E’ di oggi
la notizia che l’attività del ‘Punto prelievi’ di Tolè di Vergato è sospesa poiché
i medici sono stati trasferiti in
pianura.
E’ seguito
un coro ‘formale’ di proteste che, come ormai siamo stati abituati, servirà a
coprire l’inconsistenza politica e amministrativa della montagna nel reagire al suo costante impoverimento,
proteste che suonano sempre più ‘masochismo amministrativo’.
Possibile
che non si voglia vedere ciò che succede? è stato approvato, con la
condivisione degli amministratori dell’Appennino che non hanno battuto ciglio, il nuovo Piano Territoriale della Città Metropolitana,
in modo evidente molto penalizzante per la montagna e a favore della pianura,
in cambio di promesse messe subito dopo in discussione.
La dirigenza
dell’AUSL si presenta in Appennino promettendo mari e monti e poi, una volta ‘tornati a casa’ nulla
succede, neppure viene risolto il ‘minimo
vitale’ come il Pronto Soccorso di Vergato. Di rimando i nostri amministratori
subiscono il fascino delle promesse e attendono e soprattutto fanno attendere
servizi che non ci sono più.
E’ stata
soppressa la Provincia e al suo posto è nata la Città Metropolitana, la
conseguenza e stata un delittuoso
abbandono dell’Appennino. La Provincia garantiva almeno una ottima funzionalità
e una adeguata manutenzione della
propria rete viaria, ora è tutto al semi abbandono. Emblematici la frana di Gardeletta ( ha atteso per anni il ripristino) e il
nuovo casello di Rioveggio ( imbastito all’indomani della nascita della Direttissima
e fermo da allora ) . Non parliamo poi del ponte di Sasso Marconi. Chiuso dallo
scorso inverno e del quale ancora non si sa cosa si farà, alla faccia anche
della nomina del Commissario che non si capisce se doveva accelerare l’intervento
di ripristino o dare un po’ di fumo negli occhi ai sofferenti abitanti delle
valli del Reno e del Setta. Ultima ‘chicca’: è stato smontato il ponteggio
lungo la famosa ‘Pila 15’ del ponte, quella all’origine del disastro ’, ed è di
qualche giorno fa la delibera della Città Metropolitana che incarica una
azienda di intervenire su detta Pila 15 per un costo di circa 77.000 euro.
Comincia a diventar difficile capirci qualcosa in quanto tutte le pile
dovrebbero venire smantellate. Però intanto si dichiarano i tempi di ripristino
del ponte che appaiono sempre meno credibili. Oramai attraversare Sasso Marconi
in auto, in bici o anche percorrerlo a piedi è diventato impossibile: nelle ore
di punta il traffico è insostenibile e sembra di camminare all’interno di una camera a gas. La
prospettiva è quella di avere questa situazione per anni.
E la ‘salute
pubblica’ non era una delle garanzie assicurate ai cittadini in capo alla
pubblica amministrazione di ogni ordine a grado ?
Non parliamo
poi della quasi burla ‘ferrovia Porrettana’. Strumento utilissimo che però soffre
di numerosissimi disservizi, Si cerca di disinteressarne l’utilizzo?
Ancora una
volta si gioca allo spopolamento dell’Appennino e si sta riuscendo nell’intento.
Le voci in
difesa che ricordano gli obblighi di chi
gestisce sono sempre meno.
E rimane una sola curiosità: quale è la ragione che porta gli amministratori a subire indifferenti e a lasciare la protesta a Comitati che risultano deboli senza l’appoggio delle amministrazioni locali ?
4 commenti:
Una ottenuto i voti non si ricordano più delle promesse... Tutti compresi nessuno escluso !! Il nulla trionfa....
PROVIAMO TUTTI INSIEME A FARCI SENTIRE AL PALAZZO DEL SINDACO ?
PROPONGO DI STABILIRE UNA DATA IN CUI IL PRIMO CITTADINO È IN SEDE E TROVARCI ANCHE SENZA STRISCIONI O FIACCOLE MA PARLANDO A QUATTR'OCCHI DI TUTTO CIÒ CHE NOI VEDIAMO E NON SOPPORTIAMO.
SARÀ IL SINDACO A DOVERSENE FARE CARICO E RELAZIONARCI.
Finchè le amministrazioni locali prendono ordini dagli enti sovraordinati (che a loro volta li prendono dalle segreterie di partito) non si può pretendere che cambi niente... la gang è sempre quella da decine e decine di anni, senza soluzione di continuità, quindi non possono nemmeno scaricare la colpa sugli altri.
La cosa triste però è che parlano tutti come se lo fosse... e nessuno, soprattutto tra i giornalisti, che faccia qualche domanda scomoda e a segno, e li inchiodi alle loro responsabilità.
E' solo un bene.
Posta un commento