domenica 12 dicembre 2021

Lo sfogo di Valerio Giusti. “I guasti sulla linea ferroviaria Porrettana sono tanti, troppi. Siamo al collasso”.


Dal Comitato per la Ferrovia Porrettana scrive:  

 

Collasso Porrettana: una vergogna !

Il titolo non è opera del Comitato, abbiamo solo copiato la frase più utilizzata dai pendolari nelle loro proteste arrivate via mail, messaggi o pubblicate sui social: una vergogna !!

Negli ultimi mesi abbiamo fatto numerose riunioni e anche partecipato ad eventi pubblici dove ci era stata promessa la massima attenzione nei confronti della nostra linea ferroviaria che è vitale per l’Appennino bolognese.

Tanti lavoratori e studenti hanno ripreso a viaggiare in treno dopo le chiusure obbligate dalla pandemia e siamo tornati a livelli di frequentazione di circa 9mila passeggeri quotidiani che sono molto simili alle frequentazioni pre-covid di circa 10mila. Anche la situazione precaria della viabilità stradale aveva convinto molti utenti a riprendere il treno confidando di raggiungere in tempo i luoghi di lavoro e di studio e che fossero sempre rispettati i limiti di capienza previsti dalle norme di sicurezza.

Invece no !! Da diverse settimane i ricorrenti guasti alle infrastrutture di RFI dimostrano che la nostra linea è vicina al collasso e che le promesse delle Regione e delle aziende che gestiscono il trasporto ferroviario, sono risultate prive di alcun fondamento e non seguite da interventi tempestivi e risolutivi.

Il guasto di venerdì scorso  che ha completamente isolato gli utenti dell’Alto Appennino per diverse ore costringendo i viaggiatori a restare per circa 3 ore a bordo del treno Pop “in panne”, è stato solo un eclatante episodio che si somma ai numerosi disservizi elencati nell’altro comunicato.

Guasti alle infrastrutture, ai passaggi a livello, agli scambi/deviatoi, ogni settimana succede qualcosa e ogni volta centinaia di pendolari restano bloccati e raggiungono il posto di lavoro di studio in gravissimo ritardo e moltissimi sono costretti a prendere l’auto per raggiungere in tempo le proprie destinazioni subendo il pesante traffico della SS64 anche perché i rari bus sostitutivi difficilmente sono tempestivi e non sai mai dove siano. Su questo aspetto abbiamo chiesto maggiore attenzione, un protocollo e degli avvisi perché, in caso di emergenza, tutti sappiano dove fermano e dove trovare le relative informazioni che, spesso, latitano.

Chi non possiede un mezzo proprio, invece, non ha alternative e arriverà a destinazione in forte ritardo, sfidando l’inevitabile affollamento, perché quando la linea riapre, il primo treno utile deve raccogliere tutti i pendolari che attendono nelle stazioni, arrabbiati e frustrati per l’attesa, il freddo e la mancanza di tempestive informazioni. Moltissimi colleghi di viaggio ci chiedono perché non si pone un limite a questi disservizi, perché i pendolari e la collettività debbano continuare ad acquistare gli abbonamenti e sostenere un trasporto collettivo inefficiente e perché la politica non sia capace di imporre standard di qualità all’altezza della nostra regione. Il comitato non è in grado di rispondere ma la politica è ora che inizi a farlo.



8 commenti:

Anonimo ha detto...

Unica soluzione è tornare alle vecchie Ferrovie dello Stato.la privatizzazione scriteriata è stata la nostra rovina.

Anonimo ha detto...

Tutto vero sig. Giusti, ma non pare anche a lei che le parole siano state spese tutte, così pure la pazienza della gente di questa vallata?
Lei ha preso in considerazione l'ipotesi di modificare il suo ruolo passando dal lamento alla lotta, visto che dopo decenni di lamenti il risultato è quello che lei stesso ripetutamente denuncia? Ci pensi. Pensi più ai bisogni della gente e meno alla popolarità di fs e giunta regionale.

Anonimo ha detto...

Purtroppo i comitati (che già contavano poco anche in passato) in questo momento contano quasi zero, anche se a molti è sfuggito e non se ne sono accorti in questi ultimi anni la politica (e quindi anche il ruolo di ascoltare la gente) è molto cambiata e non sicuramente in meglio.

Anonimo ha detto...

Per lottare chiedete AIUTO a tutte quelle persone SANE che sono state escluse dalla possibilità di poter entrare in treno (o in autobus o in corriera) solo perchè non vaccinate, con il vostro totale COMPLICE silenzio, chedete aiuto adesso che siete SOLI con il vostro GREEN PASS, non fate nessuna pena siete voi che producete apartheid, arrangiatevi.

Anonimo ha detto...

...di cosa cianci? Tu hai fatto mai qualcosa per il prossimo? Tu critichi chi si sbatte da decenni con la sua associazione, che non fa abbastanza: cosa dovrebbe fare di più?

Di quale lotta cianci? Hai mai tenuto un'associazione in piedi? Ti sei mai sbattuto per gli altri gratis?
Secondo te avremmo speso tutte le parole, e allora che facciamo? ...prendiamo a capocciate i treni? ...spacchiamo tutto? Che cavolo di soluzione sarebbe?

Cosa avete nel cervello, d'la sgadéza?

Giovanni ha detto...

Concordo in pieno con l'anonimo delle 05:39

Anonimo ha detto...

x ore 10 52
manco la sgadéza È VUOTA.

Anonimo ha detto...

I treni sono perfetti, se non vi va bene prendete la vostra bella macchinina e andate.. con quella.