martedì 11 febbraio 2014

Ospedale di Porretta Terme, da venerdì 14 trasferita la funzione di parto.



ASL informa: 

Dalle  8 di venerdì 14 febbraio la funzione di parto dell’Ospedale di Porretta Terme sarà trasferita e presa in carico dalle Maternità dell’Azienda Usl e dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna.
Le donne in gravidanza potranno scegliere, infatti, il punto nascita nel quale partorire tra i tre presenti nel territorio metropolitano, Ospedale Maggiore, Ospedale S.Orsola-Malpighi, Ospedale di Bentivoglio.

L’Azienda Usl di Bologna ha informato delle nuove modalità di assistenza al parto il Sindaco di Porretta Terme, Gherardo Nesti, il Sindaco Presidente del Comitato di Distretto, Sandra Focci, i co-Presidenti della CTSS di Bologna, Beatrice Draghetti e Luca Rizzo Nervo, oltre che i professionisti coinvolti.

L’Azienda sta contattando direttamente, attraverso i professionisti che le hanno seguite in gravidanza, tutte le donne del distretto di Porretta Terme in gravidanza a termine prese in carico, in maniera da accompagnarle nella parte finale del percorso e affidarle al Punto Parto prescelto dalla gestante tra Ospedale Maggiore, Ospedale S. Orsola-Malpighi, Ospedale di Bentivoglio.

Per le donne in gravidanza residenti nei comuni del distretto di Porretta Terme continuerà ad essere attivo il Percorso Nascita presso i consultori di Castiglione dei Pepoli, Porretta Terme, Vado, Vergato. Un percorso nel quale le ostetriche accolgono, informano e valutano l’evoluzione della gravidanza, predisponendo e prenotando tutta la diagnostica necessaria allo screening prenatale presso gli ospedali di Porretta Terme e Vergato. Anche l’appuntamento presso la Maternità scelta dalla donna é fissato direttamente dalle ostetriche.
I ginecologi dell’Ospedale di Porretta Terme, appartenenti alla stessa équipe della Maternità del Maggiore, continueranno a garantire l’assistenza alle donne in gravidanza prima e dopo il parto, attivando, in caso di sospetta o già accertata gravidanza a rischio, tutte le consulenze e le prestazioni diagnostiche necessarie.

Le donne del distretto di Porretta Terme prese in carico per la gravidanza che sceglieranno di partorire alla Maternità dell’Ospedale Maggiore avranno la possibilità di alloggiare gratuitamente nei pressi del punto nascita dell’Ospedale Maggiore, in strutture messe a disposizione dalla Azienda USL di Bologna.

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Porta a casa, valle del Reno; porta a casa, allineata Unione dell'Appennino; e ringraziate la giunta della Regione Emilia-Romagna!

Anonimo ha detto...

vergogna!!!!!!!!! vergogna!!!!!!!!! stanno svuotando la valle del reno di qualsiasi sevizi privati e pubblici: kemet-tribunale saeco ospedale, poste-prossimamente hera, corno alle scale morente, terme già morte, ferrovia porretta-pistoia ecc. ecc. ecc. rimangono solo uffici di burocrati, uffici pubblici inutili,unione dei comuni con tutti i sindaci al loro posto, comunità montana con nome diverso, parchi regionali con i relativi direttivi, guardia forestale che di forestale non ha più niente. I cittadini, I MONTANARI NON CONTANO PIU' NIENTE. Dovete affogare nelle vostre frane non dovete avere un ospedale comodo, per nascere e farvi curare. Sono arrabbiatissimo. Ci stanno togliendo la terra da sotto i piedi e ci dicono che è colpa nostra che siamo nati e viviamo in appennino. BENTORNATO MEDIOEVO

augusto ha detto...

purtroppo siamo solo all'inizio.Chiudiamoli noi gli enti inutili altrimenti non cambierà mai nulla.

Anonimo ha detto...

Che peccato, l'anno scorso in quel reparto è nato il mio primo figlio, tolgono alla montagna un'eccellenza. La valle del reno sta morendo.

Anonimo ha detto...

Gli italiani residenti non hanno MAI saputo difendere i propri diritti...perciò fanno più che bene a fare quel che fanno.

Anonimo ha detto...

-evviva il business
-avete rotto tutti i bei giochi
-per i politici il servizio è una mala parola
-spero che siate voi a soffrire dei disagi da voi creati
-toglieteci anche il primo soccorso
-schiantate
alan delon alan delon alan delon
chi conosce la barzelletta sa cosa intendo e che non posso scrivere
alan delon alan delon alan delon

Anonimo ha detto...

nemmeno con i FORCONI ORA....... riuscirete a far rispettare i diritti accquisiti negli anni. Era già tutto sulla bilancia, da tanto se ne parlava.

Anonimo ha detto...

VOTATE E FATE VOTARE

Anonimo ha detto...

L'editore di Monaco ha pubblicato il libro intitolato “Ogni terza donna”. La scrittrice, ha dedicato il libro a tutti i bambini stellati e ai loro genitori.
I bambini stellati in Germania vengono chiamati mai nati, quelli che sono morti durante il parto o quelli che sono deceduti poco dopo la loro nascita. Nel suo libro, la scrittrice dà voce alle donne che hanno perso i loro figli non ancora nati, ma non hanno rinunciato a una gravidanza con lieto fine, e anche al uomo che è sopravvissuto al dolore della interruzione della gravidanza della sua dolce meta. Queste storie dimostrano: coloro che hanno vissuto un trauma psicologico così grave dovrebbero assolutamente lavorarci su e non essere lasciati nella solitudine con il problema.
La stessa scrittrice ha affrontato un problema simile ai suoi tempi. – “Mi dispiace signora, ma non sento più il battito cardiaco del feto”, la stessa è rimasta senza parole dopo le fatidiche parole del medico durante uno dei suoi controlli di routine. Come ammette l’autrice del libro, non aveva mai vissuto un tale shock.
Gli specialisti della clinica di medicina riproduttiva del prof. Feskov hanno a che fare con storie simili ogni giorno e sanno quanto sia importante il sostegno per le famiglie che lo attraversano. Sono sempre pronti ad offrire soluzioni per coloro che sognano di diventare genitori.