domenica 28 settembre 2025

Viabilità, i sindaci della valle del Reno fanno squadra: ecco le priorità

Con un ordine del giorno chiedono alla Regione e al Governo un’accelerazione sui progetti: “La Porrettana va messa in sicurezza subito”



Un plauso ai sindaci della valle del Reno, che hanno saputo affrontare con unità e senso di responsabilità una questione delicata e non più rinviabile: la viabilità di vallata. L’esigenza era quella di individuare una sintesi condivisa, evitando distinguo che avrebbero potuto rallentare, se non addirittura bloccare, il percorso.

I primi cittadini hanno così definito quella che viene indicata come “la cura necessaria” per garantire soluzioni strutturali alla mobilità del territorio, sia per il traffico ordinario sia per quello pesante. Tre gli interventi considerati prioritari: l’interramento della ferrovia a Casalecchio di Reno, ancora non finanziato, la realizzazione dell’alternativa viaria alla Rupe di Sasso Marconi e il riconoscimento, con piena dignità, della Variante Reno-Setta. Su queste basi è stato elaborato un ordine del giorno, ora in discussione nei consigli comunali, che formalizza e sostiene la linea comune dei sindaci.

Qualche osservazione resta aperta. Non vengono infatti affrontati due nodi ritenuti rilevanti: la questione delle Ganzole, a Sasso Marconi, e il raddoppio del binario ferroviario fino a Sasso. Nel documento si precisa soltanto che l’interramento a doppio binario a Casalecchio è propedeutico al prolungamento della linea, ma nulla di concreto per Sasso Marconi. E il timore è che, una volta conclusi gli attuali cantieri, non se ne parli più per anni.

Resta comunque l’apprezzamento per l’impegno dei sindaci, che ora dovrà tradursi in un’azione costante nei confronti degli organismi amministrativi superiori.

A sottolineare l’urgenza è stata in particolare la sindaca di Marzabotto, Valentina Cuppi ( nella foto), che ha presentato ai consiglieri il documento condiviso. Nel suo intervento ha rimarcato come il bypass alla statale che costeggia la Rupe di Sasso Marconi non sia più rinviabile: quell’arteria rappresenta infatti un punto critico e un potenziale pericolo capace di isolare l’intera vallata del Reno.

Ecco la sintesi dell’Ordine del Giorno:

La Regione Emilia-Romagna, già con il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (2019), aveva individuato il Servizio Ferroviario Metropolitano (SFM) come cardine della strategia per il trasporto pubblico. L’avvio del passante ferroviario SFM1, a settembre 2024, ha registrato un incremento del 10% dei passeggeri sulla tratta Pianoro–Bologna–Porretta, confermando l’efficacia del potenziamento del trasporto su ferro.

Tuttavia, i nodi critici restano molti. In primo piano la Strada Statale 64 Porrettana, da anni in attesa di ammodernamenti per migliorarne la sicurezza e risolvere il punto più delicato: il nodo della Rupe di Sasso Marconi. Un progetto di fattibilità tecnico-economica elaborato da Anas, cofinanziato dalla Regione, prevede soluzioni mirate, ma i tempi non sono ancora definiti.

Accanto a questo, le amministrazioni locali rilanciano la richiesta della bretella Reno–Setta, che collegherebbe le due vallate garantendo un accesso più rapido all’autostrada e alleggerendo il traffico sulla Porrettana. L’opera è inserita nel Contratto di programma ANAS-MIT 2021–2025, con un costo stimato di circa 550 milioni di euro, ma le complessità ambientali e paesaggistiche del territorio hanno rallentato l’iter.

Altro punto cruciale è il Nodo ferro-stradale di Casalecchio di Reno, considerato fondamentale per lo sviluppo dell’intera area. Qui si attende il raddoppio dei binari tra Casalecchio e Sasso Marconi, intervento che renderebbe la linea Porrettana un’alternativa realmente competitiva al traffico su gomma.

Intanto i sindaci del territorio chiedono interventi urgenti e immediati:

·         la messa in sicurezza della Porrettana, spesso interrotta da frane e smottamenti,

·         il cosiddetto “Bypass della Rupe” per migliorare l’attraversamento del Reno,

·         certezze sui tempi e sui finanziamenti del Nodo di Casalecchio.

“La Valle del Reno non può più aspettare – sottolineano le amministrazioni locali –. Servono interventi rapidi per garantire sicurezza, sviluppo economico e un futuro sostenibile alle comunità dell’Appennino bolognese”. 

9 commenti:

Anonimo ha detto...

IL RADDOPPIO DELLA LINEA FERROVIARIA ALMENO FINO A SASSO, NON ESISTE SOLO IN TRAFFICO SU GOMMA!

Anonimo ha detto...

Problema "Rupe" Sasso Marconi - Per la ferrovia si potrebbe richiedere che venga progettata/costruita una galleria artificiale nel tratto interessato, a protezione della ferrovia, come è stata costruita a Rastignano - I tempi saranno lunghi ma avremmo una prospettiva

Anonimo ha detto...

il nodo di casalecchio è importante non meno il bypass della rupe unitamente al bypass di vergato marzabotto, forse i nipoti la vedranno.

Anonimo ha detto...

Ha venduto di più il cioccapiatti che veniva Vergato alla festa patronale, che le moltitudini di giunte consigliature Comunali,Provinciali e Regionali almeno dal 2007 in poi.

Anonimo ha detto...

sarà più di 20'anni che le associazioni artigiane spingono per la bretella reno setta, per l'amor di dio, tutto serve in appennino, quante aziende hanno dismesso da allora a oggi?finiamo anche la porrettana con le bretelle vergato marzabotto, da sasso a vergato ci vuole più tempo che da vergato a porretta.

Anonimo ha detto...

Bretella? No, No, No!!

Anonimo ha detto...

Bla bla
Bla

Anonimo ha detto...

Con un po' di sforzo passando la Rupe e con due ponti sul Reno si arriverebbe bene alla zona artigianale di Marzabotto, forse più complicata la galleria fino in stazione anche se non è lunga.
...e magari una fermata prima per la zona artigianale potrebbe esser utile.

Anonimo ha detto...

Niente bretelle, solo cinture!