giovedì 25 settembre 2025

Alto Reno Terme, querela contro il sindaco: sullo sfondo i rumori di un bar

 Un gruppo di residenti accusa Giuseppe Nanni di omissione per non aver risolto i problemi legati al locale “Deja Vù” in piazza Garibaldi a Porretta Terme


La querelle tra alcuni residenti di piazza Garibaldi, a Porretta Terme, e il bar Deja Vù approda in Procura e coinvolge direttamente il sindaco di Alto Reno Terme, Giuseppe Nanni. Il primo cittadino è stato infatti denunciato da un gruppo di abitanti che lo ritengono responsabile, per comportamento omissivo, della persistente situazione di disturbo legata all’attività del locale.

Secondo quanto riportato da Bologna Today, i querelanti accusano Nanni di non aver adottato misure efficaci per contenere rumore e degrado, circostanze che — a loro dire — hanno causato non solo disagi ma anche conseguenze sulla salute di alcuni residenti, documentate da certificati medici e da un accesso al pronto soccorso.

Al centro della contestazione c’è il Deja Vù, bar con dehor che si affaccia sulla piazza. Gli abitanti segnalano da anni musica ad alto volume, schiamazzi notturni anche dopo l’orario di chiusura, sporcizia, bottiglie rotte e atti di inciviltà. Alla denuncia sono allegate una ventina di segnalazioni a forze dell’ordine e Comune, oltre a registrazioni dell’Arpa che certificano il superamento dei limiti acustici e video che mostrano clienti sostare nel dehor fino a tarda notte.

Uno dei residenti spiega: «La piazza è piccola e funziona come un’arena. Se parla una persona o si stappa una bottiglia si sente fino al quarto piano. Figuriamoci se sono in venti».

Il locale, secondo la documentazione allegata, avrebbe già ricevuto sanzioni e provvedimenti: un decreto penale di condanna del 2022, una sentenza del tribunale di Bologna e un’ordinanza comunale. Nessuno di questi, sostengono i querelanti, avrebbe sortito effetti duraturi sul comportamento dei gestori.

Il sindaco Nanni è accusato di non aver vigilato adeguatamente, pur conoscendo da tempo la situazione. In particolare, viene contestata la proroga di 30 giorni che il primo cittadino avrebbe concesso a un’ordinanza sul contenimento del rumore, senza che seguissero controlli o interventi risolutivi nonostante ulteriori segnalazioni e pareri Arpa.

Il primo cittadino , in risposta all'accusa,  ha riferito di non essere a conoscenza della querela a suo carico e di non poterla quindi commentare. Ha però confermato di conoscere la vicenda del bar e di aver firmato un’ordinanza nei confronti dei gestori.

Nanni ha concluso assicurando che verificherà se vi siano state omissioni nei controlli: «In caso, richiamerò chi di dovere» ha assicurato.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

«In caso, richiamerò chi di dovere» ha assicurato il sindaco. Sì a far merenda a vino e tarallucci.

Anonimo ha detto...

Finalmente...