venerdì 31 dicembre 2021

Il 2021 ci lascia una bella eredità: la mela rosata


La nuova varietà di mela nata all’Università di Bologna è stata proposta ai cittadini di Sondrio, ottenendo apprezzamenti e interesse. In partenza la sperimentazione in campo e la valutazione economica, per arrivare ad una filiera produttiva in Valtellina.

 

Dopo decenni di ricerche e tecniche tradizionali di incrocio, la mela rosata prodotta nei laboratori dell’Università di Bologna è stata assaggiata da 130 persone in un evento unico che si è svolto  nella piazza Garibaldi di Sondrio.

 Il risultato degli “assaggiatori” è: decisamente gradevole nell’aspetto quanto nel gusto, questa nuova varietà sembra avere caratteristiche organolettiche ideali: la sintonia fra aroma, dolcezza, croccantezza e succosità stimola infatti gli intervistati ad apprezzarla anche economicamente. 

Il momento di “assaggio”  è stato organizzato dall’Alma Mater e dalla Fondazione Fojanini, in collaborazione con ERSAF Regione Lombardia e il Comune di Sondrio, nell’ambito del Gruppo di Azione Locale Valtellina Valle dei sapori. Proprio la Valtellina è infatti il territorio in cui si punta a sviluppare la Mela Rosata UniBo. Un recente accordo siglato tra Università di Bologna e ERSAF (Ente Regionale per i Servizi all’Agricoltura e alle Foreste) su incarico e finanziamento di Regione Lombardia, ha infatti dato il via ad una collaborazione tra i due enti finalizzata alla sperimentazione in campo e alla valutazione economica della nuova varietà di mela, con l’intento di costituire e sviluppare una filiera produttiva in Valtellina. 

Inviato da Dubbio

fonte: Università di Bologna

1 commento:

Anonimo ha detto...

é buonissima, certamente molto di più della mela rosa romana.