La signora derubata ha persino rischiato un'estorsione pur di recuperare il maltolto
![]() |
Foto d'archivio |
I Carabinieri della Stazione di Sasso Marconi hanno arrestato un 29enne di origine tunisina, senza fissa dimora e disoccupato, con l’accusa di furto aggravato, estorsione e porto ingiustificato di armi od oggetti atti a offendere.
I fatti risalgono a qualche giorno fa,
quando, nel parcheggio del supermercato Conad di via Ponte Albano, una cliente
è stata derubata della borsa da palestra che aveva lasciato all'interno della
propria auto. Al suo interno vi erano effetti personali e documenti.
La vittima, dopo essersi accorta del
furto, si è recata immediatamente in caserma per denunciare l’accaduto. I
militari hanno avviato le indagini, ma è stata la determinazione della donna a
imprimere una svolta inattesa alla vicenda.
Tornata sul luogo del furto, la donna ha
individuato, grazie alle indicazioni di un passante, il presunto autore del
reato, ancora nei paraggi. Invece di allertare subito le forze dell’ordine, ha
deciso di affrontarlo direttamente: una scelta coraggiosa, ma estremamente
pericolosa e sconsigliata.
Alla vista della vittima, l’uomo ha inizialmente
restituito la borsa, da cui tuttavia aveva già sottratto alcuni oggetti di
valore, tra cui una decina di euro in contanti, uno smartwatch, un paio di
auricolari e degli orecchini. La donna, determinata a recuperare l’intero
bottino, ha insistito affinché le venisse restituito tutto. A quel punto, il
malvivente ha cercato di portarla in una zona appartata, dove l’ha minacciata
con un coltello e le ha chiesto ulteriore denaro, trasformando l’episodio in
una vera e propria estorsione.
Spaventata ma lucida, la vittima è
riuscita a fuggire e ad avvisare i Carabinieri, che si sono messi subito sulle
tracce del sospettato. L’uomo è stato rintracciato poco dopo all’interno di un
centro scommesse (“Punto SNAI”) in Viale Nuovo e tratto in arresto.
Il 29enne, già noto alle forze dell’ordine per reati contro la persona, il patrimonio e in materia di armi e stupefacenti, è stato tradotto in carcere su disposizione del Pubblico Ministero di turno presso la Procura della Repubblica di Bologna, ed è ora a disposizione dell’Autorità giudiziaria.
9 commenti:
Pensa se non era noto.
Pensavo fosse uno di Vipiteno.
Che commenti intelligenti. Mamma mia tutti premi Nobel a Sasso Marconi
Fra qualche giorno ce lo ritroviamo in giro a Sasso Marconi e dintorni !
Rimandiamolo al suo paese !
O anche questo governo che aveva promesso in campagna elettorale blocchi navali etc. è impotente e fa solo chiacchere ?
Troppo buonismo da chiesaiuoli, finiamola che siamo stanchi. Bravi la donna e i C.C. ma è ora di rimandare a casa loro, quelli che delinquono in casa nostra. Ci terremo solo quelli nostrani, che non sono pochi neppure loro, purtroppo
Commenti intelligenti.....non importa essere un premio Nobel, basta essere
obbiettivi!!!!
Un altro problema costante recidivo senza soluzione. Praticamente adottato e integrato
No di Bressanone
Cavour, Mussolini, Montanelli, sono stati agenti inglesi sul territorio italiano a libro paga di Londra, chiunque arrivi ai vertici, viene approvato da Londra.
Posta un commento