E’ stato presentato il nuovo volume edito dal Gruppo di Studi Savena Setta Sambro sulle tradizionali danze popolari della montagna “All’inizio fu la danza” di Anna Maria Pericolini (nella foto).
E’ una preziosa ricerca e una indispensabile documentazione sui “balli staccati” che rappresentano quell’aspetto giocoso e coinvolgente della civiltà contadina ormai tramontata. La riscoperta e la riproposizione di queste belle danze, fatte da associazioni e gruppi di appassionati, hanno avuto entusiastiche risposte anche da parte di giovani e di persone non appartenenti propriamente all’ambito montano, a riprova che queste forme di espressione e divertimento sanno ancora risvegliare il bisogno ancestrale di socializzazione e aggregazione festosa ‘a suon di musica’.
Una di queste associazioni è ‘La Violina’, di cui quest’anno si festeggia il 25° anniversario di attività e di cui l’autrice del libro è stata ed è tuttora la principale animatrice.
La passione di Anna Maria Pericolini per la danza popolare traspira da ogni pagina del libro. La sua ricerca delle radici e delle tradizioni tramandate è svolta anche attraverso testimonianze ed interviste a chi è stato un protagonista di quelle atmosfere emozionanti e vive di un tempo che erano le feste, le ricorrenze, le occasioni di divertimento.
I balli staccati, o balli montanari o saltati erano proprio l’ espressione principale di quell’atmosfera.
E’ molto ricca anche la documentazione fotografica e le descrizioni schematiche, preziosi aiuti anche per imparare i movimenti.
Tra i balli staccati, spiega la Pericolini, i più arcaici hanno addirittura tracce di riti precristiani della fertilità e sono rimasti legati al momento del Carnevale (ballo dei gobbi); altri hanno chiare simbologie di corteggiamento e si fanno risalire al Medioevo (giga e saltarello); i più recenti di origine sette-ottocentesca hanno dato origine a danze di società tipiche della borghesia(galoppa e quadriglia).
Nessun commento:
Posta un commento