Come anticipato da indiscrezioni, il Consiglio comunale di Sasso Marconi ha
eletto il proprio presidente: sarà Luciano
Russo (nella foto), del gruppo di maggioranza, affiancato dal vicepresidente Faliero Lombardelli, espressione della
minoranza. La scelta è stata approvata all’unanimità dall’assemblea.
Nel suo intervento, Russo ha ringraziato per la fiducia e ha ribadito che intende esercitare il proprio ruolo in modo super partes, “nel rispetto delle prerogative e dell’imparzialità che la funzione richiede”.
Resta invece aperta la questione dell’assessorato all’Urbanistica, dopo le dimissioni annunciate dall’architetto Gianluca Rossi. Alla richiesta di chiarimenti avanzata dal capogruppo di minoranza Stefano Pedrelli ( a destra) sulla reale conferma delle dimissioni, il sindaco Roberto Parmeggiani ( a sinistra) ha evitato di entrare nel merito, preferendo proseguire con i lavori del consiglio.
Una mancata risposta che lascia spazio a diverse ipotesi: dal possibile ripensamento di Rossi, alla scelta ancora non formalizzata di un successore, fino all’eventualità che il sindaco decida di riaccentrare su di sé la delega all’Urbanistica. La decisione definitiva è attesa nelle prossime settimane
Il
consiglio si è poi acceso sulla proposta di variante di bilancio, necessaria per coprire l’aumento
dei costi legati alla realizzazione del progetto “Bed & Bike” e del parco fluviale del Reno.
La minoranza ha bocciato la delibera, contestando non solo
l’adeguamento dei costi ma l’intero progetto. “In questa fase di emergenza – ha
sostenuto Pedrelli – tutte le risorse devono essere indirizzate a risolvere i
problemi contingenti”.
La maggioranza, invece, ha difeso la scelta, ricordando che
i fondi sono vincolati a quei progetti e non possono essere utilizzati per
altri scopi. “L’impegno economico del Comune è minimo rispetto al costo
complessivo, sostenuto in gran parte dalla Regione grazie a bandi vinti dal Comune
di Sasso Marconi. Non procedere significherebbe perdere risorse importanti e
rinunciare a due interventi strategici,” è stato sottolineato dai consiglieri.
L’assessore
Raschi ha aggiunto che il
nuovo parco fluviale non avrà solo
una valenza ricreativa, ma sarà soprattutto un’opera di messa in sicurezza del Reno, progettata per ridurre i
rischi legati a eventi eccezionali come la cosiddetta “piena bicentenaria”. “Il parco sarà concepito per essere
allagabile senza subire danni, così da contenere gli effetti di eventuali
esondazioni straordinarie” ha spiegato.
Sul progetto “Bed
& Bike”, il capogruppo di minoranza Stefano Pedrelli ha chiesto chiarimenti sulla futura
gestione. Il sindaco Roberto Parmeggiani
ha precisato che la gara è stata vinta da una cooperativa sociale, che gestirà la struttura per dieci
anni senza corrispondere un canone e a
costo zero per il Comune. Una scelta che non ha convinto del tutto la
minoranza.
Le spiegazioni fornite dalla giunta
non sono state ritenute sufficienti dall’opposizione, che ha ribadito come in
questa fase tutte le risorse comunali dovrebbero essere destinate a
fronteggiare l’emergenza attuale.
La variante di bilancio è stata
quindi approvata con i soli voti favorevoli della maggioranza.

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