sabato 20 dicembre 2025

Il Natale cantato dai pensionati Fipac in Piazza della Mercanzia

 

       L’esibizione del Coro della Chiesa di Santa Maria Maddalena                                             nel  Natale 2024. 

Domani, domenica  21 dicembre, a partire dalle  17, Piazza della Mercanzia, nel cuore di Bologna e a due passi dalle Due Torri, si riempirà delle note dei canti natalizi grazie all’iniziativa promossa dai pensionati Fipac (Federazione italiana pensionati attività commerciali) di Confesercenti Bologna.

Con il motto “È Natale! Alla Salute: il tuo dono è cura”, la Fipac torna tra i bolognesi per riportare in città lo spirito autentico delle festività. In programma un grande concerto di canti di Natale eseguito da un coro d’eccezione: il Coro della Chiesa di Santa Maria Maddalena, affiancato da musicisti e cantanti professionisti, per diffondere un messaggio di pace e un augurio natalizio rivolto a tutta la cittadinanza, compresi coloro che, in quell’orario, saranno ancora impegnati negli ultimi acquisti prenatalizi.

L’iniziativa, organizzata dai pensionati Fipac Confesercenti Bologna in collaborazione con il Mercanzie Lounge Bar (piazza della Mercanzia 2/A), ha anche una forte finalità solidale: durante l’evento saranno raccolti fondi a favore dell’Ail – Associazione italiana contro le leucemie, i linfomi e i mielomi. I volontari dell’Ail saranno presenti con i loro banchetti e proporranno regali solidali per sostenere le attività dell’associazione.

Il Coro di Santa Maria Maddalena, formazione a cappella di lunga tradizione, aveva già partecipato alle iniziative Fipac nel dicembre 2024, esibendosi sotto il portico del Monte di Pietà in via Indipendenza. Anche quest’anno promette di creare un’atmosfera suggestiva e raccolta, interpretando brani natalizi celebri come Adeste Fideles, Astro del ciel di Gruber, In notte placida di Couperin, White Christmas, O bambino, t’amerò, Notte di luce e il tradizionale canto napoletano Tu scendi dalle stelle, ispirato alla melodia settecentesca Quanno nascette Ninno.

A dirigere il coro sarà il maestro Gian Francesco Falbo, musicista bolognese con una solida formazione internazionale. Falbo ha studiato nei Conservatori di Bologna, Milano e Boston, dove ha collaborato con il Boston Conservatory e la Boston Opera Collaborative, dirigendo opere e concerti sinfonici in importanti istituzioni, tra cui il Sanders Theatre di Harvard. Ha lavorato con numerose orchestre italiane e straniere e approfondito il repertorio del Novecento, distinguendosi anche nell’ambito della didattica musicale.

Patrocinato da Fipac Confesercenti Bologna, l’appuntamento di Piazza della Mercanzia vuole essere un invito a riscoprire i valori della tradizione petroniana e a lasciarsi sorprendere da una serata di musica e solidarietà, capace di unire festa, memoria e impegno civile. 

Debutta 'Bernina', una nuova varietà di mela nata all'Università di Bologna

Frutto della ricerca insieme alla Fondazione Fojanini di Sondrio e Ersaf Lombardia

 


Debutta in questi giorni in Valtellina 'Bernina', la nuova varietà di mela nata all'Università di Bologna.

Il frutto, spiegano dall'ateneo emiliano, risulta "croccante, succoso, con buccia rosa-rosso brillante e sapore dolce-acidulo ed è il risultato di anni di ricerca sviluppati dal Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari dell'Alma Mater insieme alla Fondazione Fojanini di Sondrio, Ersaf Lombardia e i produttori del territorio".

Nel dettaglio, viene evidenziato in una nota, la varietà è stata ottenuta incrociando Primiera e Cripps Pink. Scelta nel 2020 dalla Fondazione Fojanini con il sostegno di Regione Lombardia, è stata sperimentata in campo per creare una filiera produttiva esclusiva in Valtellina, dove esprime il massimo potenziale grazie alle condizioni climatiche del territorio.

"È una grande soddisfazione poter contribuire a un progetto complesso di sviluppo territoriale", dicono Roberto Gregori, Stefano Tartarini e Silviero Sansavini, che hanno sviluppato il progetto all'università bolognese. "Oggi vediamo con soddisfazione Bernina nei primi punti vendita valtellinesi e lombardi, ma è solo il primo passo - osserva nella nota Fernando Baruffi, presidente della Fondazione Fojanini - : il territorio produce la mela in esclusiva e saremo impegnati nel promuoverla". (ANSA)  

venerdì 19 dicembre 2025

In crescita il turismo sull'Appennino emiliano-romagnolo

 Fino ad ottobre 2025 aumento del 12,8%, Cimone e Corno alle Scale verso l'apertura

 


L'Appennino emiliano-romagnolo ha registrato nei primi dieci mesi del 2025 un aumento delle presenze del 12,8% rispetto al 2024.

I turisti italiani sono cresciuti del 14,78%, gli stranieri del 7,2% secondo i dati provvisori Istat sui comuni montani.

La crescita ha riguardato sia il settore alberghiero che l'extralberghiero, su cui quest'anno ha inciso anche la rilevazione del Cin, il codice identificativo nazionale. La Regione rilancia la Campagna neve con bollettini su meteo, piste e impianti aperti, mentre le prenotazioni per le festività natalizie nei comprensori sciistici del Cimone e del Corno alle Scale fanno ben sperare.
    Il Cimone, prima stazione ecogreen dell'Appennino, riapre il 20 dicembre con numerosi impianti attivi nelle aree di Passo del Lupo, Lago della Ninfa, Cimoncino e Polle. Il Corno alle Scale riapre il 24 dicembre. A Natale sarà inaugurata la nuova seggiovia Cavone-Rocce insieme all'ammodernamento del sistema di innevamento programmato sulle piste Tomba 2 e Corno Alto. Con le nuove torri di innevamento di ultima generazione sarà possibile innevare l'80% del comprensorio in 100-120 ore, migliorando l'affidabilità della stagione.
    Dal 2021 la Regione ha investito 8,1 milioni di euro sul Corno alle Scale e 10,9 milioni sul Cimone per impianti e stazioni sciistiche. "I dati dei primi dieci mesi del 2025 - dice l'assessora regionale al turismo Roberta Frisoni - confermano che il lavoro avviato sta dando risultati concreti, soprattutto sui mercati esteri e sulla qualità del turismo. La Regione ha investito in modo strutturale sulla sicurezza, sulla modernizzazione degli impianti e sulla continuità gestionale delle stazioni invernali".
    "Il nostro Appennino - aggiunge il presidente Michele de Pascale - è un luogo di grande bellezza con una gestione dei servizi di qualità La nostra montagna conserva identità e cultura, un patrimonio ambientale, un'arena sportiva e una risorsa economica e turistica. Continueremo a stare al fianco di chi con il suo lavoro contribuisce a mantenere attrattivo e vivo il nostro Appennino".
    L'Appennino punta anche sugli eventi sportivi per destagionalizzare il flusso turistico, a partire dal Giro d'Italia con l'arrivo di una tappa al Corno alle Scale. (ANSA)

 

Ban Nadèl, Bela Zant 2025: il Natale tradizionale bolognese torna nel cuore del Quadrilatero

 



Secondo appuntamento con Ban Nadèl, Bela Zant 2025, la rassegna dedicata al Natale tradizionale bolognese, in programma domani, sabato 20 dicembre 2025, alle ore 11 all’Angolo di Padre Marella, nel Quadrilatero del centro storico, davanti alla storica Salsamenteria Tamburini, all’incrocio tra via Caprarie e via Drapperie.

Nel luogo simbolo della solidarietà cittadina, dove Padre Olinto Marella (1882-1969) per anni chiese l’elemosina a favore dei bambini poveri e delle famiglie più fragili, la tradizione natalizia si rinnova tra musica, dialetto e beneficenza. Un impegno proseguito nel tempo anche dai suoi successori, a partire da Padre Gabriele Digani, scomparso nel 2021.



L’iniziativa è organizzata dall’Opera Padre Marella con il contributo e il sostegno di Confesercenti Bologna. A fare da protagonista sarà Babbo Natale, affiancato da zirudele, canzoni in dialetto petroniano, scambi di auguri e la tradizionale distribuzione di vin brulé, a offerta libera. L’intero ricavato sarà devoluto all’Opera Padre Marella.

Sul palco si alterneranno volti noti dello spettacolo legati a Bologna: Marino Bartoletti, che intratterrà il pubblico con il suo “Musichiere”, insieme al Duo Idea (Daniele Mignatti e Adriano Battistoni), reduci da Zelig; il Duo Torri (Giacomo Guerrieri e Cristiano Zampighi); Matitaccia, alias Giorgio Serra; e infine Paolo Cevoli, celebre per il personaggio di Palmiro Cangini, assessore di Roncofritto.

«Con il Ban Nadèl, Bela Zant – spiega Giovanni Tamburini, patron della storica salsamenteria e socio Confesercenti Bologna – vogliamo difendere e valorizzare le tradizioni che hanno sempre animato il Natale sotto le Due Torri. È un modo per preservare usanze e riti che fanno parte dell’identità della città. Finché potrò, continuerò a sostenere questa iniziativa che ogni anno richiama centinaia di cittadini e turisti».

Consegnata al Museo Archeologico di Bologna una statuetta etrusca rubata nel 1963

 



Una statuetta in bronzo raffigurante un guerriero etrusco, trafugata dal Museo Civico Archeologico di Bologna nel 1963, è stata ufficialmente restituita all’istituzione museale grazie all’attività dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC).

La cerimonia di riconsegna si è svolta alla presenza delle autorità civili e militari della provincia. Il manufatto è stato consegnato dal comandante del Nucleo Carabinieri TPC di Bologna alla direttrice del Museo.

Il recupero dell’opera è stato possibile grazie alla cooperazione internazionale tra il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, l’Ufficio del Procuratore distrettuale di New York e la Homeland Security Investigations statunitense. Le autorità americane hanno segnalato il ritrovamento della statuetta, consentendo l’avvio delle procedure per il rimpatrio e la restituzione all’Italia di un bene archeologico provento di scavi illeciti, ricettazione ed esportazione illegale.

Le indagini hanno ricostruito l’attività di un sodalizio criminale composto anche da soggetti italiani, che si avvaleva di tombaroli per saccheggiare siti archeologici poco sorvegliati. I reperti venivano successivamente ripuliti, restaurati e corredati da false attestazioni di provenienza, prima di essere immessi nel mercato internazionale attraverso case d’asta, musei e gallerie.

Al termine delle complesse attività investigative, i Carabinieri del TPC hanno accertato la corrispondenza tra la statuetta rinvenuta negli Stati Uniti e quella sottratta al Museo bolognese oltre sessant’anni fa, rendendo possibile la restituzione dell’opera alla collettività e la sua futura esposizione al pubblico.



 

 

 

Cuccioli venduti online illegalmente: sequestrati sette Maltipoo a Casalecchio di Reno

 



Sette cuccioli di Maltipoo, meticci tra barboncino e maltese, venduti illegalmente attraverso annunci online, sono stati sequestrati nel corso di un’operazione congiunta condotta dal Nucleo Carabinieri CITES di Bologna e dai veterinari dell’Azienda USL di Bologna.

Gli animali erano privi di qualsiasi documentazione idonea a dimostrarne la lecita introduzione in Italia da Paesi terzi, in violazione della normativa vigente. Le indagini hanno accertato che i cuccioli, pubblicizzati come nati in Italia, provenivano in realtà da Paesi dell’Est Europa e risultavano sprovvisti dei requisiti sanitari previsti dai regolamenti dell’Unione Europea.

Oltre alle sanzioni amministrative contestate ai responsabili, le autorità hanno disposto un blocco sanitario per prevenire il rischio di introduzione e diffusione di malattie infettive. Il traffico illecito di animali d’affezione rappresenta infatti un grave pericolo non solo per il benessere degli animali, ma anche per la salute pubblica.

I cuccioli sequestrati sono stati affidati a una struttura autorizzata, dove riceveranno le cure necessarie. Una volta concluso l’iter di confisca definitiva, saranno dati in adozione a famiglie selezionate in grado di garantire loro condizioni di vita adeguate.

In vista delle festività natalizie, le autorità invitano alla massima attenzione nell’acquisto di animali da compagnia. Diffidare di annunci online con prezzi troppo bassi o disponibilità immediata è fondamentale per evitare truffe e non alimentare il commercio illegale. La normativa italiana vieta la vendita o la cessione di cani e gatti non identificati e non iscritti all’anagrafe, così come quella di cuccioli di età inferiore ai 60 giorni. Per gli animali importati dall’estero, l’età minima è di 3 mesi e 21 giorni, con obbligo di vaccinazione antirabbica e passaporto sanitario.

Un cucciolo non è un regalo, ma un impegno a lungo termine: una scelta consapevole tutela il benessere degli animali e contribuisce a contrastare i traffici illegali, particolarmente diffusi durante il periodo natalizio.

Vergato celebra le proprie eccellenze

 1ª Esposizione delle Tradizioni Locali “Saperi e Sapori a marchio De.Co.”


di Roberto Giusti

Si terrà domani, sabato 20 dicembre , a partire dalle ore 10.30 presso il Mercatino dei Produttori nel parcheggio della Stazione FS di Vergato, la 1ª Esposizione delle Tradizioni Locali “Saperi e Sapori a marchio De.Co.”, un’iniziativa dedicata alla valorizzazione dell’identità culturale, gastronomica e artigianale del territorio.

L’evento è promosso dall’Assessore alla Cultura e Tradizioni Locali, Amleto Gardenghi, e dall’Assessore all’Ambiente, Patrimonio e Fiere, Stefano Pozzi, con l’obiettivo di tutelare e diffondere la conoscenza delle eccellenze locali riconosciute attraverso la Denominazione Comunale d’Origine (De.Co.) Bologna.
Protagonisti della giornata saranno i prodotti simbolo della tradizione vergatese: la Mela Rosa Romana, varietà storica che rappresenta la biodiversità dei frutteti appenninici; la Patata di Tolè, eccellenza agricola legata alle caratteristiche del territorio; la Carsènt da l’ua, o Crescenta dall’uva, dolce tipico della tradizione natalizia; la Spianata di Tolè, pane dalle origini antiche tramandato secondo ricette tradizionali.

Alla manifestazione prenderanno parte il Circolo Culturale “Galeazzo Marescotti” – Compagnia Burattini Vergato e l’Associazione Fulvio Ciancabilla, realtà fondamentali impegnate nella valorizzazione del patrimonio culturale e delle tradizioni locali. L’iniziativa rappresenta un’occasione di incontro tra comunità, produttori e cittadini, con l’intento di promuovere la conoscenza delle radici storiche e gastronomiche del territorio e di sostenere le produzioni locali come patrimonio collettivo che racconta l’identità e la storia della comunità vergatese.

Carcere per un presunto esponente della criminalità organizzata

 



La guardia di 

Finanza informa: 


Alle prime luci dell’alba i finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bologna hanno arrestato un uomo di origine calabrese, residente in città, ritenuto contiguo ad ambienti camorristici e ’ndranghetisti. L’arresto è avvenuto in esecuzione di un provvedimento di cattura emesso dal Tribunale di Bologna.

L’uomo era indagato insieme ad altre 14 persone nell’ambito di un’inchiesta condotta dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Bologna, relativa a numerosi reati, alcuni aggravati dal cosiddetto “metodo mafioso”. Le accuse comprendono, tra l’altro, riciclaggio, reimpiego di proventi illeciti, usura, estorsione, malversazione di fondi pubblici, trasferimento fraudolento di valori, reati in materia di stupefacenti, violazioni della normativa antiriciclaggio, sfruttamento della prostituzione e tentato sequestro di persona.

Secondo gli investigatori, l’indagato avrebbe svolto il ruolo di referente a Bologna per alcune famiglie criminali, facilitando il riciclaggio e il reinvestimento di ingenti capitali illeciti in attività economiche apparentemente lecite, grazie anche a una rete di relazioni nel mondo imprenditoriale dell’Emilia-Romagna.

Già sottoposto alla misura degli arresti domiciliari, l’uomo è ora stato trasferito in carcere a seguito della definitività del provvedimento, intervenuta dopo la pronuncia della Corte di Cassazione.

L’operazione conferma l’impegno della Guardia di Finanza, sotto il coordinamento dell’Autorità giudiziaria, nel contrasto alle infiltrazioni della criminalità organizzata nell’economia legale. Si precisa che il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e che, fino a sentenza definitiva, vale il principio di presunzione di innocenza.

Vergato. Teatro per ragazzi, da dicembre a marzo arriva la rassegna invernale

 



di Roberto Giusti


Prenderà ufficialmente il via il prossimo 23 dicembre la ventesima edizione del Teatro Ragazzi, per la prima volta in versione invernale. La rassegna, pensata per bambini, famiglie e per l’intera comunità, porterà in scena sette spettacoli e rappresenta un ampliamento significativo dell’offerta culturale del Comune di Vergato.

L’iniziativa è promossa dall’Assessorato alla Cultura e Tradizioni in collaborazione con la Biblioteca comunale, con l’obiettivo di affiancare alla storica rassegna estiva una vera e propria stagione dedicata ai mesi più freddi, trasformando il Teatro Ragazzi in un appuntamento culturale che accompagnerà il pubblico durante tutto l’anno.

Il cartellone proporrà spettacoli che spaziano attraverso diversi linguaggi teatrali: narrazione, musica, burattini, teatro di figura e momenti laboratoriali. Il tutto nel solco della tradizione che lega Vergato al teatro popolare e all’arte delle maschere, elementi radicati nel patrimonio culturale locale.

Gli eventi, ospitati nella Sala del Consiglio comunale e nella Biblioteca “P. Guidotti”, vedranno la partecipazione di compagnie teatrali di rilievo nazionale. Un programma pensato per coinvolgere e far sognare i bambini dai tre anni in su, creando nuove occasioni di incontro e cultura accessibile.

La rassegna invernale si aprirà il 23 dicembre con lo spettacolo “Le dodici notti”. Seguiranno appuntamenti nei mesi di gennaio e febbraio, in concomitanza con il periodo carnevalesco, fino all’evento conclusivo in programma per il 1° marzo 2026. Un percorso culturale inedito che accompagnerà le famiglie tra feste, tradizioni e nuove storie da scoprire.

Tutti gli spettacoli saranno gratuiti e ad accesso libero, a conferma della volontà dell’Amministrazione comunale e della Biblioteca di rendere la cultura un bene condiviso, inclusivo e fruibile da tutta la cittadinanza.

Per informazioni è possibile contattare la Biblioteca ai numeri 051 910559 – 051 6746725 o all’indirizzo e-mail biblioteca@comune.vergato.bo.it.

Affidato l’incarico per la riqualificazione di due ponti sulla SP 632 ad Alto Reno Terme

 



La Città Metropolitana di Bologna ha disposto l’affidamento diretto del servizio di ingegneria e architettura per la riqualificazione e l’adeguamento strutturale del ponte sul rio Rosso (km 4+932) e del ponte sul fosso della Zuccona (km 7+967) lungo la Strada Provinciale 632 “Traversa di Pracchia”, nel territorio comunale di Alto Reno Terme.

L’intervento, del valore complessivo di 1.072.315,60 euro, è inserito nel Programma triennale delle Opere pubbliche 2025-2027 ed è finanziato con fondi statali derivanti da avanzo vincolato.

A fronte della carenza di personale tecnico interno specializzato, il RUP ha ritenuto necessario ricorrere a un affidamento esterno per la progettazione esecutiva, le indagini, il coordinamento della sicurezza e la direzione lavori. A seguito di indagine di mercato, nel rispetto del principio di rotazione, è stato individuato lo studio Ardea Ingegneria S.r.l. di Bologna.

Pian del Voglio protagonista di un percorso partecipato per la rigenerazione urbana

 



Prende ufficialmente avvio il percorso di rigenerazione urbana di Pian del Voglio promosso dall’Amministrazione comunale, che ha scelto di mettere al centro la qualità dello spazio pubblico e il coinvolgimento diretto della comunità. Un progetto condiviso che vede impegnati i tecnici comunali e il gruppo di professionisti dello Studio Ciclostile Architettura, chiamati a immaginare e progettare, insieme ai cittadini, il futuro dei luoghi della socialità del paese.

Il percorso, intitolato “Vivere Pian del Voglio – Spazi di socialità e segni condivisi”, è stato presentato sabato 6 dicembre nel corso di un incontro pubblico durante il quale sono stati illustrati obiettivi, metodo di lavoro e aree di studio. Pian del Voglio diventa così oggetto di un confronto aperto sulle aspettative, sui bisogni e sulle possibili soluzioni per migliorare la qualità urbana del territorio, con particolare attenzione agli spazi pubblici intesi come luoghi di incontro, relazione e vita quotidiana.

«La partecipazione per noi è fondamentale – dichiara il vicesindaco Lorenzo Lamma –. Negli ultimi anni il nostro Comune ha già realizzato diversi percorsi partecipativi che hanno prodotto risultati concreti. Con questo nuovo progetto vogliamo costruire una visione condivisa di Pian del Voglio, capace di mettere al centro le persone e di individuare interventi che rispondano ai bisogni reali della comunità, rigenerando l’esistente anziché creare nuovi spazi».

Negli ultimi anni l’Amministrazione ha avviato un cambiamento nell’approccio alle politiche urbane, orientandosi sempre più verso la qualità piuttosto che verso la crescita quantitativa delle dotazioni pubbliche. «In passato – spiega il sindaco Alessandro Santoni – sono stati realizzati spazi che col tempo si sono rivelati poco utilizzati. Oggi la nostra scelta è diversa: valorizzare ciò che già esiste, puntando su riqualificazioni e ricuciture urbane che privilegino la qualità rispetto alla quantità».

In questo contesto si inserisce il concetto di architettura rigenerativa, intesa come strumento capace di promuovere inclusione, relazione e cura. «Una città centrata sulla persona – sottolinea il sindaco – restituisce valore anche a spazi di piccole dimensioni, ma socialmente generativi. La bellezza non sta nella monumentalità, ma nella qualità dell’esperienza umana che i luoghi riescono a offrire».

Una visione che si adatta in modo naturale a Pian del Voglio, dove la qualità paesaggistica è già un elemento distintivo. Lo spazio pubblico viene così interpretato non solo come bene materiale, ma come bene relazionale, la cui efficacia dipende dalle interazioni che è in grado di generare. «In un tempo in cui la modernizzazione tende a sacrificare gli spazi considerati “non produttivi” – conclude Santoni – la rigenerazione urbana ci ricorda che per costruire comunità non servono grandi opere, ma luoghi in cui fermarsi, incontrarsi e stare bene. Da qui partiamo, e lo facciamo insieme ai cittadini».

Un anno di pet therapy all’Ospedale Bellaria: i “dogtors” festeggiano i pazienti oncologici



Venerdì 19 dicembre l’Ospedale Bellaria di Bologna celebra un anno di pet therapy dedicata ai pazienti oncologici con la presentazione dei risultati del progetto “4 zampe per la vita” e la simbolica consegna delle “lauree” ai protagonisti a quattro zampe.

Il punto stampa è in programma oggi, venerdì 19 dicembre,  alle 15.00 presso l’Aula Magna dell’Ospedale Bellaria (Padiglione Tinozzi).

L’iniziativa, realizzata in collaborazione con Onconauti e ChiaraMilla, ha coinvolto i reparti dell’Oncologia metropolitana di Bologna, portando il supporto della pet therapy a pazienti e familiari attraverso la presenza di cani e gatti appositamente formati.

Durante l’evento saranno consegnate simbolicamente le lauree a tutti gli animali che hanno preso parte al progetto, insigniti del titolo di “dogtors”, dottori a quattro zampe che hanno contribuito al benessere emotivo e relazionale dei pazienti.

Interverranno:

·         Antonio Maestri, Direttore del Dipartimento Oncologico dell’Azienda USL di Bologna

·         Stefano Giordani, Direttore scientifico dell’Associazione Onconauti

·         Marina Casciani, Responsabile del progetto di Educazione Assistita con Animali dell’ASD ChiaraMilla

Un’occasione per fare il punto sui risultati raggiunti e valorizzare un’esperienza che ha unito cura, relazione e innovazione sociale.

giovedì 18 dicembre 2025

Salvini inaugura la galleria di Casalecchio: “Opera attesa da decenni”.


 

“Una bella giornata emiliana”. Così il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini ha definito il tour tra Bologna, Parma e Reggio Emilia che lo ha portato a inaugurare tre grandi opere. Prima tappa la nuova galleria di Casalecchio, parte della nuova Porrettana: un intervento da 190 milioni di euro pensato per alleggerire il traffico nel nodo bolognese.

Alla cerimonia, segnata dall’abbattimento dell’ultima intercapedine di roccia tra le due canne della galleria, hanno partecipato anche il sindaco di Casalecchio Matteo Ruggeri e l’assessora regionale alle Infrastrutture Irene Priolo.
“È un’opera che Casalecchio attende da decenni, da quando c’era ancora il Muro di Berlino – ha detto Salvini –. L’impegno è che già dalla prossima estate possano transitare le prime auto”.

La nuova galleria artificiale è composta da due canne separate con due corsie per senso di marcia, per una lunghezza complessiva di 1,2 chilometri, circa metà della nuova bretella stradale che si svilupperà per 2,1 chilometri. L’intervento rientra nel nodo ferro-stradale di Casalecchio di Reno, progettato per migliorare la viabilità della valle del Reno e ridurre il traffico urbano. La fine dei lavori è prevista per l’estate 2026, mentre lo stralcio Sud dovrebbe essere completato nel 2028.

“È un tassello fondamentale per l’Emilia-Romagna”, ha sottolineato Priolo, ricordando che la galleria è progettata per consentire in futuro anche il raddoppio della ferrovia Porrettana, utilizzata ogni giorno da oltre 10mila cittadini.
Soddisfatto anche il sindaco Ruggeri, che ha ricordato come il primo progetto risalga al 1989: “Quest’opera sarà decisiva nei momenti di criticità dell’autostrada, evitando che il traffico si riversi nel centro cittadino”.


Ampio spazio anche al Passante di Bologna. Salvini ha confermato il confronto con Regione e Autostrade per l’Italia per valutare soluzioni meno impattanti dal punto di vista economico e ambientale. “Bisogna evitare aumenti eccessivi dei pedaggi e ridurre dimensioni e tempi delle opere”, ha detto.

“Onda Natale”, concerto gospel al Teatro Comunale di Sasso Marconi



La musica del Natale arriva al Teatro Comunale di Sasso Marconi con “Onda Natale”, il concerto in programma domani,  venerdì 19 dicembre. alle 21.00, promosso dall’Orchestra Onda Marconi. Un appuntamento aperto alla cittadinanza che unisce tradizione, spiritualità e condivisione, nel segno della musica dal vivo.

Protagonista della serata sarà il Gospel Spirituals Ensemble, che si esibirà insieme all’orchestra in un repertorio dedicato agli spirituals e ai canti della tradizione natalizia, reinterpretati in una forma corale e orchestrale di grande impatto emotivo. Un viaggio musicale capace di intrecciare energia, raccoglimento e partecipazione, in linea con lo spirito delle festività.

L’ingresso è libero fino a esaurimento posti; è consigliata la prenotazione al numero 347 2331833. Al termine del concerto sono previsti auguri e un piccolo brindisi, a suggellare un momento di incontro e convivialità tra musicisti e pubblico.

L’iniziativa si svolge con il patrocinio del Comune di Sasso Marconi e con il sostegno di Greenwell, e si inserisce nel calendario degli eventi culturali natalizi del territorio, confermando il ruolo della musica come strumento di coesione sociale e valorizzazione della comunità locale.

Un’occasione per celebrare il Natale attraverso le note, la coralità e l’emozione condivisa di un concerto aperto a tutti.

Natale a Sasso Marconi: tradizione, convivialità e attesa della festa

 

Manca solo la neve per completare il quadro e regalare a Sasso Marconi uno scenario natalizio davvero tradizionale. La neve, dicono i meteorologi, potrebbe ancora arrivare in tempo. Ma, con o senza fiocchi bianchi, in paese ci si sta già preparando a onorare il Natale nel migliore dei modi, sia sotto il profilo religioso sia secondo la tradizione conviviale che trova nei pranzi di Natale e di Capodanno la sua espressione più sentita. Occasioni diverse, ma accomunate dal piacere dello stare insieme: la prima attorno a tavole imbandite che riuniscono l’intera famiglia, la seconda legata all’attesa del nuovo anno, vissuta in compagnia delle amiche e degli amici più cari.

Davide e Sara mostrano le loro specialità 

Tra le realtà che si preparano ad accogliere pranzi spesso numerosi, tali da richiedere spazi non sempre disponibili nelle abitazioni private, c’è l’agriturismo Prati di San Lorenzo, in via Gamberi a Sasso Marconi, gestito da Davide Spineti e Sara Lanzalonga. L’azienda agricola, orientata in particolare alla produzione di ortaggi e, in questo periodo, di crucifere, sta già definendo il menù natalizio. Nel rispetto della tradizione, protagonista sarà il tortellino nel brodo di cappone, affiancato, tra le altre proposte, dalla molto apprezzata lasagna verde preparata con sfoglia all’ortica.

Debora e Simona all'opera

Alla cura dell’aspetto femminile pensano invece Debora e Simona, che nel loro salone Gemini, a Cervetta di Sasso Marconi, stanno già preparando le clienti alle feste. Le richieste più frequenti per il periodo natalizio riguardano le “pieghe mosse” o le “pieghe morbide”. «Voglio essere luminosa» è l’imperativo che accomuna chi si accomoda sulla poltrona delle parrucchiere in vista delle ricorrenze.

Rebecca. Stefania e Chiara 

In piazza, al Punto Bar, è già iniziato il conto alla rovescia verso uno degli appuntamenti natalizi più attesi e festosi. Nel pomeriggio della vigilia, il locale diventerà punto di ritrovo per brindisi e assaggi di cibo da strada, in attesa della mezzanotte e dell’annuncio gioioso della nascita del Redentore, accompagnato dal suono delle campane. A servire i clienti saranno Rebecca, Chiara e Stefania, a supporto del titolare Moreno Gurrieri, tornato alla macchina del caffè dopo un periodo di convalescenza dovuta a un incidente.

Castiglione dei Pepoli, Hera rinnova l’acquedotto: investimento da 650 mila euro



Sono in corso lungo la Strada provinciale 325 i lavori di rinnovo dell’acquedotto di Castiglione dei Pepoli (Bologna), un intervento strategico realizzato dal Gruppo Hera con l’obiettivo di potenziare e rendere più sicura e resiliente la rete idrica del territorio.

L’opera, avviata nel novembre scorso, prevede la realizzazione di circa 4 chilometri di nuove condotte, suddivise in quattro stralci funzionali, per un investimento complessivo di 650 mila euro. Le tubazioni, in polietilene con diametro di 110 millimetri, garantiranno maggiore durabilità, affidabilità e resistenza, migliorando in modo significativo la qualità del servizio.

«Si tratta di un intervento che aspettavamo da tempo – sottolinea il sindaco di Castiglione dei Pepoli, Tommaso Tarabusi – molto importante per aumentare l’efficienza del sistema, la qualità dell’acqua e la sicurezza. Il nuovo investimento contribuirà a mettere in sicurezza l’intera Strada provinciale 325, evitando le rotture che negli anni passati hanno causato disagi e, in alcuni casi, il deterioramento del manto stradale». Il primo cittadino esprime inoltre fiducia nei tempi di realizzazione e auspica ulteriori investimenti: «Hera ha sempre dimostrato attenzione verso il nostro territorio e l’auspicio è che questo percorso prosegua, destinando risorse importanti all’Appennino».

Il tratto interessato dai lavori si estende lungo la Strada provinciale 325 di Val di Setta e Val di Bisenzio, tra il chilometro 37 e il chilometro 41. La conclusione dell’intervento è prevista per la primavera del 2026.

Le utenze direttamente coinvolte sono circa 60, ma il nuovo assetto della rete consentirà di servire, in caso di emergenza, oltre 200 utenze della frazione di Rasora, attualmente alimentata da un impianto sorgentizio. I benefici attesi comprendono una riduzione degli interventi di pronto intervento, una maggiore stabilità del servizio e la continuità nell’erogazione dell’acqua, con un importante ruolo di supporto in situazioni di criticità.

È già stata posata la nuova tubazione relativa al terzo stralcio dei lavori, per una lunghezza di circa 1,2 chilometri; restano da completare gli allacciamenti e i collegamenti finali.

Due infermiere, due campionesse del mondo: l’omaggio dell’Ausl di Bologna

 Pamela Noutcho e Sara Naldi, eccellenze nello sport e nella sanità,  festeggiate  all’ospedale Maggiore


 

 

Due infermiere, due campionesse del mondo, due storie diverse unite dalla stessa determinazione. Pamela Noutcho e Sara Naldi saranno festeggiate oggi, giovedì 18 dicembre,  alle 11, dall’Azienda USL di Bologna  nell’Aula Magna dell’ospedale Maggiore, alla presenza dei colleghi e della Direzione aziendale.

Pamela Noutcho è infermiera al Pronto Soccorso dell’ospedale Maggiore ed è campionessa mondiale di pugilato nella categoria dei pesi leggeri. Nata in Camerun, ha ottenuto la cittadinanza italiana nel 2022. Alla carriera sanitaria, svolta in uno dei reparti più complessi e impegnativi del sistema ospedaliero, affianca un percorso sportivo di altissimo livello che l’ha portata ai vertici mondiali della disciplina.

Sara Naldi, invece, lavora come infermiera all’ospedale di Loiano ed è campionessa mondiale di sollevamento pesi nella categoria under 57 chili. Nata a Monghidoro, a pochi minuti dal suo attuale luogo di lavoro, rappresenta una storia di radicamento territoriale e di eccellenza sportiva cresciuta parallelamente all’impegno professionale in ambito sanitario.

Due percorsi personali e geografici molto diversi, ma accomunati da una doppia vocazione: la professione infermieristica, scelta come servizio alla comunità, e lo sport praticato a livelli di assoluta eccellenza, con sacrificio, disciplina e risultati straordinari.

La cerimonia di oggi  vuole essere un momento di riconoscimento pubblico non solo dei successi sportivi di Pamela Noutcho e Sara Naldi, ma anche del valore umano e professionale di due operatrici sanitarie che rappresentano, in modi diversi, un esempio positivo per l’intera comunità aziendale e per il territorio bolognese. 

Grizzana Morandi, incontro sulla genealogia al Centro Civico di Pian di Setta

 



Domenica  prossima, 21 dicembre, alle ore 15.30, il Centro Civico “Le Caselline”, in via Piana Cinelli 140 a Pian di Setta, ospiterà l’incontro “Cercando radici. Alla ricerca dei nostri antenati”, un appuntamento dedicato alla memoria familiare e alla genealogia storica.

L’iniziativa è promossa dal Comune di Grizzana Morandi in collaborazione con il Gruppo di Studi Savena Setta Sambro. Protagonista dell’incontro sarà il dottor Matteo Borelli, che guiderà il pubblico in un viaggio nella genealogia, illustrando metodi, tecniche e strumenti utili per ricostruire le proprie origini e riscoprire le storie delle famiglie del territorio.

Nel corso del pomeriggio è prevista anche la presentazione del numero 69 della rivista del Gruppo di Studi “Savena Setta Sambro”, punto di riferimento per la ricerca storica locale.

A conclusione dell’evento, un brindisi di auguri accompagnerà i saluti finali in vista delle festività.
L’incontro è aperto a tutta la cittadinanza.

Rioveggio si prepara a celebrare il Natale con un grande evento musicale e di danza aperto alla comunità.


 


La Pro Loco di Rioveggio, in collaborazione con il Comitato Soci EmilBanca locale e con il patrocinio del Comune di Monzuno, organizza per sabato 20 dicembre 2025 un Concerto Gospel di Natale presso la Sala Corbo, una delle sedi culturali più attive del territorio.

La serata prenderà il via alle 20.15 con lo spettacolo “Danzando attorno al Natale”, una performance delle allieve della scuola di danza AMGELS, che porteranno in scena coreografie ispirate alla magia e ai valori delle festività.

A seguire, alle 20.45, il palco sarà affidato alle voci del coro gospel Spirituals Ensemble, noto per le sue interpretazioni energiche e coinvolgenti del repertorio tradizionale afroamericano. L’ensemble, composto da numerosi coristi, promette un viaggio musicale capace di unire spiritualità, ritmo e atmosfera natalizia.

L’iniziativa è gratuita e ad ingresso libero, con la possibilità di lasciare un’offerta a favore dell’A.N.T., associazione impegnata nell’assistenza domiciliare ai malati oncologici. Gli organizzatori invitano cittadini e famiglie a partecipare numerosi a un appuntamento pensato per condividere musica, solidarietà e spirito natalizio.

Un’occasione, dunque, per vivere insieme uno dei momenti più attesi del calendario comunitario, all’insegna della cultura e della beneficenza.

mercoledì 17 dicembre 2025

Criminalità economica, 40 confische nel 2025 grazie alla collaborazione Gdf–Procura

 Aggressione ai patrimoni illeciti. Sequestrati beni per circa 2,2 milioni di euro.


Il Comando Provinciale Bologna della Guardia di Finanza

 

Prosegue anche nel 2025 la collaborazione tra la Guardia di finanza dell’Emilia-Romagna e la Procura generale presso la Corte d’Appello di Bologna, finalizzata all’esecuzione dei provvedimenti di confisca disposti dalla magistratura a seguito di sentenze definitive.

Giunta al terzo anno di attuazione, l’intesa si basa su un memorandum sottoscritto tra il Comando regionale Emilia-Romagna della Guardia di finanza e la Procura generale, con l’obiettivo di rendere più efficiente e sistematica l’azione di contrasto patrimoniale alla criminalità economica. Grazie a questa cooperazione, l’Autorità giudiziaria può avvalersi delle competenze specialistiche del Corpo, in qualità di forza di polizia economico-finanziaria, per individuare beni e asset patrimoniali riconducibili, anche per interposta persona, a soggetti condannati in via definitiva.

Nel corso del 2025, l’azione sinergica tra magistrati e finanzieri, sviluppata attraverso mirate attività investigative finalizzate alla ricostruzione delle situazioni patrimoniali dei condannati, ha consentito di recuperare a favore dell’erario beni e somme di denaro per circa 2,2 milioni di euro, che altrimenti sarebbero andati dispersi.

Nei rapporti con la Procura generale di Bologna, il ruolo di referente con funzioni di coordinamento operativo tra i diversi reparti del Corpo è stato svolto dal Nucleo di polizia economico-finanziaria di Bologna.

Alla luce dei risultati ottenuti — 40 confische eseguite — l’Autorità giudiziaria ha confermato la prosecuzione dell’intesa anche per il 2026.

Il sequestro dei patrimoni illeciti, detenuti in Italia o all’estero, riveste inoltre un rilevante valore sociale, poiché consente di restituire alla collettività le ricchezze accumulate dalla criminalità economica.

A Marzabotto la mostra “Shooting in Sarajevo”

 Fotografie di Luigi Ottani. Un progetto di Roberta Biagiarelli e Luigi Ottani



È stata inaugurata ieri, martedì 16 dicembre, presso il municipio di Marzabotto, la mostra fotografica Shooting in Sarajevo di Luigi Ottani, a cura di Roberta Biagiarelli. L’esposizione è realizzata con il sostegno del Comitato regionale per le Onoranze ai Caduti di Marzabotto, del Comune di Marzabotto, dell’Associazione familiari vittime degli eccidi nazifascisti di Marzabotto e dell’ANPI di Marzabotto.

In occasione dell’inaugurazione si è svolta anche la presentazione del volume Shooting in Sarajevo (Bottega Errante Edizioni, 2020), firmato da Roberta Biagiarelli e Luigi Ottani, alla presenza della sindaca Valentina Cuppi e di Valter Cardi, presidente del Comitato per le Onoranze ai Caduti di Marzabotto.

La mostra, composta da immagini tratte dal libro, propone un progetto che intreccia gli scatti originali di Ottani, rielaborati in formato vintage Polaroid e volutamente invecchiati per evocare l’idea di un reperto di guerra. Le fotografie sono accompagnate da testi inediti curati da Roberta Biagiarelli e da contributi di alcune tra le voci più autorevoli, in Italia e a livello internazionale, sul conflitto in Bosnia ed Erzegovina.

Attraverso immagini e parole, Shooting in Sarajevo ricostruisce uno degli eventi più drammatici della fine del Novecento europeo: l’assedio di Sarajevo, iniziato il 5 aprile 1992 e concluso il 29 febbraio 1996, il più lungo della storia europea recente. In 1.425 giorni di isolamento la città contò migliaia di morti e centinaia di migliaia di feriti e profughi. Molte vittime furono colpite dai cecchini che dominavano la città dall’alto. Proprio da quelle postazioni Luigi Ottani ha scelto di fotografare la Sarajevo di oggi, ritraendo cittadini e cittadine mentre attraversano, ignari, le strade della loro città, assumendo un punto di vista fortemente evocativo.

La mostra resterà visitabile fino al 31 marzo 2026. Al termine dell’esposizione le fotografie saranno donate alle scuole del territorio, che durante il periodo di apertura svolgeranno attività didattiche dedicate ai temi dell’assedio, dell’educazione alla pace e alla cittadinanza, anche attraverso visite guidate e incontri con gli autori.

«Sarajevo, vista dalle montagne che la circondano, appare come sul palmo di una mano, in tutta la sua bellezza e vulnerabilità», spiega Roberta Biagiarelli. «Da lì si comprende quanto sia stato facile uccidere. Le fotografie di Luigi, incorniciate nel formato vintage Polaroid e segnate dal mirino accanto al soggetto, restituiscono l’attimo sospeso tra la vita e la morte. Visitando le postazioni dei cecchini insieme ai sopravvissuti all’assedio, è emersa con forza la consapevolezza di quanto ciascuno fosse stato, a sua insaputa, un bersaglio».




La riforma Calderoli taglia i Comuni montani: 46 a rischio in Emilia-Romagna



La riforma sulle aree montane firmata dal ministro per gli Affari regionali Roberto Calderoli ( nella foto) rischia di ridisegnare la mappa dell’Appennino emiliano-romagnolo. Secondo le stime dell’Uncem, 46 dei 121 Comuni montani della regione – circa il 40% – perderebbero lo status di “montano”, con la conseguente esclusione dall’accesso a una quota dei circa 200 milioni di euro di fondi statali destinati al settore.

Particolarmente colpita l’area metropolitana di Bologna, dove oltre la metà dei territori rischia il declassamento. Una scelta che ha acceso la protesta degli amministratori locali, preoccupati per le ricadute concrete sui servizi essenziali. La perdita della classificazione montana comporterebbe infatti meno risorse per la manutenzione della viabilità e per la difesa dal dissesto idrogeologico, in territori già segnati dalle recenti alluvioni.

«È un errore palese, che nasce da una scarsa conoscenza del territorio», ha commentato il presidente della Regione Emilia-Romagna, Michele de Pascale, sottolineando come le richieste provenienti dalle comunità locali andassero nella direzione opposta.

La proposta di legge introduce nuovi criteri basati su altitudine media e pendenza del territorio, con l’obiettivo dichiarato di uniformare la classificazione dei Comuni montani. Parametri che, secondo molti amministratori, non tengono conto delle fragilità sociali ed economiche delle aree interne.

Duro il commento della presidente dell’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese, Valentina Cuppi: «Non è una questione di metri, ma di risorse. Così si tagliano investimenti a comunità che avevano iniziato un percorso di rilancio».

Tra i Comuni a rischio figurano, oltre a Monghidoro e Loiano, anche Marzabotto, Monzuno, Sasso Marconi e Grizzana Morandi. L’assessore regionale alla Montagna, Davide Baruffi, ha definito la proposta «irricevibile» e annunciato battaglia in sede di Conferenza Stato-Regioni.

Ora la partita si sposta a Roma, dove Regioni e amministrazioni locali chiedono l’apertura di un tavolo di confronto per rivedere i criteri ed evitare che l’Appennino torni a essere una periferia dimenticata.