martedì 23 settembre 2025

Bologna, i Carabinieri celebrano l’82° anniversario del sacrificio del Vice Brigadiere Salvo D’Acquisto

 



Questa mattina l’Arma dei Carabinieri di Bologna ha reso omaggio al Vice Brigadiere Salvo D’Acquisto, Medaglia d’Oro al Valor Militare alla Memoria, in occasione dell’82° anniversario del suo sacrificio.

La cerimonia si è svolta in due momenti significativi: prima con la Santa Messa celebrata nella Caserma Manara di via dei Bersaglieri, alla presenza del Generale di Divisione Enrico Scandone, Comandante della Legione Carabinieri Emilia-Romagna, e del Generale di Brigata Ettore Bramato, Comandante Provinciale dei Carabinieri di Bologna. Successivamente, le autorità militari e civili hanno preso parte alla deposizione di una corona di fiori presso il monumento dedicato a D’Acquisto, situato nel Giardino di viale XII Giugno, a ridosso del Palazzo di Giustizia.



L’opera scultorea, realizzata dal maestro bolognese Luigi Enzo Mattei ed inaugurata il 19 marzo 2007, raffigura l’eroico sottufficiale e si inserisce in un percorso di memoria che lo stesso artista ha arricchito con altri lavori custoditi all’interno della caserma, come il bassorilievo alla Virgo Fidelis e l’Armaciotto de’ Ramazzotti.


Salvo D’Acquisto, nato a Napoli nel 1920, si immolò il 23 settembre 1943 a Torre di Palidoro, vicino Roma. Allora ventitreenne, in servizio presso la Stazione Carabinieri di Torrimpietra, si autoaccusò senza colpa di un attentato contro i militari tedeschi, salvando la vita di 22 civili innocenti che sarebbero stati fucilati per rappresaglia. La sua scelta di sacrificio, compiuta nella drammatica cornice dell’occupazione nazista, è ricordata come uno degli atti più alti di eroismo e di altruismo nella storia dell’Arma e dell’Italia.

La commemorazione bolognese ha voluto sottolineare, ancora una volta, l’attualità del messaggio lasciato dal giovane vice brigadiere: un esempio di coraggio, senso del dovere e amore per la vita degli altri che continua a ispirare le nuove generazioni di Carabinieri e cittadini.

Foto dei CC di Bologna

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