Il servizio Ferroviario della linea Porrettana è ormai l'incognita quotidiana dei pendolari
Alcuni giorni fa l’Assessore regionale aveva scritto che la misura era
colma.
A vedere i disservizi odierni temiamo che siamo solo all’inizio !!!
Questa mattina il nuovissimo ROCK n. 17745 in partenza alle 9:35 da Bologna si è spento lungo la linea e ha completamente tagliato in due la linea ferroviaria Porrettana per più di due ore; poi sono riusciti a farlo arrivare a Sasso Marconi con 150 minuti di ritardo alle 12:30 e nel frattempo:
- soppresso il treno 17747 delle 10:04 per Porretta;
- cancellato da Bologna a Sasso il treno 17749 delle 11:04 per Porretta;
- cancellato da Sasso a Bologna il treno 17750 delle 9:22 per Bologna;
- cancellato da Sasso a Bologna il treno 17754 delle 10:22 per Bologna;
- soppressi i Marzabotto 17751, 17752, 17760;
- cancellato da Marzabotto a Sasso il treno 17758 delle 12:22 per Bologna.
Un vero bollettino di guerra che è stato accompagnato dalla solita assenza
di informazioni tempestive sulla presenza o meno di bus sostitutivi che molto
raramente rispettano i 45 minuti previsti dalla carta dei servizi redatta dalle
aziende ferroviarie dopo un lungo e faticoso confronto con regione, comitati
dei pendolari e associazioni dei consumatori. O forse dovremmo parlare di
quante persone viaggiavano stipate sui treni successivi come il treno 17764.
Tutto finito? Certo che no, il sistema è al collasso e c’è stato il
successivo naufragio a causa delle mirabili infrastrutture di RFI che non
smettono di regalare rabbia e frustrazione senza alcuna apparente possibilità
di soluzione.
In serata SOPPRESSI, causa guasto circolazione degli impianti di RFI, i
treni 17787 delle 19:35 da Bologna e 17790 delle 20:50 da Porretta, mentre i
treni 17777, 17779, 17782 e 17784 hanno patito ritardi di 8, 6, 11 e 25 minuti.
La misura è davvero colma, soprattutto per i pendolari della Valle del
Reno.
2 commenti:
Non ci sono piu' parole!!!
In un ospedale di una città padana c'erano due reparti di medicina generale, sullo stesso piano. Uno andava benissimo, l'altro faceva schifo. Stessa struttura, stesse risorse, stesso contesto, due primari diversi.
Primo problema.
Secondo problema. Treni nuovi che si fermano... in linea!!
Problemi software? Di formazione nell'uso? Sono treni che per tutta l'estate del 2020 hanno sottoposto gli sventurati naselli passeggeri al surgelsmento findus.
Ah ma il condizionamento può essere solo acceso o dentro, per il momento. (nel 2020, sigh!)
Senza indagini sulle cause di questi gravi collassi e divulgazione dei risultati, le cause di queste caporetto, non si va da nessuna parte.
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