sabato 20 settembre 2025

Pian del Voglio si ribella: cittadini in piazza contro la chiusura dell’unica banca del paese

 Il sindaco: “Un colpo durissimo alla comunità. Difendiamo i nostri diritti, non siamo territori di serie B”



Pian del Voglio di San Benedetto Val di Sambro.  


Una piazza piena, voci indignate, striscioni e interventi appassionati: così la comunità di Pian del Voglio ha fatto sentire la propria protesta contro la decisione di Intesa Sanpaolo di chiudere la filiale locale, unico presidio bancario dell’intera frazione.

L’appuntamento, che ha richiamato decine di cittadini di ogni età, commercianti e rappresentanti delle istituzioni, si è svolto in Piazza del Mercato alla presenza dell’amministrazione comunale e di Cittadinanzattiva Emilia-Romagna.

Un coro unanime ha ribadito un concetto chiaro: la banca non è solo un luogo di operazioni finanziarie, ma un servizio essenziale per la vita quotidiana e per la stessa identità del territorio.

La chiusura di questo sportello rappresenta l’ennesimo duro colpo per i cittadini – ha dichiarato il sindaco Alessandro Santoni – soprattutto dopo la promessa che nessuna altra filiale sarebbe stata chiusa nel nostro Comune. Pian del Voglio era diventato il riferimento per tutta la comunità. Adesso, anziani, persone fragili, lavoratori con orari rigidi e chi non può accedere ai servizi online saranno costretti a chilometri di spostamenti per svolgere operazioni basilari. Chi ha a cuore davvero il territorio vi investe, non lo abbandona. Scelte come questa non hanno alcuna giustificazione economica e vanno respinte con forza”.

La chiusura, inizialmente prevista per giugno e poi posticipata al 18 ottobre, rischia di lasciare scoperto non solo Pian del Voglio, ma anche le tante frazioni del Comune e perfino cittadini provenienti dalla vicina Toscana che ogni giorno si rivolgono allo sportello.

Il messaggio della comunità è chiaro: le aree interne non sono periferie dimenticate, ma parte integrante del Paese, e ogni servizio di prossimità – dalla banca alla posta, fino all’assistenza sanitaria – costituisce un presidio vitale contro l’isolamento e lo spopolamento.

Un concetto ribadito con forza anche da Anna Baldini, segretaria regionale di Cittadinanzattiva:
Difendere questa filiale significa difendere un diritto di cittadinanza. Senza servizi le persone sono spinte ad abbandonare i territori, accelerando lo spopolamento e cancellando l’identità delle comunità locali. Chi resta in montagna o nelle aree interne deve poter contare sugli stessi diritti di chi vive in città”.

La mobilitazione di Pian del Voglio è solo l’inizio di una battaglia più ampia: un segnale forte, partito da una piccola comunità dell’Appennino, per dire che i territori non si svuotano, si difendono.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

è molto più grave che chiudono i negozi di alimentari e i bar e nessuno manifesta per loro , le banche ci sono quelle online molto più efficienti , inoltre a pian del voglio mi sembra ci sia una posta che fa comunque da banca.

Anonimo ha detto...

Con gli utili delle banche dovrebbero aprire nuovi sportelli. Leggete i bilanci annuali

Anonimo ha detto...

Buongiorno, Lei ha perfettamente ragione .

Anonimo ha detto...

Vorrei sapere se abita o almeno conosce Pian del Voglio... Dal suo discorso si direbbe di no..

Anonimo ha detto...

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