giovedì 6 febbraio 2014

A Cortina non per vacanza, ma per portare aiuto. IL SOCCORSO ALPINO E SPELEOLOGICO EMILIA-ROMAGNA MOBILITATO PER L'EMERGENZA NEVE IN VENETO







Di Christian Labanti
Capostazione Rocca di Badolo

   
Il Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico ha inviato  nel  Veneto diversi tecnici per portare aiuto alle case isolate dalla neve e ha operato in zone prossime a Cortina.
Dall'Emilia-Romagna ne sono partiti  8, di cui 4 appartenenti della  stazione  Rocca di Badolo con sede a Pian di Venola di Marzabotto, non nuovi a questo tipo di intervento . Lo scorso anno fu infatti l’Appennino bolognese a richiedere l’intervento di soccorso per le numerose case rimaste isolate per una caduta di neve di eccezionale entità.
 
I tecnici del SAER, il servizio regionale Emilia-Romagna del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico, sono partiti delle stazioni di Monte Falco (Forli-Cesena) e da Pian di Venola  (in provincia di Bologna) e si sono portati nel bellunese per  portare soccorso e supporto alle persone che abitano nelle case rimaste isolate di Cortina Agordo e zone limitrofe e liberarle dall’isolamento e dai rischi portati dall’abbondante nevicata.
 
Il SAER è stato attivato dalla Direzione centrale del CNSAS in seguito ad ingaggio che la stessa ha ricevuto dal Dipartimento della protezione civile. Il Cnsas, ai sensi dell’art. 11 della legge n. 225, è infatti struttura operativa  del Servizio nazionale della protezione civile.







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