venerdì 26 dicembre 2025

Oggi l'allerta da rossa diventa arancione

Previsioni meteo favorevoli, resta l'attenzione sulle piene dei fiumi



Da mezzanotte l'allerta per la pianura bolognese (e una parte di quella ferrarese e ravennate) è passata da rossa ad arancione: la protezione civile dell'Emilia-Romagna, sulla base delle previsioni meteo, ha infatti diminuito il livello di attenzione sui fiumi.
    Per oggi, 26 dicembre, non si escludono deboli precipitazioni sparse lungo i rilievi, ma la criticità idraulica sarà relativa solo alla propagazione dei colmi di piena soprattutto per Idice e Sillaro, che sono però in graduale diminuzione.
    Massima attenzione, come sempre in questi casi, per le possibili frane sulle fasce collinari e montane.


giovedì 25 dicembre 2025

BUON NATALE



Don Paolo Russo: 




                                                      
Martina Mari 


Augurio di un sereno Natale e buon principio di 2026!
E l'Appennino vi ringrazia per la vostra presenza!










Paolo  Bortolotti







VIVISSIMI AUGURI DI 
BUONE FESTE.




Il  Consiglio Direttivo e come Comitato di Redazione di "Al Sas": 

 

Anche il 2025 sta volgendo al termine; anche quest’anno abbiamo cercato di coniugare l’impegno nella continuità delle nostre attività con un pizzico di innovazione. Noi ci siamo divertiti pur nell'ansia dei preparativi di ogni evento, e speriamo che possiate averli trovati di vostro interesse. 

Nel ringraziarvi per la vostra partecipazione e il vostro sostegno, nella speranza di ritrovarci presto in occasione dei progetti 2026, l'occasione ci è gradita, come di formulare i più sinceri auguri di buone feste a voi e ai vostri familiari, con l'auspicio di ritrovarci nel nuovo anno con più pace e bellezza dentro e fuori di noi.

 Buon Natale e buon 2026!




Il consigliere regionale Marco Mastacchi



A Voi e a tutti i Vostri cari gli Auguri più sentiti per Feste Serene e un buon inizio per il Nuovo Anno.



Il Gruppo di Studi Savena Setta Sambro 




Gli ospiti del centro Anffas di Borgonuovo 






Associazione Mela Rosa Romana





Antonio Lavini

Desidero augurare un buon Natale, con la speranza che Gesù illumini gli uomini affinché definiscano ovunque una vera pace.


Giancarlo Giovagnoni


Roberto Giusti


Fruttuoso Zucchini ( Dodo per gli amici)


Francesca Cacciari


mercoledì 24 dicembre 2025

Sasso Marconi, chiude Manz Italy: 25 lavoratori senza impiego. Avviate iniziative per la ricollocazione

 



La Manz Italy di Sasso Marconi ha cessato improvvisamente l’attività e ha chiuso lo stabilimento. La notizia è stata comunicata dal sindaco Roberto Parmeggiani in apertura del Consiglio comunale di martedì scorso. La chiusura repentina mette in seria difficoltà i 25 dipendenti, che hanno perso il posto di lavoro e che dovranno attendere alcuni mesi per il completamento delle procedure necessarie all’ottenimento dei sussidi.

Per garantire un sostegno immediato, le istituzioni locali e le parti sociali hanno fatto ricorso alla solidarietà di categoria, avviando una ricognizione all’interno del tessuto artigianale e industriale dell’area, con l’obiettivo di individuare eventuali fabbisogni occupazionali ancora scoperti e favorire una rapida ricollocazione dei lavoratori.

La chiusura è arrivata come un fulmine a ciel sereno. Era infatti in corso una trattativa avanzata per la cessione del polo produttivo a un imprenditore interessato al subentro. Tuttavia, all’ultimo momento, l’acquirente ha annunciato il ritiro dell’offerta, facendo naufragare l’operazione e aprendo la crisi occupazionale.

Manz Italy è parte di un gruppo industriale tedesco che ha attraversato gravi difficoltà finanziarie. In questo contesto, la casa madre ha ceduto un ramo d’azienda di cui faceva parte anche lo stabilimento di Sasso Marconi. Il default del gruppo, avvenuto a fine 2024, ha avuto ripercussioni dirette anche sulla società italiana, culminate, a distanza di circa un anno, nella decisione di chiudere.

«La decisione improvvisa e inattesa di ritirare all’ultimo momento l’offerta di acquisto per Manz ci costringe a confrontarci con una situazione di grande difficoltà, da affrontare con l’unico obiettivo della rapida e piena rioccupazione delle 25 persone coinvolte», ha dichiarato l’assessore regionale al Lavoro, Giovanni Paglia, al termine dell’assemblea svoltasi in municipio a Sasso Marconi. «Le premesse erano state ben diverse e questa conclusione non fa onore a chi si era fatto carico dell’offerta, vanificando l’intera operazione all’ultimo metro».

Le organizzazioni sindacali hanno chiesto il supporto delle istituzioni e di tutti i soggetti coinvolti nel tavolo di crisi, sollecitando l’attivazione di ogni strumento utile a garantire la massima tutela per lavoratrici e lavoratori, anche attraverso contatti con altre realtà produttive del territorio.

«Verificheremo in brevissimo tempo tutte le strade possibili – ha assicurato Paglia – dalle politiche attive e dai percorsi formativi della Regione, fino alle strutture di supporto alla ricollocazione della Città metropolitana, in un dialogo costante con le parti sociali e il sistema imprenditoriale locale. Il messaggio è chiaro: nessuno deve essere lasciato solo».

Bianco Natale sull’Appennino emiliano, fiumi sotto osservazione in pianura

 Allerta arancione per l’intera giornata, mareggiate lungo la costa



Sarà un bianco Natale sull’Appennino emiliano. La neve sta infatti cadendo alle quote più alte, sopra i mille metri, in particolare sulla montagna modenese. Nevicate in corso anche sulle piste da sci del comprensorio del Cimone.

Nelle prossime ore la quota neve è destinata ad abbassarsi ulteriormente, pur senza interessare le aree di pianura.

In buona parte dell’Emilia-Romagna è stata diramata un’allerta arancione valida per tutta la giornata. Numerosi fiumi sono osservati speciali a causa dell’innalzamento dei livelli idrometrici, che in diversi casi stanno raggiungendo la soglia di attenzione.

Criticità anche lungo la costa, dove sono in corso mareggiate. A Cesenatico il moto ondoso sta causando un innalzamento del livello dell’acqua nel porto canale.

Sasso Marconi punta alla parità di bilancio con il recupero fiscale e nuove entrate

 IMU, sanzioni e tariffa puntuale sui rifiuti al centro della manovra. Opposizioni critiche sulle priorità di spesa


 

Come Casalecchio di Reno, anche Sasso Marconi punta alla parità di bilancio per il prossimo anno facendo leva sui proventi derivanti dal recupero dell’evasione fiscale, in particolare dell’IMU, e sulle entrate provenienti da contravvenzioni e ammende, soprattutto quelle legate alla mobilità cittadina. È inoltre probabile l’installazione di nuove apparecchiature per il rilevamento telematico delle infrazioni.

Le altre voci di bilancio restano sostanzialmente invariate. Il costo complessivo annuo dei servizi, pari a 1,5 milioni di euro, continuerà a essere coperto per il 60% dagli utenti (circa 900 mila euro) e per il 40% dal bilancio comunale (600 mila euro).

Tra le principali novità figura l’introduzione della Tariffa Puntuale per la determinazione del costo della raccolta dei rifiuti. Il sindaco Roberto Parmeggiani ha chiarito che il sistema non comporterà cambiamenti significativi rispetto al porta a porta attualmente in vigore. La modalità di raccolta resterà invariata; l’unica novità riguarda il rifiuto indifferenziato, per il quale verrà conteggiato il numero di conferimenti annui.

In base al numero dei componenti del nucleo familiare è fissata una soglia massima di conferimenti: 26 per i nuclei composti da una sola persona, 36 per quelli di due persone, e così via. Il superamento della soglia comporterà un aumento della tariffa, che il sindaco ha definito «molto contenuto». L’obiettivo è incentivare una maggiore raccolta differenziata e ridurre al minimo l’indifferenziato.

Un’ulteriore novità riguarda la gestione della tassa rifiuti: quantificazione, riscossione e controlli passeranno interamente a Hera. Questo consentirà di alleggerire il carico di lavoro dell’ufficio comunale competente e di concentrare maggiormente le risorse sul contrasto all’evasione dell’IMU.

Ancora una volta le opposizioni hanno votato contro la proposta di programmazione economica. Secondo il capogruppo di minoranza Stefano Pedrelli, la contrarietà non riguarda i singoli provvedimenti, ma la scelta complessiva di destinare risorse a interventi ritenuti non urgenti, trascurando quella che viene definita la vera emergenza: i danni causati dal maltempo.

Infine, nei giorni scorsi ha suscitato attenzione la mancata pubblicazione del video dello streaming del Consiglio comunale del 17 dicembre, tuttora non disponibile. Tra i cittadini si sono susseguite diverse interpretazioni: c’è chi ha ipotizzato la volontà di non rendere consultabile nel tempo una seduta straordinaria richiesta dalle minoranze, durante la quale si sono affrontati temi delicati come il PNRR per il polo scolastico del capoluogo, il progetto Pinqua di Borgonuovo – per il quale si teme la perdita dei finanziamenti a causa dei ritardi – e la questione dei cimiteri. Altri hanno parlato di ritardi legati a presunti tagli del video.

La spiegazione fornita dall’amministrazione è però più semplice: problemi tecnici. Il video, assicurano dal Comune, sarà pubblicato nei prossimi giorni.

Monzuno non dimentica il sacrificio di Simone Messina a 19 anni dalla strage

 

di Martina Mari


Ieri pomeriggio, martedì 23 dicembre, presso il Distaccamento dei Vigili del Fuoco Volontari “Simone Messina”, in località Tre Fasci a Selve di Monzuno, si è svolta la cerimonia commemorativa per il 19° anniversario della strage di San Benedetto del Querceto, in cui una fuga di gas provocò l’esplosione di una palazzina causando la morte di cinque persone.

La comunità di Monzuno ha voluto ricordare in particolare il concittadino Simone Messina, vigile del fuoco volontario caduto durante le operazioni di soccorso, insieme a tutte le vittime di quella tragica giornata. In occasione della ricorrenza è stata celebrata una Messa commemorativa.

«Ci teniamo molto a questa cerimonia per ricordare Simone Messina – ha dichiarato il sindaco di Monzuno, Bruno Pasquini –. Sono passati quasi vent’anni, ma il suo esempio resta vivo nel nostro cuore. Da volontario ha perso la vita nel tentativo di salvare quella degli altri».

Simone Messina, Medaglia d’oro al Valor Civile, era componente del distaccamento dei Vigili del Fuoco Volontari di Monzuno. Intervenne prontamente, insieme ai colleghi, sul luogo dell’incidente causato da una fuga di gas metano. Con coraggiosa determinazione e profondo spirito di servizio si adoperò per allontanare e mettere in sicurezza le persone presenti nell’area, rimanendo ucciso a seguito della violenta esplosione e del crollo dell’edificio. Il suo sacrificio resta un fulgido esempio di umana solidarietà e dedizione al prossimo.

Clinica mobile a Vergato, il Ministero elogia l’iniziativa sulla prevenzione

 



 

di Roberto Giusti

 


Un riconoscimento istituzionale è giunto nei giorni scorsi all’Amministrazione comunale di Vergato per la Giornata della Prevenzione Cardiovascolare, svoltasi il 22 novembre 2025 con la presenza di una clinica mobile attrezzata.


Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha inviato una lettera ufficiale di apprezzamento ai Comuni aderenti al progetto “Vivere il Comune”, sottolineando il valore sociale e culturale dell’iniziativa. A Vergato l’evento è stato realizzato in collaborazione con l’Istituto Ramazzini di Bologna, con il supporto di partner sanitari e il contributo degli esercizi commerciali locali.

La giornata ha permesso di offrire ai cittadini servizi di screening cardiovascolare, promuovendo la prevenzione e la diagnosi precoce in sinergia con il Servizio sanitario nazionale. Positiva la risposta della cittadinanza: oltre 300 richieste e quasi 100 prestazioni sanitarie erogate, nonostante le difficoltà organizzative e il maltempo.


Ulteriori attestati di stima sono arrivati anche dal Sottosegretario di Stato al Ministero della Salute e dall’Ispettrice nazionale del Corpo delle Infermiere Volontarie della Croce Rossa Italiana. Soddisfazione è stata espressa dall’Amministrazione comunale, rappresentata dal sindaco Giuseppe Argentieri e dall’assessore Paola Sarti, che ha seguito direttamente l’organizzazione dell’evento.

La storica fonte Cerelia non è privata e va riattivata

 Interrogazione in Regione del consigliere di Rete Civica, Marco Mastacchi


di Letizia Rostagno


La chiusura della storica fonte di acqua minerale Cerelia, situata a Cereglio, frazione montana del comune di Vergato, lungo la strada che conduce a Zocca, è al centro di un’interrogazione formale presentata alla Giunta regionale dal consigliere Marco Mastacchi ( nella foto).

Attiva dal 1902, la sorgente di acqua oligominerale Cerelia ha rappresentato per oltre un secolo non solo un punto di approvvigionamento idrico, ma anche un luogo di incontro, un simbolo identitario e un elemento di coesione sociale per la comunità locale. L’accesso libero alla fontana pubblica è stato a lungo percepito come un bene collettivo e un pilastro dell’identità territoriale e sociale di Cereglio.



La recente interruzione del servizio, decisa dalla nuova proprietà della concessione, ha privato la popolazione di un bene considerato parte integrante del patrimonio comune, aprendo un dibattito che va oltre il semplice utilizzo dell’acqua. Nell’interrogazione, Mastacchi chiede alla Giunta regionale di chiarire le motivazioni della chiusura e di valutare un intervento a tutela dell’interesse pubblico.

L’atto richiama un preciso quadro normativo – dalla legge regionale 32/1988 ai decreti legislativi 152/2006 e 176/2011 – che attribuisce alla Regione Emilia-Romagna un ruolo attivo nella gestione delle concessioni, consentendo anche l’imposizione di prescrizioni aggiuntive per garantire l’interesse collettivo. Secondo il consigliere, le concessioni non dovrebbero tradursi in una privatizzazione totale della risorsa, ma preservarne il valore pubblico.

Mastacchi sollecita quindi un intervento della Giunta per ripristinare l’accesso gratuito alla fontana, sottolineando la necessità di coniugare l’attività economica con la responsabilità sociale d’impresa. Nel documento si evidenzia come, per la comunità di Cereglio, la fonte Cerelia fosse molto più di un servizio: un punto di riferimento sociale, un elemento di attrattività turistica e un simbolo legato alla vocazione ambientale e termale dell’Appennino.

La chiusura della fontana è stata vissuta non solo come la perdita di un servizio, ma come la cancellazione di un pezzo di identità collettiva. Un valore, sottolinea l’interrogazione, che non può essere misurato esclusivamente in termini economici.

L’istanza presentata in Regione mira dunque a garantire che l’acqua minerale torni a essere un bene comune accessibile. Ripristinare la fontana, si legge, non rappresenterebbe un danno economico per l’azienda concessionaria, ma un’opportunità: destinare una parte limitata della risorsa all’uso pubblico potrebbe diventare un gesto concreto di responsabilità sociale, capace di rafforzare il legame con il territorio e di sostenere il turismo e la coesione storica del comune di Vergato.

Alto Reno Terme. Centro tennis di Berzantina, affidato lo studio di compatibilità idraulica sul fiume Reno

 


Il Comune ha affidato all’ingegner Matteo Palmieri l’incarico per la redazione dello studio di compatibilità idraulica, comprensivo della modellazione di un tratto del fiume Reno, necessario al completamento del nuovo centro tennis di Berzantina.

Lo studio è richiesto dalla normativa sulle aree di pertinenza fluviale ed è propedeutico alla prosecuzione degli interventi sul polo sportivo, oggetto negli ultimi anni di importanti investimenti comunali. Il costo sarà imputato al bilancio 2025 dell’ente.

Segnalato da Dubbio 

Sasso Marconi ha nuovi defibrillatori sul territorio comunale



Nel mese di dicembre sono stati installati sul territorio comunale quattro defibrillatori automatici esterni (DAE) di nuova generazione. I dispositivi sono stati assegnati al Comune nell’ambito di un progetto finanziato dalla Regione Emilia-Romagna e coordinato dalla Centrale Operativa 118 Emilia Est dell’Azienda USL di Bologna.

I nuovi defibrillatori, telecontrollati e collocati all’interno di apposite teche, sono posizionati all’esterno degli edifici e risultano quindi accessibili 24 ore su 24. Le nuove postazioni si trovano presso:

·         Asilo di Pontecchio

·         Centro Sociale Borgonuovo

·         Centro sportivo di Cà de’ Testi

·         Piazzetta del Cinema/Teatro comunale

Tutti i DAE installati sono consultabili sulla mappa del portale www.118er.it/dae e tramite l’applicazione mobile DAE RespondER.

I nuovi dispositivi vanno ad aggiungersi ai 12 già presenti negli spazi pubblici e a quelli installati da soggetti privati, come aziende e ambulatori, contribuendo a rendere il Comune sempre più cardioprotetto.

martedì 23 dicembre 2025

Approvato il Bilancio preventivo 2026-2028 del comune di Casalecchio di Reno: manovra da 49,4 milioni di euro

Servizi confermati, nessun aumento di tariffe e tributi. Investimenti su scuola, mobilità e coesione sociale. Forza Italia: equilibrio dei conti ottenuto con aumenti di tributi e tariffe



Il Consiglio comunale di Casalecchio di Reno ha approvato, nella seduta di lunedì 22 dicembre 2025, il Bilancio preventivo 2026-2028. Il documento è stato votato a favore dai gruppi di maggioranza Partito Democratico, Buon Futuro Casalecchio e Casalecchio Bene Comune, mentre hanno espresso voto contrario i gruppi di minoranza Lista civica Casalecchio di Reno, Fratelli d’Italia, Centrosinistra per Casalecchio e Rete civica – Centrodestra.

Per il 2026 la manovra complessiva ammonta a 49.438.609 euro, comprensivi di spesa corrente e investimenti. La parte corrente è pari a 39.268.462 euro, mentre il piano degli investimenti 2026-2028 prevede complessivamente 12.620.147 euro, di cui 10.170.147 euro concentrati nel solo 2026.

Il bilancio previsionale 2026 si colloca in un contesto economico complesso, segnato dall’aumento generalizzato dei costi che grava sugli enti locali e dalla riduzione delle entrate, anche a seguito dei tagli alla spesa corrente decisi dal Governo.

In questo quadro, l’Amministrazione comunale ha scelto di tutelare il ceto medio e le fasce più fragili, mantenendo inermi tributi e tariffe e garantendo la continuità dei servizi. Tra le misure più significative figura l’incremento del 5% del fondo destinato ad ASC InSieme per gli interventi sociali, pari a 165.000 euro in più. Gli aumenti dei costi dei servizi legati agli adeguamenti ISTAT, come quelli della refezione scolastica, sono stati assorbiti dal bilancio comunale senza ricadute sulle famiglie.

Dal mese di aprile 2026 il Comune introdurrà l’imposta di soggiorno, in linea con quanto già avviene in numerosi altri enti locali del territorio metropolitano. Le entrate previste per il 2026 ammontano a 50.000 euro, risorse che saranno destinate alla valorizzazione della città, alla promozione e al marketing territoriale e al rafforzamento dell’inserimento di Casalecchio di Reno nel circuito turistico di Bologna Welcome ed ExtraBO, con positive ricadute per il tessuto economico e commerciale locale.

Nel 2026 proseguiranno le attività di recupero dell’evasione fiscale in una dimensione ordinaria, dopo le azioni straordinarie realizzate negli anni precedenti. Un percorso che l’Amministrazione considera una scelta di equità e di tutela dei servizi pubblici.

La Tari, tassa rifiuti, resta a copertura integrale del servizio e non rientra nella manovra di bilancio comunale. È probabile uno slittamento del termine di approvazione dal 30 aprile al 31 luglio 2026.

Tra gli interventi strategici è prevista l’attivazione di un’analisi approfondita sulla mobilità, finalizzata all’aggiornamento del Piano del traffico e della mobilità dolce. Il 2026 sarà dedicato allo studio e alla raccolta dei dati necessari per programmare interventi strutturali di medio-lungo periodo, con particolare attenzione alla mobilità pedonale e ciclabile.

In vista della nuova gara per il Trasporto pubblico locale, prevista nel 2028, si aprono inoltre prospettive di revisione delle linee TPL in integrazione con la viabilità ciclabile, pedonale e veicolare.

Sul fronte delle opere pubbliche è confermata la realizzazione della nuova palestra polivalente dell’Istituto comprensivo Ceretolo: i lavori partiranno nell’estate 2026 e si concluderanno nel 2027, per un investimento complessivo di 800.000 euro, di cui 500.000 euro finanziati dalla Regione Emilia-Romagna e 300.000 euro dal Comune.



Il sindaco Matteo Ruggeri ( nella foto,  sottolinea:
«Ringrazio la macchina comunale per il lavoro svolto che ha consentito di approvare il bilancio entro il 31 dicembre, un risultato tutt’altro che scontato ma fondamentale per garantire da subito il pieno funzionamento dei servizi. Il bilancio è l’atto più importante di un ente locale e nasce sempre da una visione politica. In un contesto di crisi che colpisce lavoratori, autonomi e piccoli imprenditori, abbiamo scelto di sostenere la comunità senza aumentare tariffe e tributi e riassorbendo gli adeguamenti ISTAT».

«Nonostante il peso delle scelte del Governo sugli enti locali – aggiunge Ruggeri – abbiamo inserito elementi qualificanti come l’analisi sulla mobilità, la nuova palestra di Ceretolo e le prospettive legate alla futura gara del trasporto pubblico locale. La vera vittoria è aver mantenuto quei servizi che incidono concretamente sulla qualità della vita, soprattutto per le famiglie e le persone più fragili».

L’assessora al Bilancio, Legalità e Pari opportunità Concetta Bevacqua evidenzia:
«È una manovra che tutela i servizi e mette al centro la coesione sociale, pur risentendo fortemente delle politiche del Governo centrale. Ringrazio i sindacati CGIL, CISL e UIL per il confronto costruttivo e per l’apprezzamento espresso. Abbiamo lavorato sulla revisione della spesa corrente per raggiungere un equilibrio di bilancio sempre più complesso, senza introdurre aumenti tariffari o tributari, mantenendo al centro le famiglie e i dipendenti comunali».

Critiche le opposizioni: “Dal dibattito consiliare è emerso come il mantenimento dell’equilibrio di bilancio venga perseguito, ancora una volta, anche  tramite un incremento della pressione fiscale sui cittadini” -sottolinea Daniela Tesol,  di Forza Italia . “Il bilancio approvato prevede, a partire dal 2026, l’introduzione dell’imposta di soggiorno e un aumento delle entrate derivanti dalle sanzioni amministrative, con maggiori incassi dalle multe”.

Secondo i gruppi di opposizione, questa impostazione solleva forti perplessità: invece di intervenire in modo strutturale sulla razionalizzazione della spesa e sull’efficienza dell’azione amministrativa, il Comune ricorre a strumenti che incidono direttamente sulle tasche di cittadini, famiglie e attività economiche.

 “Il bilancio preventivo – aggiunge Daniela Tesol, – dovrebbe essere non solo un esercizio contabile, ma una scelta politica in grado di indicare una visione di sviluppo e di equità. Continuare a ‘far quadrare i conti’ aumentando tasse, tariffe e sanzioni non può essere considerata una soluzione sostenibile né nel medio né nel lungo periodo”. 

San Benedetto Val di Sambro ricorda la strage del Rapido 904

Memoria, responsabilità e speranza come impegno civile per il presente e il futuro



di Martina Mari

 

San Benedetto Val di Sambro ha commemorato anche quest’anno la strage del Treno Rapido 904, avvenuta il 23 dicembre 1984, con una cerimonia partecipata presso la stazione ferroviaria, luogo simbolo di una ferita che ha segnato profondamente la comunità locale e l’intero Paese.

A oltre quarant’anni dall’attentato, cittadini e istituzioni si sono stretti nel ricordo delle vittime innocenti dell’atto terroristico-mafioso che colpì il Rapido 904 nella galleria dell’Appennino, causando la morte di 16 persone e il ferimento di oltre duecento passeggeri. Un attentato avvenuto a pochi giorni dal Natale, che colpì non solo vite umane, ma anche il senso più profondo di umanità, condivisione e speranza legato a quel periodo dell’anno.

Nel suo intervento, il sindaco Alessandro Santoni ha sottolineato come la memoria non possa ridursi a un gesto rituale o formale, ma debba rappresentare un dovere morale e civile. Ricordare, ha affermato, significa assumersi una responsabilità verso le vittime, verso i loro familiari e verso le generazioni future. Dietro ogni numero ci sono volti, nomi e storie interrotte: persone che viaggiavano per tornare a casa e incontrare i propri affetti, portando con sé l’attesa semplice delle feste.

Un pensiero particolare è stato rivolto ai familiari delle vittime, ai quali è stato rinnovato un abbraccio collettivo che, come ha ricordato il sindaco, non è mai venuto meno. Il loro dolore è parte integrante della storia di San Benedetto Val di Sambro, una ferita che continua a essere vissuta con rispetto, pudore e profonda partecipazione.

Accanto al ricordo, il sindaco ha voluto rivolgere un messaggio ai giovani presenti, ribadendo che la memoria non è qualcosa da conservare in una teca, ma un testimone da trasmettere. La strage del Rapido 904, ha ricordato, non fu un incidente, ma un atto deliberato di violenza, un attacco allo Stato, alla convivenza civile e alla fiducia che tiene unita una società.

“Partendo da questo insegnamento – ha dichiarato Santoni – è necessario richiamare l’attenzione sulle fragilità del tempo presente: un mondo cambiato, ma non meno violento, segnato da guerre, terrorismo, odio che corre sui social, radicalizzazione del linguaggio, disinformazione e delegittimazione delle istituzioni. Anche oggi la democrazia è attaccata non solo con le armi, ma con l’odio sistematico, l’indifferenza verso i più fragili e il disimpegno civile”.

Da qui l’appello alla responsabilità, parola chiave dell’intervento: responsabilità nelle parole, nei gesti, nel modo di guardare l’altro, soprattutto chi è diverso o la pensa diversamente. Libertà e democrazia, ha ribadito il sindaco, non sono mai scontate, ma vanno difese ogni giorno attraverso scelte quotidiane: informarsi, rispettare, partecipare, prendersi cura degli altri.

“San Benedetto Val di Sambro – ha concluso Santoni – è una comunità segnata da questa tragedia, che ha scelto la legalità, la memoria e la solidarietà. Continuiamo a credere nel valore delle istituzioni democratiche e dell’educazione, coinvolgendo le scuole e le nuove generazioni, insegnando che la violenza non è mai lo strumento giusto. Il terrorismo non vince, l’odio non costruisce futuro: il futuro lo costruiscono le persone che scelgono la vita ogni giorno”.

Arpae: vigilia di Natale all’insegna della pioggia, neve solo in collina e montagna


 


Sarà una vigilia di Natale molto piovosa secondo le previsioni di Arpae. Nei prossimi due giorni sarà necessario muoversi con l’ombrello, con precipitazioni diffuse su tutto il territorio.

Per domani, mercoledì 24 dicembre, Arpae prevede accumuli di pioggia compresi tra i 40 e i 50 millimetri. Le precipitazioni saranno nevose sui rilievi oltre i 1.800 metri di altitudine nelle prime ore del mattino, con quota neve in progressivo calo fino a circa 600 metri in serata.  Possibili disagi legati anche alla presenza di vento.

Nel giorno di Natale, giovedì 25 dicembre, le precipitazioni proseguiranno, seppur con intensità minore: sono attesi tra i 20 e i 35 millimetri. La neve cadrà sui rilievi a quote comprese tra i 600 e gli 800 metri. Sui rilievi le temperature scenderanno fino allo zero.

La neve, tuttavia, non dovrebbe raggiungere il fondovalle, privando il Natale di un’atmosfera più tradizionale e “da cartolina”.






“Fare piena luce sulla strage del Rapido 904”


 Andrea De Maria, deputato del Partito Democratico, scrive:


“Oggi ricordiamo le 16 vittime della strage del Rapido 904, colpite dal terrorismo politico-mafioso. Una strage nella quale si intrecciano l’azione delle organizzazioni criminali e quella del terrorismo nero, in uno dei passaggi più oscuri e drammatici della storia repubblicana. Nella vicenda del nostro Paese, l’intreccio fra mafia, eversione neofascista e servizi segreti deviati rappresenta un elemento di straordinaria gravità, che deve essere ancora pienamente indagato e approfondito, nel rispetto della verità e della giustizia”.

“Anche sulla cosiddetta ‘strage di Natale’ del Rapido 904 – prosegue De Maria – permangono interrogativi e responsabilità che attendono di essere chiariti. È un dovere delle istituzioni continuare a sostenere il lavoro della magistratura e della ricerca storica, affinché non restino zone d’ombra e venga affermata fino in fondo la responsabilità di chi ha colpito cittadini innocenti”.

“Oggi rendiamo omaggio alle vittime di quella strage e ci stringiamo ai loro familiari. La memoria non è solo un atto di commemorazione, ma un impegno civile e democratico: ricordare significa rafforzare la difesa dei valori costituzionali e contrastare ogni forma di violenza e di eversione”.

Allerta meteo 122/2025: rischio idrogeologico e mare agitato in Emilia-Romagna



La Regione informa:


È stata diramata l’allerta meteo n. 122/2025, valida dalla mezzanotte di martedì 24 dicembre fino alla mezzanotte di mercoledì 25 dicembre 2025, per condizioni di marcata criticità idrogeologica e marittima su gran parte del territorio regionale.


🟠 Allerta ARANCIONE

·         Piene dei fiumi: province di Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini.

·         Frane e piene dei corsi d’acqua minori: province di Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini.

·         Stato del mare: province di Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini.

🟡 Allerta GIALLA

·         Piene dei fiumi: province di Parma, Reggio Emilia e Modena.

·         Frane e piene dei corsi minori: province di Parma, Reggio Emilia e Modena.

·         Vento: province di Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini.

·         Neve: province di Bologna, Parma, Reggio Emilia e Modena.

·         Mareggiate: province di Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini.

Per la giornata di mercoledì 24 dicembre sono previste precipitazioni intense e persistenti, in particolare sui settori centro-orientali della regione, localmente anche a carattere di rovescio. Le piogge potranno innescare diffusi fenomeni franosi, ruscellamenti lungo i versanti e innalzamenti dei livelli idrometrici dei corsi d’acqua, con possibili superamenti della soglia 2.

Sull’Appennino emiliano le precipitazioni assumeranno carattere nevoso oltre i 700 metri di quota, con accumuli fino a 20–30 centimetri sui crinali.

Lungo la fascia costiera sono attesi venti di burrasca moderata da nord-est (62–74 km/h), con raffiche di intensità superiore e mare fino ad agitato. Non si escludono fenomeni localizzati di erosione dei litorali, delle dune e degli argini invernali, oltre a ingressioni marine che potrebbero interessare gli stabilimenti balneari.