martedì 18 febbraio 2014

La Fortitudo Bologna e il baseball bolognese nella stagione 2014: ne ha parlato a Sasso Marconi il presidente della ‘F’ Stefano Michelini, ospite del Panathlon ‘Valle del Reno’.


  Michelini assieme al presidente del
Panathlon ‘Valle del Reno’, Mario Becca.

Glauco Guidastri ha inviato:
  
Il Panathlon Club ‘Valle del Reno’ ha aperto l'attività 2014 organizzando una serata dedicata al baseball. Ospite d'onore del meeting conviviale che si è svolto il 13 febbraio al Ristorante ‘L'Oasi’ di Sasso Marconi, è stato il presidente della Fortitudo Bologna Stefano Michelini, che ha parlato delle ambizioni dell'Aquila biancoblù in vista della prossima stagione agonistica, e della situazione del baseball, uno sport comunemente considerato ‘minore’ ma che sul nostro territorio vanta solide tradizioni e realtà attive a tutti i livelli: a Sasso Marconi, ad esempio, c'è il BSC (Baseball Softball Club), club che milita in serie C1 e che da anni si segnala per l'attenzione prestata al settore giovanile.
                                                                                                     
Michelini e Maurizio Melchiorri,
della Pro Loco di Sasso Marconi.
Michelini, massimo dirigente Fortitudo dal 2009, è in assoluto uno dei presidenti più vincenti nella storia della ‘F’. Fanno parte del suo personale palmarès 3 European Cup (2010, 2012 e 2013) e 1 Coppa Italia (2012), oltre a uno scudetto e un'altra Coppa Italia conquistati nel 2003, all'epoca del suo primo 'mandato' da presidente biancoblù (dal 1999 al 2004). Nel novembre scorso, Michelini ha poi avuto l'onore di guidare la spedizione fortitudina alle ‘Asia Series’, il torneo riservato ai migliori club di baseball di Asia e Oceania. La Fortitudo, campione d'Europa in carica, è stata la prima squadra europea a partecipare alla prestigiosa rassegna intercontinentale: in questo caso nessuna vittoria (i bolognesi hanno però sfiorato l'impresa contro i campioni di Corea dei Samsung Lions, prima di cedere nettamente agli Elven Lions, squadra campione di Taiwan), ma un'esperienza straordinaria,“che ci ha permesso di confrontarci con realtà di un altro pianeta. I feedback ricevuti dalle altre Federazioni sono stati comunque positivi, tanto che l'Europa continuerà ad essere rappresentata alle prossime edizioni delle Asia Series”.

Intervistato dal giornalista Diego Costa, Michelini ha poi analizzato la stagione che sta per iniziare, tra (poche) certezze e (non) poche difficoltà. “Il baseball sta attraversando un momento delicato, inutile negarlo”, ha detto il presidente biancoblù. “La Federazione ha cercato di venire incontro alle esigenze dei club - molti hanno chiesto di giocare 2 partite a settimana anziché 3 - cambiando la formula del torneo, che quest'anno è articolato in 4 fasi, ma ci sono pochi soldi, e anche piazze importanti come la stessa Nettuno, che è un po' la culla del batti e corri italiano, hanno rischiato fino all'ultimo di non iscriversi al campionato”. In un contesto improntato a un forte ridimensionamento generale, la Fortitudo appare un'isola felice. “Beh, dal punto di vista dell'organizzazione societaria siamo ben strutturati, e da qualche anno possiamo contare sul sostegno garantito da uno sponsor solido come il gruppo UnipolSai. Abbiamo poi un impianto di prim'ordine e tifosi che ci seguono con passione: nelle partite di 'cartello' arrivano al Falchi fino a 2.500/3.000 persone. Insomma, non ci possiamo lamentare”.

Parlando delle aspettative legate alla stagione che sta per iniziare, il presidente fortitudino ha poi collocato, un po’ scaramanticamente, la Fortitudo in 2ª fila tra le squadre che parteciperanno alla prossima IBL 1: “La favorita per la vittoria finale è Rimini, una vera e propria corazzata; subito dietro viene S. Marino poi ci siamo noi: l'obiettivo è lottare fino all'ultimo per arrivare alla finale scudetto. Almeno sulla carta, non siamo la squadra più forte, poi si sa che non sempre nello sport vincono i migliori...”. Il discorso si è spostato sulla squadra, e Michelini ha spiegato come in questi anni la “F” abbia puntato sulla costruzione di uno zoccolo duro di atleti italiani. Anche l'ultima campagna acquisti è andata in questa direzione: sotto le Due Torri sono infatti arrivati atleti come Riccardo De Santis (“un grande campione, arrivato a Bologna con 10 anni di ritardo”), Paolino Ambrosino (“uno dei 2-3 esterni centro migliori d'Italia”), Alessandro Grimaudo (“un giovane estremamente talentuoso, su cui abbiamo fatto un investimento acquisendone l'intero cartellino”) e il lanciatore Filippo Crepaldi (“altro giovane che lo scorso anno ha fatto molto bene a Reggio Emilia”).

Il presidente ha anche annunciato la decisione di utilizzare tutti i visti a disposizione per gli stranieri: dunque la Fortitudo avrà quest'anno 4 giocatori extra-comunitari, e non 3 come successo nel recente passato. “Una scelta dettata dalla necessità di inserire più qualità in alcuni ruoli-chiave, e mettere al tempo stesso un po’ di sana pressione ai giocatori italiani”. Tre delle 4 caselle sono già occupate: al riconfermato Raul Rivero (miglior lanciatore dell'intera Lega lo scorso anno), si sono aggiunti il ricevitore venezuelano Guillermo Rodriguez e l'esterno sinistro dominicano Nelson Perez; ancora qualche giorno di attesa e si conoscerà anche il quarto straniero di casa Fortitudo.

Approfittando della presenza in sala di una delegazione del BSC Sasso Marconi, guidata dal presidente Giovanni Mordaci, il presidente del Panathlon “Valle del Reno” Mario Becca ha infine invitato gli ospiti a un confronto su un tema particolarmente sentito dalle realtà locali: il rapporto tra un grande club come la Fortitudo e le piccole società di provincia. I presenti hanno convenuto sull'opportunità di una maggior collaborazione, rimarcando come l'accordo quadro “Bologna baseball”, sottoscritto qualche anno fa dalle principali società bolognesi per favorire la creazione di sinergie sul piano tecnico e organizzativo, non sia mai veramente decollato. Il massimo dirigente fortitudino e il 'collega' sassese hanno comunque sottolineato come i rapporti che intercorrono tra Fortitudo e BSC Sasso Marconi siano buoni e improntati a una reciproca amicizia; Michelini, poi, non ha chiuso le porte alla possibilità che in futuro, la Fortitudo possa disputare un incontro amichevole sul diamante “Valmarana” di Sasso Marconi, riconosciuto dagli addetti ai lavori come uno dei migliori del panorama bolognese.





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