"Mi spiace che esponenti del Pd ricorrano alle denigrazioni e alle offese invece di rispettare chi legittimamente la pensa in maniera diversa da loro. Se c'è qualcuno che si deve vergognare per aver dato dimostrazione di violenza politica sono proprio loro, che oggi nell'assemblea legislativa dell'Emilia Romagna hanno di fatto sostenuto che Silvia Noè non poteva guidare la commissione Pari opportunità per il solo fatto di appartenere all'Udc e di essere cattolica. Le vere discriminazioni sono queste. E' su questi episodi il Pd deve decidere del proprio futuro: se vuole continuare a essere succube di una sinistra radicale e di gruppuscoli organizzati che pensano di rappresentare tutto il mondo degli omosessuali e dei richiedenti pari opportunità, oppure se vuole colloquiare con un centro moderato, cattolico e riformista rappresentato dall'Udc".
Nessun commento:
Posta un commento