giovedì 25 settembre 2025

Castiglione dei Pepoli ricorda l’81° anniversario della Liberazione

 Cerimonia al Cimitero di Guerra Sudafricano, un fiore contro tutte le guerre



Domani, venerdì 26 settembre,  alle ore 10.30, presso il Cimitero di Guerra Sudafricano di Castiglione dei Pepoli, si terrà la cerimonia commemorativa in occasione dell’81° anniversario della Liberazione del paese (1944–2025).

Nel corso dell’iniziativa sarà ricordato con gratitudine il sacrificio della Sesta Divisione sudafricana e dei partigiani della Resistenza, che il 27 settembre 1944 contribuirono in maniera decisiva alla liberazione di Castiglione e di gran parte dell’Appennino bolognese. Oltre settecento soldati sudafricani persero la vita in quella campagna; oggi 502 di loro riposano nel cimitero militare del paese.


Il gesto simbolico proposto agli studenti e alla cittadinanza sarà semplice ma denso di significato: deporre un fiore sulle tombe dei caduti, per ribadire un messaggio di pace e dire basta alle guerre che ancora oggi insanguinano il mondo.


“Abbiamo il dovere di mantenere viva la memoria di quel sacrificio – ricorda lo Spi Cgil Lega Castiglione dei Pepoli – perché non resti confinato ai libri di storia. Dopo la guerra, la madre di un soldato caduto scrisse al sindaco chiedendo che un mazzo di fiori fosse posto sulla tomba del figlio, gesto che lei non avrebbe mai potuto compiere. Da quella richiesta vogliamo trarre ispirazione per dare continuità a un atto semplice e universale: portare un fiore”.

Anche quest’anno l’invito è rivolto in particolare alle scuole del territorio: i ragazzi, accompagnati dagli insegnanti e, se possibile, da nonni o parenti che hanno vissuto gli anni della guerra, saranno protagonisti della cerimonia. “Una presenza che rafforza il legame tra generazioni e sottolinea l’importanza della memoria individuale, accanto a quella collettiva”, prosegue lo Spi Cgil.

Per consolidare questo impegno, l’associazione Terra Nostra e lo Spi Cgil si faranno promotori di un progetto volto a rintracciare, nei diversi Paesi di origine, gli eredi dei caduti sudafricani. L’obiettivo è inviare loro una foto della tomba con il fiore deposto, come segno concreto che quel sacrificio non è stato dimenticato.

All’iniziativa collaborano l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese e le istituzioni locali.







2 commenti:

Anonimo ha detto...

Una buona idea. E finalmente ci si ricorda che non siamo stati liberati per sola opera dei partigiani.

Anonimo ha detto...

"Man in Black"..."la guerra? Tanto cibo per la famiglia"