Solidarietà e risate per sostenere i cani ospitati da Il Vagabondo
Il prossimo mercoledì
16 ottobre, il palcoscenico del Teatro
Comunale di Sasso Marconi (Piazza Martiri della Liberazione n. 5)
ospiterà lo spettacolo “Cosa ti frulla in
testa?”, a cura dell’Associazione
Percorso Vitale.
L’iniziativa nasce con un obiettivo solidale: l’intero
ricavato della serata – a fronte di un’offerta minima di 10 euro – sarà
destinato a sostenere l’attività dell’Associazione
Il Vagabondo, che da mesi si prende cura dei cani ex ospiti del canile
comunale gravemente danneggiato dall’alluvione. Gli animali, attualmente
ospitati in pensioni private, necessitano infatti di cure e mantenimento, spese
che l’associazione affronta con grande impegno e non senza difficoltà.
“Ringraziamo l’Associazione Percorso
Vitale per il prezioso contributo – sottolineano i volontari de Il Vagabondo –
e tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione dell’evento. Ora ci
auguriamo una grande partecipazione del pubblico: ogni presenza sarà un aiuto
concreto per i nostri amici a quattro zampe”.
Scritto
da Paolo Minarelli e diretto da Simona Selvini, “Cosa ti frulla in testa?” è una commedia brillante
ambientata in un ufficio. Sul palco si alternano personaggi diversi, ciascuno
con i propri pensieri, le proprie ossessioni e i piccoli tic quotidiani che
spesso – tra ironia e paradosso – finiscono per assomigliare a quelli di
ciascuno di noi.
Attraverso una galleria di archetipi,
il pubblico sarà accompagnato in un viaggio divertente e riflessivo insieme:
un’occasione per ridere di noi stessi, riconoscendoci nelle contraddizioni
della vita lavorativa, ma anche per porsi qualche domanda di fondo. Chi siamo, davvero, nel nostro ambiente di
lavoro? Ciò che facciamo corrisponde a ciò che pensiamo? E quanto la mente ci
sostiene – o ci contraddice – nelle nostre scelte quotidiane?
Con ritmo incalzante e situazioni esilaranti, lo spettacolo offre una panoramica leggera ma pungente sul mondo del lavoro e sul suo impatto nelle nostre vite, ricordandoci che ridere, a volte, è il modo migliore per riflettere.

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