lunedì 10 febbraio 2014

L'assessore Masetti assicura l'appoggio dei servizi sociali alla famiglia con quattro figli in situazione di estrema difficoltà economica.


L'assessore Masetti

“Non è mai successo a Sasso Marconi che un bambino venisse lasciato sulla strada e non sarà  certamente questo il caso in cui ciò potrà accadere”. E’ l’affermazione tranquillizzante dell’assessore alle politiche sociali di Sasso Marconi Massimo Masetti in riferimento al caso della famigliai  di Sasso Marconi formata dai genitori, disoccupati, e quattro figli in età scolare.  La vicenda sta per giungere all’epilogo finale poiché anche l’ultima proroga allo sfratto scadrà fra pochi giorni. La famiglia, che non riesce più a pagare affitto e utenze, e per questo è partita tutta la procedura di sfratto per insolvenza, è stata adottata in parte dalla Parrocchia di Sasso Marconi  che assolve, grazie alla generosità di alcuni parrocchiani, alle necessità fondamentali come quella di parte dei pasti giornalieri. Manca comunque  il necessario per pasti completi.  Don Dario Zanini ha denunciato la grave situazione della famiglia  attraverso un foglio offerto in chiesa ai fedeli . 
Il sindaco Stefano Mazzetti, venutone a conoscenza,  ha scritto al parroco assicurando l'attenzione delle istituzioni e  che la famiglia è affiancata in tutte le sue necessità. La lettera del sindaco è stata esposta nella bacheca della chiesa, ma non mancano ancora perplessità.
L’assessore Masetti aggiunge: “Cerchiamo di intervenire anche rifornendo alla famiglia i cibi cosiddetti ‘brutti ma buoni’ che sono quelli prossimi alla scadenza o appena scaduti, ma ancora commestibilissimi. I grandi magazzini hanno deciso di donarli alle mense pubbliche piuttosto che distruggerli appunto perché sono ancora commestibili. Certo con la parrocchia di Sasso Marconi, a differenza delle altre del Comune,  non riusciamo ad organizzare una collaborazione utile a far si che l’intervento sia razionale. C’è il rischio che operando non in sinergia si finisca per portare alla famiglia troppo di un genere e niente di un altro”.

La signora Simonetti (nella foto) dal canto suo aggiunge: “Arrivano  degli aiuti alimentari , ma sono per lo più cibi scaduti  e non azzardiamo a utilizzarli per i bambini per il timore che facciano male: li buttiamo quasi tutti”.     






La lettera del Sindaco.

12 commenti:

Anonimo ha detto...

La signora dice che butta i cibi alimentari scaduti? Li tenga e li spedisca in Grecia,i media riportano che in Grecia, paese massacrato dalla dittatura finanziaria BCE, sono proprio i cibi scaduti ad essere richiesti nei negozi, dato il loro prezzo scontato.
Questo suggerimento vale anche per il Comune, se ha scorte di cibi scaduti che gli italiani schizzinosi non vogliono,li spedisca in grecia,là ne hanno bisogno e li mangiano.

Francesco Manieri ha detto...

Mi pare che questo articolo più che mettere in evidenza una situazione di particolare disagio di una famiglia, tenda ad alimentare la vecchia diatriba fra parroco e Amministrazione Comunale.
E' assolutamente di poco gusto anche pubblicare il parere dell'interessata soprattutto viste le dichiarazioni di rigetto e quasi da denuncia nei confronti dei comportamenti dell'Amministrazione che sembrano trattarla con sufficienza e senza dignità dandole prodotti da lei considerati "rifiuti". Io per anni da ragazzo ho collaborato con l'Ente Morale Opera Padre Marella che ha mantenuto intere famiglie e comunità di ragazzi e persone in difficoltà grazie agli alimenti recuperati nei mercati in quanto non più commerciabili dato l'avanzato stato di maturazione o alle confezioni in prossimità della scadenza o appena scadute, ancora molto prima che diventassero regola progetti come oggi sono quello diei "brutti ma buoni" a cui fa riferimento il comune di Sasso. Non si tratta di veleno, ma di materiale ancora perfettamente utilizzabile, magari con la fatica di fare un po' più di lavoro di selezione.
Se la famiglia non gradisce o non necessita di tale aiuto, per favore allora che rinunci, ma che non getti nei rifiuti quanto ad altri potrebbe risolvere veri problemi di sopravvivenza, questo mi sembra davvero un oltraggio e una mancanza di rispetto!
Francesco

Anonimo ha detto...

Manieri ha perfettamente ragione. Se l'anziano parrocco del capoluogo scende a questi livelli (strumentalizza una famiglia bisognosa) per polemizzare con l'Amministrazione Comunale (che, è vero, aiuta molto i cittadini bisognosi), vuol dire che siamo proprio alla frutta. Anzi al caffè, caro Don Dario.
Veda, piuttosto, di vendere il terreno della curia sito tra via del mercato e via stazione, ovvero il campo del prete. Vedrà, poi, quanti aiuti potranno arrivare ai bisognosi. Basta col potere temporale della Chiesa!

Cesare Zecca ha detto...

> piuttosto, di vendere il terreno della curia

Per poi costruirci sopra? venderlo a qualche palazzinaro? Ma anche no!

Piuttosto la chiesa nostrana e il clero mussulmano dovrebbero prendere atto che la demografia è un problema grave al giorno d'oggi.
Avere figli è MOLTO costoso e in situazioni di crisi, ovvero con il tempo che si guasta, il vento teso e il mare che si fa grosso, la barca deve essere leggera e non sovraccaricata di prole.

Di recente Repubblica ha presentato il solito articolo natalista
e assurdamente incongruente in cui da una parte si dice che ogni figlio costa l'ira di dio, 170000€, una cifra enorme e dall'altra invece di invitare alla sobrietà riproduttiva, alla responsabilità, blatera di mancati interventi statali (non si capisce con quali risorse visti i due tera euro e rotti di debito dello stato, bah, meraviglie della demagogia, poi danno dei populisti ai pentastellati).

(In tempi di crisi) mettere al mondo più di un figlio significa aumentare il rischio che la propria barca famigliare imbarchi acqua e vada a picco.
Significa poi anche scaricare il peso delle proprie scelte sul resto della comunità.

Quindi, questi "pastori" di anime, dovrebbero iniziare a sensibilizzare il proprio gregge al fatto che di fieno ce n'è poco e ce ne sarà sempre meno e che è necessario contenersi.

Quindi più profilattici, più contraccettivi prima e meno interventi tampone dopo.

La Coop e altre associazioni consumeriste ci ricordano che per moltissimi prodotti le date di scadenza sono, oltre che molto prudenziali, anche indicative.
In particolare, tutti i prodotti con dicitura "da consumarsi preferibilmente entro il " possono essere consumati in completa sicurezza anche vari giorni dopo la scadenza.

Occhio quindi a non gettare quei prodotti, sarebbe uno spreco che non ha alcun senso.

Anonimo ha detto...

Io non so perchè in questo paese bisogna sempre dare addosso alla Chiesa! Intanto che l'Amministrazione Comunale "pensava, valutava ecccc...." la Parrocchia di Sasso Marconi provvedeva alla famiglia!
Vorrei poi fare presente che il "campo del Prete" non è "del prete" ma dei ragazzi e dei bambini della Parrocchia....quindi il fatto di "venderlo" non aiuta ma toglie qualcosa a tutti noi!

Cesare Zecca ha detto...

Scusate, ho sbagliato il collegamento.
L'articolo di Repubblica era questo

Dalla culla alla maturità crescere un figlio costa quanto una Ferrari

e l'articolo di Libero che avevo collegato (impropriamente come di Repubblica) lo riprende.

Si noti che la propaganda natalista non conosce confini.
A destra, quelli di Libero, che privatizzerebbero pure l'aria, essi i "liberi liberisti", però non ci pensano neppure un secondo a tirar la giacca dello stato affinché sostenga le spese per i loro figli "privati".
E questi sarebbero i due poli tra cui scegliere. Puoi scegliere tra la demagogia natalista PD o la demagogia natalista NCD & FI.
Preferisci la padella o la brace?

Anonimo ha detto...

piu figli per tutti (non da zecca). anche se il punto nascita di Porretta chiude.
esiste l'ogm. esiste la serra. zucchine tutto l'anno coi cargo dall'indonesia. siiiiiiii.

piu' parcheggi e meno binari e meno prevenzione dal dissesto idrogeologico

http://www.mutinanet.com/albovergato/2014/docs/2014AREA30014D.PDF

http://www.mutinanet.com/albovergato/2014/docs/2014AREA30015D.PDF

che onore leggere sul blog di Fabbriani soprattutto notizie di frane, sequestri di droga, ritiro di patente per ubriachezza.
UNA MERAVIGLIA.

giuseppe bonantini di tole' ha detto...

Ho l'impressione che le difficolta'oggettive che sta incontrando questa famiglia di Sasso Marconi,sia piu' che altro un pretesto per alimentare la diattriba infinita fra la Parrocchia e lAmministrazione Comunale. Se non fosse perche' al centro ci sono persone che vivono un momento critico verrebbe quasi da ridere facendo un parallelo con un vecchio film di Peppone e Don Camillo. La cosa piu' riprovevole e' avere messo nell'articolo nome e cognome del membri della famiglia in difficolta',quando se ne poteva fare tramquillamente a meno. Sarebbe opportuno e piu' logico che Parrocchia e Comune di Sasso Marconi collaborassero nell'interesse di chi ha bisogno,anche perche' andando avanti di questo passo,le famiglie in difficolta' saranno talmente tante che la lista sara' paragonabile ad un elenco telefonico.

Anonimo ha detto...

http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/02/11/ravenna-il-parroco-finisce-nel-canale-guidava-suv-bmw-da-35mila-euro/877759/

anche certi preti soffrono, a loro modo, di indigenza.
Guarda qui!
Adesso mandiamo un sms solidale?

Anonimo ha detto...

Caro sindaco e parroco, tenendo conto il clima di "accoglinza" della quale si parla tanto a livello ecclesiastico e governativo, ricordo che ne rientrano anche i nostri italiani. Quindi le case popolari del nostro comune non vanno affidate solo a soggetti stranieri in difficoltà ma anche ai cittadini italiani. In ultimo dico che questa problematica non è sorta da pochi mesi ma è perdura da parecchio tempo, il nostro comune si attiva adesso oppure l attivazione da parte del soggetto è stata tardiva? C'è proprio qualcosa che non va...

Anonimo ha detto...

La signora ha ragione che i cibi scaduti non possono essere dati ai bambini perche se non ha soldi per comprare una bottiglia.di latte non ha nemmeno i soldi per comprare il medicinale se i bambini si ammalano...

Anonimo ha detto...

Un elogio al sindaco Masetti è giunta della ridente cittadina di Sasso Marconi(ricordata per il loro illustratissimo concittadino A. Marconi precursore dei nostri tempi moderni)che con la sua sensibilità ascolta i bisogni dei suoi cittadini nell'incontro settimanale. Al parroco Don Dario Zanini nella sua opera di assistenza spirituale e materiale tutti senza razzismo di colore o regione italiana. Un doveroso ringraziamento per questa famiglia accolta da voi tutti con amore cristiano fate in modo che.....i figli non paghino le colpe dei padri. Concigliate i vostri dissapori che questa situazione non porti un ulteriore dramma familiare e rimbalzi sulle cronache nazionali. è come si ricorda incessantemente Papa Francesco
Pace Amore e Carità.