Cinque sabati dedicati alla tradizione scalpellina dell’Appennino
La montagna
di Montovolo e il suo territorio tornano protagonisti di un’iniziativa che
unisce memoria storica, arte e manualità: l’Associazione Fulvio Ciancabilla
inaugura infatti la nona edizione del Corso Base di introduzione alla
scultura su pietra arenaria, un appuntamento ormai consolidato che intende
valorizzare e tramandare la secolare tradizione scalpellina dell’Appennino
bolognese.
Il corso,
che prenderà il via sabato 11 ottobre 2025, sarà articolato in cinque
incontri a cadenza quindicinale, tutti di sabato, per un totale di 29
ore di attività pratica. A questi si aggiungerà una giornata dedicata
alle visite didattiche, con l’obiettivo di far conoscere da vicino le cave,
i manufatti storici e i segni lasciati sul territorio dal lavoro degli
scalpellini.
Al centro
del percorso formativo ci saranno le tecniche di base del bassorilievo
geometrico e figurativo, affrontate con un approccio pratico e diretto,
guidati da maestri d’eccezione. A condurre le lezioni saranno infatti gli
scultori e scalpellini Giancarlo Degli Esposti, Alfredo Marchi, Riccardo
Vaccaro e Sabato Crescenzo, affiancati dal geologo Stefano Vannini e
dalla storica dell’arte Francesca Chelini, che offriranno preziosi
approfondimenti sulle caratteristiche della pietra arenaria e sul contesto
storico-artistico della scultura in Appennino.
Le attività
si svolgeranno a Riola di Vergato, nei locali della ex scuola elementare
di via Bontà n. 4, facilmente raggiungibile anche a piedi dalla stazione
ferroviaria.
Il corso è a
numero chiuso e prevede un massimo di 12 partecipanti, per
garantire un rapporto diretto con i docenti e un apprendimento personalizzato.
È aperto a tutti, a partire dai 12 anni di età, e non richiede particolari
competenze pregresse né condizioni fisiche specifiche: è adatto anche a chi
abbia lievi difficoltà motorie o necessiti di ausili per la deambulazione.
Una tradizione secolare da riscoprire
L’iniziativa
rappresenta molto più di un corso tecnico: è un viaggio dentro la cultura
materiale e identitaria delle comunità appenniniche. La lavorazione della
pietra arenaria, diffusa per secoli nei borghi e nei santuari del territorio,
ha lasciato tracce nei portali, nelle fontane, nelle edicole votive e nelle
architetture rurali. Non a caso Montovolo, con il suo santuario e le cave
storiche, è uno dei luoghi simbolo di questa tradizione.
«Il nostro
obiettivo – spiegano dall’Associazione Ciancabilla – è tenere viva una
conoscenza antica che rischierebbe di andare perduta, e al tempo stesso offrire
un’esperienza concreta di avvicinamento all’arte, aperta a chiunque abbia
curiosità e voglia di sperimentare con le proprie mani».
Con il corso di scultura su pietra arenaria, dunque, non si trasmettono solo tecniche artigianali, ma anche un patrimonio di memoria e identità, intrecciando dimensione artistica, storica e paesaggistica.
Per informazioni:
presidente@associazionefulviociancabilla.org
Nessun commento:
Posta un commento