domenica 31 luglio 2011

Verso Sarajevo


Mariano (*)ci scrive:

31 luglio, ore 20.46.

OGGI siamo arrivati a Fiume in Croazia, dopo 196 chilometri.

Tutta la Slovenia sotto l'acqua!

Tappa dura. Con l'inizio delle salite e per la pioggia !

Ciao!

Mariano.

(*)Mariano Marino, partito da Sasso Marconi alle 5.30 del 30 luglio, sta percorrendo in bicicletta, insieme a tre amici, il tragitto che li porterà a Sarajevo.

La ‘caccia’ mette a nudo le divergenze fra i singoli componenti del consiglio regionale: molte formazioni si dividono.



Il capogruppo in Consiglio Regionale del Movimento 5 Stelle Andrea Defranceschi (nella foto), in un comunicato dal titolo “Giunta e Maggioranza favorevoli alla caccia: prendo atto che SEL-Verdi, FdS e IdV sono divisi sul tema,” scrive:


“Prendo atto che questa Giunta è favorevole alla caccia, a partire dal Presidente Vasco Errani,” esordisce il capogruppo che s’è battuto per emendare il progetto di legge 1488, d’iniziativa della Giunta, che garantisce deroghe a quei cacciatori che vogliano usare uccelli da richiamo per l’attività venatoria.

“È stata una precisa scelta politica del governo regionale quello di riproporre la barbara pratica degli uccelli da richiamo. Infatti la direttiva comunitaria non obbligava ad autorizzarla,” ricorda l’esponente del Movimento 5 Stelle . “Mi scandalizza ben di più che abbia votato a favore di questo progetto di Legge una Maggioranza che teoricamente ha al proprio interno un’anima verde, invece nulla: il gruppo SEL-Verdi s’è spaccato, con un voto a favore e uno contro. Anche la Federazione della Sinistra, con un’astensione e un voto contro e l’IdV, un favorevole e un contrario, non hanno espresso una posizione netta. Solo il Movimento 5 Stelle ha votato compattamente contro, perché noi siamo contrari alla caccia. Più che mai,” spiega Defranceschi , “se per cacciare si usa il sistema dell’uccello da richiamo. Animali tenuti in gabbie piccolissime, irregolari, al buio, scoperti solo perché il proprio canto disperato richiami altri uccelli da massacrare. È sport questo? È un passatempo? È tradizione? Serve a qualcosa? No, solo il Movimento 5 Stelle ha una posizione chiara contro la caccia.”
Andrea Defranceschi
Capogruppo
Gruppo Assembleare Movimento 5 Stelle Emilia-Romagna

Cinema all'aperto a Sasso Marconi.


Domani lunedì 1 agosto, alle 21.30, nella piazzetta del teatro comunale di Sasso Marconi, per la rassegna di cinema all’aperto, verrà proiettato il film OFFSIDE” di Jafar Panahi.

Panahi parla della condizione femminile in Iran raccontando cosa succede alle donne che cercano di assistere agli incontri di calcio, in questo caso alla decisiva partita di qualificazione della Nazionale ai Mondiali del 2006.

Incontro culturale al castello Manservisi di Castelluccio.


Domani, 1 agosto, alle 20.30, al castello Manservisi di Castelluccio, si parlerà degli edifici neo-medievali dell'Appennino e verrà presentato il recente volume di Bill Homes sulla Rocchetta di Riola, una guida all'architettura e alla decorazioni del magnifico complesso.

Ne parleranno lo stesso Bill Homes e Renzo Zagnoni del Gruppo di studi Nueter, Porretta Terme .

L’incontro è organizzato dall’associazione ‘Castello Manservisi’ e dalla pro-loco di Castelluccio.

Chiamare i numeri d'emergenza è una cosa seria. La faciloneria può costare cara.



Ha contattato il 112 per chiedere aiuto, poi ha interrotto improvvisamente la chiamata.

I militari, convinti che la donna si trovasse in una situazione pericolosa, sono riusciti a rintracciarla grazie al numero con cui è stato chiamato il 112 ma l’hanno poi trovata in una discoteca. La donna ha poi spiegato di essersi trovata in una situazione difficile con uno sconosciuto e di averla risolta. Ora dovrà rispondere però di ‘procurato allarme’ e di ‘interruzione di pubblico servizio.

Nella notte scorsa, intorno all’ 1,30, un operatore della Centrale Operativa dei Carabinieri di Bologna ha ricevuto una richiesta d’aiuto da una donna. Il militare, preoccupato dalle urla che sentiva in sottofondo alla chiamata, ha immediatamente chiesto da dove la donna telefonava per indirizzarvi i soccorsi. Improvvisamente però la comunicazione è cessata facendo pensare ad una sciagura. Il Carabiniere, grazie al numero registrato da cui era venuta la richiesta di aiuto, ha richiamato più volte senza ricevere risposta. Il numero registrato ha consentito comunque di risalire all’indirizzo dell’abitazione della donna e una pattuglia di Carabinieri si è recata subito sul posto.

La titolare del numero è una 55enne incensurata, coniugata, impiegata, residente in una traversa di via Marco Polo a Bologna. Al sopraggiungere della pattuglia non era in casa. Vi era invece il marito, il quale ha spiegato che la moglie era andata a festeggiare il compleanno del figlio nella discoteca ‘Fresh’ di Bologna, in zona aeroporto. I Carabinieri, dopo aver escluso che all’interno dell’appartamento vi fossero segni di violenza o altri elementi che potessero far pensare ad una disgrazia familiare, hanno continuato, senza successo, a cercare di contattare la donna. Successivamente il marito, ha chiamato un’amica della moglie anch’ella presente alla festa di compleanno e finalmente la ‘ricercata’ è stata contattata. La donna ha poi spiegato di aver effettuato una chiamata d’emergenza per una banale discussione con un utente della strada. Risolto il contenzioso ha spento il telefonino per andare a ballare, senza preoccuparsi di informare l’operatore del 112 che il diverbio si era risolto pacificamente.

Adesso la ‘ballerina’ dovrà comparire di fronte all’Autorità Giudiziaria per rispondere di: procurato allarme e interruzione di un ufficio o servizio pubblico o di un servizio di pubblica necessità.

I Carabinieri, sulla scorta di questo episodio, segnalano ai cittadini di non sottovalutare le conseguenze delle chiamate ai numeri di emergenza e di utilizzarli sempre quando ritenuto necessario, avendo però l’accortezza di comunicare ogni evoluzione del fatto segnalato, anche nella beneaugurata ipotesi della risoluzione del problema in atto.

sabato 30 luglio 2011

Verso Sarajevo


Mariano (*)ci scrive:

30 luglio, ore 19.30.

OGGI 240 chilometri, da Sasso Marconi a San Donà di Piave. 9 ore effettive. Percorso pianeggiante con il problema caldo. Dura recuperare. Ciao. Mariano.

(*)Mariano Marino, partito da Sasso Marconi alle 5.30 del 30 luglio sta percorrendo in bicicletta, insieme a tre amici, il tragitto che li porterà a Sarajevo.