E'
arrivato il clima ideale per i cultori della carne di maiale lavorata
tradizionalmente: zero termico e neve. Al piacere della lavorazione
delle carni si aggiunge quindi quello della vista di un paesaggio
incantevole coperto di una bianco e pulito manto di neve.
Il panorama da Lagune |
L'avvenimento,
un tempo un appuntamento obbligato in ogni casa, è divenuto però
molto raro; sono pochi coloro che optano per una dieta ricca di carne
di maiale e ancora meno sono quelli attrezzati per tale lavoro e
conoscono l'arte del trattare al meglio il 'prodotto', un tempo
irrinunciabile per ogni famiglia. Molti hanno forzatamente cessato
l'attività appesantiti dagli anni e in pochissimi hanno raccolto il
testimone e fatta loro un'arte antica, quanto quella dell'uomo
allevatore.
Fra queste poche eccezioni c'è il giovane sassese Simone
Neri (al centro nella foto) , figlio d'arte poiché è stato allievo del padre Silvano e del
'mitico' mastro Guerrino. E l'arte di cui è divenuto titolare lo ha
fatto divenire 'prezioso'. Quest'anno è stato chiamato anche a
Lagune dalla famiglia Righi dove, con l'appoggio diligente di Mauro,
Romano e Giorgio, ha riempito di insaccati le pertiche di fronte al
camino, collocando per una prima 'asciugatura' salami e salsicce
appena insaccati.
Il tutto verrà riposto in un ambiente umido e
arieggiato, predisposto alla migliore stagionatura. Infine sarà il
piacere dei palati che avranno il privilegio di gustare il frutto del
lavoro di 'Simone e soci', nell'attesa della neve dell'inverno
successivo per la nuova 'avventura culinaria' .
Anche
in parrocchia a Lagune l'appuntamento con piatti ricchi di carne di
maiale è frequente. Avviene nelle ricorrenze più care ai
parrocchiani, in quelle comunitarie e negli incontro di valenza
collettiva. Qui i protagonisti sono Remo Tonelli, Franco Bendini e Andrea Mantovani.
La cottura della coppa |
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