martedì 9 settembre 2025

Trapianto a cuore fermo: primo intervento in Emilia-Romagna con prelievo fuori regione

 Il cuore è stato prelevato a Livorno e trapiantato con successo al Sant’Orsola di Bologna. Paziente in buone condizioni.



Un cuore fermo da venti minuti è stato prelevato a Livorno e trapiantato con successo al Policlinico Sant’Orsola di Bologna. Si tratta del primo trapianto in Emilia-Romagna da donatore a cuore fermo con prelievo effettuato fuori regione, realizzato grazie al lavoro congiunto di due équipe cardiochirurgiche.

La prima squadra si è recata a Livorno, dove ha ricreato una sala operatoria cardiochirurgica all’interno di un ospedale privo di questa specializzazione, per procedere al prelievo e garantire il trasporto dell’organo. Nel frattempo, a Bologna, la seconda équipe era pronta per l’intervento di trapianto. Il paziente ricevente, riferisce l’ospedale, è in buone condizioni.

«È stato un vero gioco di squadra – sottolinea Davide Pacini, direttore della Cardiochirurgia del Sant’Orsola – che ci ha permesso di valorizzare donatori in ospedali non sede di cardiochirurgia. Portare l’équipe al cuore, anche fuori regione, consente di ottenere performance migliori».

L’operazione ha richiesto la collaborazione dei Centri Regionali di Riferimento Trapianti di Emilia-Romagna e Toscana. La prima équipe era composta da due cardiochirurghi, uno specializzando, un’infermiera strumentista, due perfusionisti e due rianimatori, oltre a strumentazione dedicata e sistemi di supporto come le macchine Ecmo.

«Un’altra vita salvata e un ulteriore passo avanti per la nostra rete trapiantologica – commenta l’assessore regionale alla Sanità, Massimo Fabi – che si conferma punto di riferimento innovativo a livello nazionale».

La Cardiochirurgia del Sant’Orsola registra una sopravvivenza a cinque anni dal trapianto pari al 79%, a fronte di una media nazionale del 73%.

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