giovedì 8 maggio 2025

Liste d’attesa, Mastacchi (Rete Civica): “Serve più chiarezza per i cittadini sulla Legge 107/2024”

In Aula l’interpellanza sulle criticità delle attese sanitarie. La Regione: “Lavoriamo all’interoperabilità, primi risultati attesi in estate




Con un’interpellanza presentata in Aula, il consigliere regionale di Rete Civica Marco Mastacchi (nella foto) ha sollevato l’attenzione sulle persistenti criticità legate alle liste d’attesa sanitarie, concentrandosi in particolare sull’attuazione della Legge n. 107/2024, che istituisce la Piattaforma Nazionale Liste di Attesa (PNLA), gestita da AGENAS.

L’obiettivo della norma è quello di rendere interoperabili le piattaforme regionali per la gestione delle prenotazioni sanitarie, aumentando trasparenza ed efficienza. Tuttavia, secondo Mastacchi, i cittadini vengono informati delle novità legislative dai media, ma non percepiscono ancora alcun impatto concreto nella loro esperienza quotidiana con il sistema sanitario, finendo talvolta per rinunciare alle cure o rivolgersi al privato sostenendo costi elevati.

Il consigliere ha inoltre sottolineato che la carenza di personale medico e infermieristico, unita al fenomeno della medicina difensiva (prescrizioni in eccesso per timore di contenziosi), accentua il problema delle attese, generando disuguaglianze nell’accesso ai servizi.

La risposta della Regione: “Sistema in fase di attuazione, i dati sono già in trasmissione”

A rispondere è stato l’Assessore regionale alla Sanità Massimo Fabi, che ha confermato l’impegno della Regione Emilia-Romagna nella direzione indicata dalla nuova legge. “Stiamo collaborando con AGENAS fornendo i dati richiesti, ma attendiamo ancora le specifiche tecniche complete per completare l’integrazione,” ha spiegato Fabi.

L’Emilia-Romagna ha comunque avviato già da novembre un’importante attività di raccolta dati sulle liste d’attesa, inclusi gli appuntamenti in regime istituzionale e in libera professione intramuraria, presso strutture pubbliche e private accreditate. Sono già stati trasmessi i dati relativi ai mesi di gennaio, febbraio e marzo 2025.

Per realizzare questa attività è stata creata una nuova infrastruttura regionale, in attesa del via libera operativo da parte di AGENAS, che consentirà il pieno avvio dell’interoperabilità tra i sistemi informatici.

Prestazioni fuori tempo: il ruolo della “presa in carico”

Fabi ha anche chiarito un punto spesso frainteso: in caso di mancato rispetto dei tempi previsti dal servizio pubblico, la legge consente che la prestazione venga erogata tramite attività libero professionale intramuraria (acquistata dalla struttura pubblica) o da soggetti privati accreditati, ma solo attraverso l’intermediazione del sistema sanitario pubblico. Il cittadino non può quindi ricorrere autonomamente alla libera professione mantenendo il diritto a pagare solo il ticket: tutto deve passare attraverso la presa in carico da parte dello specialista.

“La presa in carico è fondamentale per garantire l’appropriatezza delle cure e per evitare che il paziente venga rimbalzato tra prenotazioni e rinvii,” ha aggiunto l’assessore.

I prossimi passi

Una volta pubblicate da AGENAS le specifiche tecniche per la piattaforma nazionale, la Regione predisporrà il progetto operativo definitivo per il pieno adeguamento. I primi risultati concreti dell’intero processo, ha spiegato Fabi, potrebbero essere visibili già a partire dall’estate.

Nella replica finale, Mastacchi ha ribadito la necessità di migliorare la comunicazione verso i cittadini: “È positivo sapere che il lavoro è in corso, ma oggi non è ancora percepito da chi ne dovrebbe beneficiare. È fondamentale investire sulla presa in carico e sulle campagne informative, per ridurre la distanza tra norma e realtà vissuta.”

 

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