐞 𝐞 alla 𝐂𝐚𝐬𝐞𝐭𝐭𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥'𝐚𝐜𝐪𝐮𝐚, 𝐬𝐮𝐥𝐥𝐚 𝐒𝐒 𝟔𝟒 𝐏𝐨𝐫𝐫𝐞𝐭𝐭𝐚𝐧𝐚

 

 

Il Comune di Marzabotto informa:

 

Sono stati installati nuovi defibrillatori automatici esterni (DAE) di nuova generazione, telecontrollati e collocati in teche esterne, nell’ambito di un progetto regionale finanziato dalla Regione Emilia-Romagna e coordinato dalla Centrale Operativa 118 Emilia Est dell’Azienda USL di Bologna.

L’iniziativa ha l’obiettivo di incrementare la diffusione dei defibrillatori sul territorio, garantendone l’accessibilità 24 ore su 24 alla cittadinanza. In questo modo si intende rafforzare la cosiddetta “catena della sopravvivenza” e migliorare la capacità di risposta della comunità in caso di arresto cardiaco, una delle principali cause di morte improvvisa.


Il progetto rappresenta anche un’importante occasione per promuovere e consolidare una collaborazione attiva tra il sistema di emergenza-urgenza 118 e i cittadini, ponendo al centro la sicurezza della comunità. Il riconoscimento tempestivo dell’arresto cardiaco, l’avvio precoce delle manovre di rianimazione e l’utilizzo immediato del defibrillatore diventano così azioni alla portata di tutti.

Durante la chiamata al numero di emergenza, gli operatori della Centrale Operativa 118 sono in grado di supportare i cittadini in tempo reale, fornendo istruzioni pre-arrivo anche tramite videochiamata. A questo si affianca l’applicazione DAEresponder, che consente di geolocalizzare i defibrillatori disponibili e di attivare i soccorritori presenti nelle vicinanze.

I nuovi dispositivi sono stati installati in luoghi strategici e facilmente accessibili, in modo da permetterne un utilizzo rapido ed efficace in attesa dell’arrivo dei mezzi di soccorso.

L’intervento si inserisce nel percorso che punta a rendere il comune sempre più “cardioprotetto”, con l’obiettivo di dotare tutte le frazioni di defibrillatori esterni di nuova generazione e rafforzare la rete di primo soccorso sul territorio.

Lavoro nella Valle del Reno: mentre a Sasso Marconi ci si dispera per la Manz, a Gaggio Montano si spera: c'è un imprenditore interessato alla Gaggio Tech

 

Foto dal Web


 

Potrebbe esserci un imprenditore locale interessato alla Gaggio Tech di Gaggio Montano. Si tratterebbe di Claudio Tedeschi, titolare dell’azienda Dismeco di Marzabotto. A indicarne il nome è Primo Sacchetti, funzionario della Fiom di Bologna, in un post pubblicato sul proprio profilo Facebook.

La Regione Emilia-Romagna ha intanto convocato un incontro di verifica per il prossimo 23 dicembre, alle ore 16, presso la sede regionale. Alla riunione parteciperanno il vicepresidente Vincenzo Colla e l’assessore Giovanni Paglia.

Dalla convocazione, spiega Sacchetti, emerge il nominativo dell’imprenditore potenzialmente interessato all’operazione: Claudio Tedeschi, alla guida della Dismeco, azienda con sede a Marzabotto che occupa attualmente circa 20 addetti. Si tratta di una realtà che opera nel settore della raccolta, del trattamento e dello smaltimento dei rifiuti, oltre che nel recupero di materiali, in particolare nel comparto ferroso ed elettronico, attività riconducibili ai principi dell’economia circolare.

«Parteciperemo all’incontro con senso di responsabilità e senza alcun pregiudizio – afferma il sindacalista – con l’obiettivo di comprendere nel dettaglio quale progetto industriale verrà proposto e quali garanzie potrà offrire».

Tra i punti ritenuti fondamentali dalla Fiom, Sacchetti indica la tutela e la garanzia di tutti i livelli occupazionali, il mantenimento del sito industriale a Gaggio Montano, la compatibilità del nuovo progetto con quello attuale anche in termini di spazi e convivenza produttiva, oltre alla richiesta che la Regione si faccia garante delle condizioni poste, degli investimenti previsti e dei tempi di realizzazione. Tempi che, sottolinea il sindacalista, dovranno essere coerenti con le scadenze della cassa integrazione per cessazione.

Resta infine un nodo centrale, evidenzia Sacchetti: «Comprendere come un’azienda con un fatturato di circa 3 milioni di euro possa farsi carico di un’operazione che coinvolge un sito con oltre cento lavoratrici e lavoratori». E conclude: «Saremo rigorosi, perché di fregature questa gente ne ha già avute tante».