Persino il ponte Albano è chiuso per allagamento. Sembra una presa in giro: il piano della struttura è allagato, l'acqua non cadrebbe più nel fiume, ma resterebbe sul piano di scorrimento delle auto. Così almeno raccontano coloro che hanno transennato la strada con divieto di passaggio e che presidiano il punto di blocco. Anche la Rupe non poteva rinunciare al suo ruolo di 'pericolo costante' e stanotte avrebbe fatto cadere alcuni massi, fortunatamente di piccole dimensioni, ma sufficienti per generare preoccupazione.
Via Mongardino è chiusa e una nuova frana ha invaso il tratto asfaltato all'altezza del Loghetto. Via Catello è chiusa, come pure via Lagune, sulla salita che precede il bivio che porta alla chiesa. Una grossa frana sul lato a valle, iniziata molto pericolosamente alla prima ondata di maltempo, con questa seconda ondata si è aggravata. I sottopassi della nuova Porrettana sono allagati: quello di San Lorenzo è chiuso e quello di via Primo Maggio nessuno prova ad attraversarlo. Lo fanno solo i Tir. Rio Verde è tracimato in più punti per frane che gli hanno riempito il letto su cui scorre normalmente e lo costringono a percorrere i campi. Non abbiamo girato altri punti del Comune perchè ci è sembrato che il quadro che si presenta in una piccola parte di esso sia sufficiente a rappresentare una situazione al limite della tragicità; con il ponte Albano chiuso e il Da Vinci demolito per manutenzione, le valli del Reno e del Setta si trovano quasi prive di comunicazione viaria con la città.
Protagonista del disastro ambientale l'ha certamente l'eccezionalità degli eventi atmosferici a cui impotenti stiamo assistendo, ma un aggravamento degli effetti è certamente da attribuire alla mancata manutenzione sulle strade, attività disattesa da numerosi lustri e se non annullata, certamente fortemente diminuita e non più tale da garantire un sufficiente deflusso delle acque nei punti più opportuni, per cui le strada di collina diventano veri e propri torrenti non regimentati. L'acqua quindi esce dove trova sfogo e genera danni molti ingenti.
Questa la situazione di una strada privata di accesso a una abitazione che si trova purtroppo a fiancheggiare la comunale via Lagune franata in due punti proprio sulla scarpata in quanto priva di scoline che possano raccogliere e indirizzare in modo opportuno tutta l'acqua che scorre a monte.
La situazione è ulteriormente peggiorata e sta peggiorando di ora in ora.
3 commenti:
Meglio abbandonare la montagna, andiamo tutti a Bologna che hanno un sacco di posto, basta fango, basta acqua, chiudiamo i Comuni, licenziamo i dipendenti pubblici inutili, lascaimo i monti agli orsi, ai lupi, ai cinghiali, ci arrendiamo la Regione ha vinto, andiamo via, abbiamo perso.
magari pulire preventivamente le caditoie dell'acqua di ponte albano forse aiutava
E non solo a Ponte Albano...
Posta un commento