La
notte magica del Santo Natale ha preso vita anche quest'anno a Panico
di Marzabotto con il Presepe Vivente divenuto un appuntamento
irrinunciabile per la suggestiva messa in scena della Natività
fortemente coinvolgente.
Fino
dalle 18 della vigilia numerosi figuranti, in costumi dell'epoca in
Palestina, hanno fatto rivivere un momento fondamentale della storia
umana: la nascita di Gesù nell'umile stalla di Betlemme.
Pastori,
donne intente alle attività domestiche come la lavandaia, la
venditrice di uova, la cuoca che prepara la polenta (vera e servita
ai visitatori), l'oste che serve il vino ( ottimo il vin brulè ), il
fornaio che prepara il pane e le focaccine, il suonatore di
cornamusa, il soldato con elmo e corazza che sovrintende al
censimento, i tre Re Magi in attesa postati lungo un tragitto
illuminato da numerosi falò, fino alla grotta della Sacra Famiglia.
I Re Magi |
Insomma Panico è diventata Betlemme e ha atteso, come oltre 2000
anni fa, la nascita del Redentore solennizzata dalla Messa della
mezzanotte officiata dal parroco don Aldemo.
Il sacerdote nell'omelia
ha ricordato la fragilità, ma anche la grande forza del Bambino Gesù
che ha scelto di nascere in assoluta povertà. Ha sottolineato
quella di tanti bambini che tutt'oggi soffrono di una povertà e una
fragilità assolute, ma sono fondamentali per ricordarci che la loro
vita è importante e noi cristiani non dobbiamo girarci dall'altra
parte.
La ricca |
Nessun commento:
Posta un commento