Si
è tenuto un incontro a cui hanno
partecipato gli studenti che hanno aderito al progetto del Comune di
San Benedetto Val di Sambro di cercare casa in Appennino. Ad
ascoltarli c’era il prorettorre Degli Esposti e la direttrice di
Ergo Mondin
di
Carmine Caputo
Era
gremito di cittadini il piccolo circolo Arci di Monteacuto Vallese,
frazione del Comune di San Benedetto Val di Sambro, che lunedì
scorso ha ospitato in serata un incontro a cui hanno preso parte gli
studenti universitari venuti a vivere in Appennino per frequentare
l’Università di Bologna, i residenti - alcuni dei quali padroni
degli alloggi dati in affitto - il sindaco di San Benedetto
Alessandro Santoni, il prorettore vicario dell’Università
di Bologna, il professor Mirko Degli Esposti e
la direttrice di Ergo, Azienda regionale per il diritto agli studi
superiori dell'Emilia-Romagna Patrizia Mondin.
Il
Comune infatti nei mesi scorsi ha lanciato una iniziativa per
proporre a studenti universitari che non riescono a trovare un
alloggio a Bologna, visti i costi proibitivi, di cercare una
sistemazione nelle frazioni più vicine alla stazione ferroviaria,
da dove si raggiunge il centro di Bologna in una quarantina di
minuti. Oltre a mettere a disposizione le risorse per tre mesi di
affitto e abbonamento ferroviario ai primi che avessero accettato, il
Comune ha prima individuato una serie di alloggi che avrebbero potuto
essere dati in affitto a prezzi concorrenziali (in media 300 € al
mese per un appartamento di 4 persone) poi ha coinvolto in questa
iniziativa l’Università di Bologna e Ergo, che hanno favorito la
diffusione delle informazioni. E i risultati non sono mancati: sono
già dodici i ragazzi che si sono trasferiti in Appennino per
frequentare l’Università.
«Questa
esperienza è l'inizio di un grande progetto, uno studentato diffuso
su tutto l'Appennino nel quale crediamo» ha commentato il
prorettore Degli Esposti
«ci vorrà del tempo ma sarà una grande possibilità per questo
territorio e per l'Università di Bologna. È un bellissimo progetto
che vogliamo estendere e potenziare, dando una mano per risolvere
alcuni problemi pratici».
L’incontro
è servito per permettere loro di conoscere la cittadinanza, che li
ha accolti subito con affetto: c’è chi si è proposto per dar loro
dei passaggi in auto, chi li inviterà alle escursioni sui per i
monti, chi vuole insegnare loro a cucinare le tagliatelle. E ai
ragazzi è stato chiesto cosa chiedono per migliorare la loro
condizione. La risposta è stati quasi unanime: tutti si trovano bene
ma hanno il problema della corriera Tper che parte dalla stazione di
San Benedetto, perché è piccola e spesso strapiena di persone (e
questo l’hanno sottolineato anche i residenti) e soprattutto non
c’è la sera. La risposta delle istituzioni in questo caso è stata
veloce: Comune e Università infatti hanno studiato la possibilità
di mettere a disposizioni alcune auto per attivare un servizio di
car-sharing che consenta gli spostamenti, anche serali, dalla
stazione alle abitazioni degli studenti. Si conta di far attivare il
servizio già nelle prossime settimane, così come si affronterà il
tema dell’assistenza sanitaria per i fuori-sede e si studierà la
possibilità di individuare qualche punto in cui installare il wi-fi
gratuito.
In
merito il sindaco ha ricordato come il Comune offra già dei punti
dove studiare e usufruire della banda ultra-larga: la biblioteca di
San Benedetto, per esempio, e il centro di formazione di Ripoli. Per
quest’ultimo l’amministrazione si riserva di progettare il modo
per renderlo fruibile, anche in serata, agli studenti che cercassero
un ambiente dove studiare in tranquillità.
«Gli
studenti ospiti qui a San Benedetto sono parte integrante della
grande comunità dell'Università di Bologna: siamo contenti di
accompagnare questo progetto che ha interessanti prospettive di
sviluppo» ha spiegato la
direttrice Mondin.
«Bologna e la sua università possono essere considerate in maniera
ampia, i comuni vicini possono essere la casa degli studenti che
frequentano i corsi, noi mettiamo la nostra disponibilità per
rendere fruibili i nostri servizi».
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