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Campo nomadi trasformato in un centro per la raccolta e lo smaltimento di rifiuti speciali e non.
Ieri mattina (28 luglio) i Carabinieri di Bologna Borgo Panigale, Anzola Emilia, Casalecchio di Reno, Sasso Marconi, in collaborazione con il Nucleo Operativo Ecologico (NOE), si sono recati presso un campo nomadi, un’area di circa 4000 mq, di via Casteldebole e hanno trovato 3 mq di ritagli metallici riposti all’interno di un furgone di proprietà di uno dei nomadi. Inoltre, nelle immediate adiacenze e a margine dell’autostrada, su un’area non pavimentata, hanno trovato considerevoli quantitativi di rifiuti, tra cui alcune scorie pericolose come manufatti di ghisa, radiatori, batterie esauste, parti di motori di autoveicoli, cavi in rame, rifiuti ingombranti, schede elettroniche, filtri dell’olio per le autovetture, trucioli di ferro e pezzi meccanici di derivazione industriale.
I Carabinieri hanno poi potuto constatare che i nomadi avevano attivato una organizzazione finalizzata alla raccolta, al trasporto, allo stoccaggio e al recupero dei rifiuti pericolosi e non pericolosi, in totale assenza delle autorizzazioni e senza applicare le necessarie prescrizioni di legge. I militari hanno chiesto un esame dei tecnici di ARPA per valutare il grado di contaminazione del terreno. Infine hanno deferito a piede libero A.M. 52enne, pregiudicato, A.Z. 55enne, pregiudicata, A.E. 32enne, pregiudicato, tutti e tre nati a Mostar (Bosnia Erzegovina), A.M. 26enne, pregiudicato, nato a Faenza e H.M.M. 31enne, pregiudicata, nata a Sandrigo .
Adesso dovranno comparire di fronte all’Autorità Giudiziaria per rispondere del reato di gestione (raccolta, trasporto e stoccaggio) illecita dei rifiuti. Il materiale ferroso e il furgone sono stati posti sotto sequestro.
I rifiuti sono stati recuperati da una ditta specializzata che li ha trasportati in un luogo idoneo in attesa dello smaltimento
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