di Carla Pedrazzi
Nati nel 1993, in occasione della fusione tra le Case
Rurali di Monzuno e Loiano, i Comitati Soci rappresentano una delle intuizioni
più originali della storia di Emil Banca. L’obiettivo era chiaro: evitare che
l’ampliamento della banca indebolisse il rapporto con le comunità che ne
avevano posto le radici. Da allora, quel modello si è diffuso in tutto il
territorio, accompagnando le successive aggregazioni fino a formare l’attuale
Emil Banca, che oggi raccoglie l’eredità di 17 realtà cooperative.
Oggi i Comitati Soci sono 33, attivi
in tutte le province emiliane e nel mantovano. Vi partecipano oltre 300 soci,
che mettono a disposizione tempo ed energie su base volontaria per garantire un
legame diretto con la base sociale e con le comunità locali. Il loro compito è
ascoltare i bisogni del territorio e promuovere l’attività sociale della banca,
organizzando iniziative o sostenendo progetti avviati da associazioni e
istituzioni.
Per celebrare i pionieri di questa esperienza, a Monzuno si è tenuta una cerimonia con la consegna di una targa ai membri dei primi Comitati Soci di Monzuno, Loiano, Vado, Rioveggio, Madonna dei Fornelli, oltre che ai soci con oltre quarant’anni di vita associativa. A presiedere l’incontro il presidente di Emil Banca, Gian Luca Galletti, affiancato dall’ex direttore generale Daniele Ravaglia e dall’attuale vicepresidente Graziano Massa.
La festa ha visto la partecipazione
del sindaco di Monzuno, Bruno Pasquini, e dei rappresentanti dei Comuni di
Loiano e San Benedetto Val di Sambro. Sono giunti anche i saluti di Valerio
Bignami, referente del Comitato di Sasso Marconi, impossibilitato a presenziare
per un lutto.
Un momento centrale è stato dedicato
al progetto Ambiente e sostenibilità,
sviluppato tra il 2024 e il 2025 insieme ai Comitati di Sasso
Marconi-Marzabotto, Vergato, Vado e Rioveggio, con il coinvolgimento delle
amministrazioni e soprattutto delle scuole. Gli studenti hanno dimostrato una
partecipazione vivace e consapevole, spesso superiore a quella degli adulti,
confermando la forza di percorsi educativi condivisi sul territorio.
Dalla cerimonia è emersa anche una
proposta: estendere i riconoscimenti futuri non solo ai soci più anziani, ma
anche ai giovani che scelgono di entrare nella cooperativa. Un segnale di
continuità e di fiducia, con l’auspicio che la scelta di diventare soci Emil
Banca possa contribuire anche al loro futuro personale e professionale.

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