Cimasa in bronzo con guerriero
e donna offerente. II° metà del
V sec.a.C. |
Il Museo Nazionale Etrusco Pompeo Aria di Marzabotto
informa:
A ridosso di
San Valentino, il Museo Nazionale Etrusco di Marzabotto propone sabato prossimo
15 febbraio, alle 15, una visita guidata
gratuita molto particolare condotta da Sara Campagnari.
L’archeologa
propone un itinerario inedito facendo scoprire ai visitatori i percorsi
tracciati durante le sistemazioni ottocentesche, quando l’acropoli e la
necropoli orientale furono trasformate a parco di rovine secondo il
gusto dell’epoca.
Il pubblico
potrà apprezzare aspetti inconsueti di un complesso archeologico unico nel suo
genere, che unisce al grande interesse scientifico una particolare suggestione
ambientale e in cui la sistemazione attuale conserva intatto il suggestivo
carattere di giardino archeologico di gusto ottocentesco.
Anche all’interno
del museo l’attenzione sarà puntata sui reperti collegati alle tematiche
amorose nelle loro tante declinazioni, sotto legida di Turan, la dea etrusca dell’amore.
La visita
guidata si svolgerà anche in caso di maltempo.
Per
informazioni tel. 051932353 oppure www.archeobologna.beniculturali.it
Il Museo
Nazionale Etrusco Pompeo Aria di Marzabotto illustra la storia del sito archeologico
che si estende nell’ampio parco circostante.
La
consistenza dei resti dell’antica città, che occupò il Pian di Misano e la
sovrastante altura di Misanello dalla fine del VI alla metà del IV sec. a.C.,
fanno di Marzabotto un caso unico nel panorama dei centri abitati etruschi.
Labbandono garantì la conservazione dell’impianto urbano nel suo disegno
originale così che ancora oggi possiamo percorrere le antiche strade lungo le
quali si snodano abitazioni, aree artigianali ed edifici sacri.
Nel museo
collegato all'area archeologica si conservano gli elementi più significativi
recuperati durante le campagne di scavo. Sono esposti i reperti rinvenuti nelle
necropoli (vasi attici, bronzi, segnacoli tombali, balsamari) e i materiali dai
vecchi e nuovi scavi nellabitato, sullacropoli e nel santuario fontile, fra i
quali spicca per eccezionalità la testa di kouros in marmo greco.
Una piccola
sala ospita due corredi funebri, di cui uno con segnacolo marmoreo, rinvenuti
nel 1969 nel vicino centro di Sasso Marconi.
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