mercoledì 29 dicembre 2021

Brutta avventura sul Monte Gennaio per una comitiva di ragazzi toscani

 


di Danilo Righi


Sette giovani pisani e un accompagnatore, ieri, martedì 29 dicembre dopo aver aver pranzato al rifugio Duca degli Abruzzi (lago Scaffaiolo) hanno voluto partire alla volta del Rifugio Porta Franca, nonostante il gestore del rifugio avesse tentato di dissuaderli. In quota c’era vento forte e la visibilità era ridotta per la fitta nebbia. Con loro anche un sacerdote.

Imboccato il sentiero di crinale si sono diretti verso Porta Franca. Arrivati nella zona del Monte  Gennaio, probabilmente a causa della nebbia,  hanno perso il sentiero e hanno iniziato a salire fino ad arrivare su dei salti di roccia dove sono stati costretti a fermarsi.

Alle 18.20, isolati per l’arrivo del buio, hanno chiamato il 112  di Vergato che ha immediatamente attivato i soccorsi.

Sul posto si sono recate tre squadre del CNSAS, quella del  Corno alle Scale, un’altra partita dal versante toscano e una terza dalla zona del Monte Cimone. In aiuto anche il Soccorso Alpino della Guardia di Finanza e i Vigili del Fuoco. Complessivamente 25 tecnici. 

Durante l’avvicinamento i soccorritori hanno tentato più volte di contattare la comitiva ma non erano più in copertura di rete, perché il gruppo si continuava a spostare.

Intorno alle 20.30, la squadra dei tecnici del CNSAS Corno alle Scale ha udito alcune grida provenienti da una zona compresa tra il passo dello Strofinatoio e il passo della Nevaia. Finalmente  la comitiva è stata raggiunta.



Stremati dalla fatica, bagnati, infreddoliti, tutti i componenti del gruppo sono stati  accompagnati prima sul sentiero di crinale per essere poi riportati verso il Rifugio Sega Vecchia, ma a causa della stanchezza non riuscivano ad affrontare la salita.

A quel punto i tecnici hanno optato per scendere verso la zona di Pratorsi nel versante toscano. Durante la discesa una ragazza non riusciva più a camminare, nonostante l’aiuto di due tecnici del SAGF. Posizionata su una barella è stata accompagnata, insieme al resto della comitiva fino al parcheggio di Pratorsi dove ad attenderli c’era l’ambulanza del 118 che ha provveduto ad ospedalizzare sette di loro.







4 commenti:

Anonimo ha detto...

branco di stupidi che obbligano molte persone a rischiare per loro.
Che dire, ma che virus hanno contratto ?

Anonimo ha detto...

Penitenze: una bella scarica di scapaccioni ai ragazzi e al prete...........obbligarlo a stare in confessionale dieci ore al giorno fino a pasqua !

Anonimo ha detto...

Dire incauti e sprovveduti e' dire poco... e mettono in pericolo anche i soccorritori... meriterebbero tutti una bella sanzione.

Anonimo ha detto...

Neanche un carabiniere in foto, strano.