Dal Comitato per la Ferrovia Porrettana scrive:
Collasso Porrettana:
una vergogna !
Il titolo non è opera del Comitato, abbiamo solo copiato la frase più utilizzata dai pendolari nelle loro proteste arrivate via mail, messaggi o pubblicate sui social: una vergogna !!
Negli ultimi mesi abbiamo fatto numerose riunioni e anche partecipato ad eventi pubblici dove ci era stata promessa la massima attenzione nei confronti della nostra linea ferroviaria che è vitale per l’Appennino bolognese.
Tanti lavoratori e
studenti hanno ripreso a viaggiare in treno dopo le chiusure obbligate dalla
pandemia e siamo tornati a livelli di frequentazione di circa 9mila passeggeri
quotidiani che sono molto simili alle frequentazioni pre-covid di circa 10mila.
Anche la situazione precaria della viabilità stradale aveva convinto molti
utenti a riprendere il treno confidando di raggiungere in tempo i luoghi di
lavoro e di studio e che fossero sempre rispettati i limiti di capienza
previsti dalle norme di sicurezza.
Invece no !! Da diverse
settimane i ricorrenti guasti alle infrastrutture di RFI dimostrano che la
nostra linea è vicina al collasso e che le promesse delle Regione e delle
aziende che gestiscono il trasporto ferroviario, sono risultate prive di alcun
fondamento e non seguite da interventi tempestivi e risolutivi.
Il guasto di venerdì
scorso che ha completamente isolato gli
utenti dell’Alto Appennino per diverse ore costringendo i viaggiatori a restare
per circa 3 ore a bordo del treno Pop “in panne”, è stato solo un eclatante
episodio che si somma ai numerosi disservizi elencati nell’altro comunicato.
Guasti alle
infrastrutture, ai passaggi a livello, agli scambi/deviatoi, ogni settimana
succede qualcosa e ogni volta centinaia di pendolari restano bloccati e
raggiungono il posto di lavoro di studio in gravissimo ritardo e moltissimi
sono costretti a prendere l’auto per raggiungere in tempo le proprie
destinazioni subendo il pesante traffico della SS64 anche perché i rari bus
sostitutivi difficilmente sono tempestivi e non sai mai dove siano. Su questo
aspetto abbiamo chiesto maggiore attenzione, un protocollo e degli avvisi
perché, in caso di emergenza, tutti sappiano dove fermano e dove trovare le
relative informazioni che, spesso, latitano.
Chi non possiede un
mezzo proprio, invece, non ha alternative e arriverà a destinazione in forte
ritardo, sfidando l’inevitabile affollamento, perché quando la linea riapre, il
primo treno utile deve raccogliere tutti i pendolari che attendono nelle
stazioni, arrabbiati e frustrati per l’attesa, il freddo e la mancanza di
tempestive informazioni. Moltissimi colleghi di viaggio ci chiedono perché non
si pone un limite a questi disservizi, perché i pendolari e la collettività
debbano continuare ad acquistare gli abbonamenti e sostenere un trasporto
collettivo inefficiente e perché la politica non sia capace di imporre standard
di qualità all’altezza della nostra regione. Il comitato non è in grado di
rispondere ma la politica è ora che inizi a farlo.
8 commenti:
Unica soluzione è tornare alle vecchie Ferrovie dello Stato.la privatizzazione scriteriata è stata la nostra rovina.
Tutto vero sig. Giusti, ma non pare anche a lei che le parole siano state spese tutte, così pure la pazienza della gente di questa vallata?
Lei ha preso in considerazione l'ipotesi di modificare il suo ruolo passando dal lamento alla lotta, visto che dopo decenni di lamenti il risultato è quello che lei stesso ripetutamente denuncia? Ci pensi. Pensi più ai bisogni della gente e meno alla popolarità di fs e giunta regionale.
Purtroppo i comitati (che già contavano poco anche in passato) in questo momento contano quasi zero, anche se a molti è sfuggito e non se ne sono accorti in questi ultimi anni la politica (e quindi anche il ruolo di ascoltare la gente) è molto cambiata e non sicuramente in meglio.
Per lottare chiedete AIUTO a tutte quelle persone SANE che sono state escluse dalla possibilità di poter entrare in treno (o in autobus o in corriera) solo perchè non vaccinate, con il vostro totale COMPLICE silenzio, chedete aiuto adesso che siete SOLI con il vostro GREEN PASS, non fate nessuna pena siete voi che producete apartheid, arrangiatevi.
...di cosa cianci? Tu hai fatto mai qualcosa per il prossimo? Tu critichi chi si sbatte da decenni con la sua associazione, che non fa abbastanza: cosa dovrebbe fare di più?
Di quale lotta cianci? Hai mai tenuto un'associazione in piedi? Ti sei mai sbattuto per gli altri gratis?
Secondo te avremmo speso tutte le parole, e allora che facciamo? ...prendiamo a capocciate i treni? ...spacchiamo tutto? Che cavolo di soluzione sarebbe?
Cosa avete nel cervello, d'la sgadéza?
Concordo in pieno con l'anonimo delle 05:39
x ore 10 52
manco la sgadéza È VUOTA.
I treni sono perfetti, se non vi va bene prendete la vostra bella macchinina e andate.. con quella.
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