Alle 16 e 30
circa di giovedì, i Carabinieri di Bologna, impegnati in un servizio di
contrasto allo spaccio in via Pontevecchio, hanno notato due individui sospetti a fianco di
una Fiat Panda in sosta che aspettavano qualcuno. Dopo alcuni minuti, i due
sono stati raggiunti da un terzo individuo, giunto sul posto a piedi e sono
saliti a bordo dell’auto. I militari, considerato il luogo, più volte segnalato
per la presenza di persone dedite
all’uso di droghe, sono intervenuti subito identificando i tre. I primi due, un
35enne di Monteveglio e un 27enne di Castello di Serravalle, hanno
riferito di essere giunti fino a Bologna per acquistare, come di consueto,
alcune dosi di eroina. La perquisizione del presunto spacciatore, un 36enne
tunisino, domiciliato a Bologna, ha dato esito negativo ma all’interno della
sua abitazione, ubicata nelle vicinanze, sono stati rinvenuti un bilancino di
precisione, sporco di una sostanza polverulenta di colore bianco, un telefono
cellulare, un coltello a serramanico e del materiale plastico che solitamente
viene utilizzato per confezionare gli stupefacenti. I Carabinieri, temendo che
il tunisino avesse ingerito qualche involucro di eroina, lo hanno accompagnato
presso una struttura ospedaliera per farlo sottoporre a una TAC. L’esame ha
rilevato la presenza di otto corpi estranei intrappolati all’interno
dell’addome. Il 36enne, gravato da precedenti di polizia, è stato arrestato per
detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e i due soggetti
sono stati segnalati alla Prefettura per uso di sostanze stupefacenti.
Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, il tunisino è stato associato presso
la Casa Circondariale di Bologna in attesa di giudizio.
Altri due
spacciatori, un 39enne tunisino e un 40enne algerino, senza fissa dimora e con
precedenti di polizia, sono stati arrestati alle 19.45 di venerdì, in via
Petroni, per aver ceduto 3.1 grammi di hashish a due Carabinieri in abiti
civili che in quel momento stavano effettuando un servizio anti-droga. In sede
di rito direttissimo, gli arrestati, accusati di detenzione ai fini di
spaccio di sostanze stupefacenti, sono stati condannati a otto mesi di
reclusione, da scontare direttamente presso la Casa Circondariale di Bologna.
Alle ore 13.30
di sabato, presso il Parco della Montagnola, è stato arrestato un
tunisino di 39 anni, residente a Bologna e con precedenti di polizia. Anche lui
ha scambiato i Carabinieri per potenziali clienti in cerca di droga. Il 39enne
si è avvicinato ai militari e gli ha proposto l’acquisto di 1.50 grammi di
hashish, ma invece di ricevere una somma di denaro è stato ammanettato con
l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e
tradotto presso la propria abitazione agli arresti domiciliari. Questa mattina
sarà giudicato col rito direttissimo nelle aule del Tribunale di via Farini.
Dal Comando
Provinciale Carabinieri di Bologna
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