mercoledì 5 agosto 2020

A Marzabotto è in produzione l'infradito contro la violenza sulle donne

Parte del ricavato delle vendite sosterrà il centro antiviolenza gestito dall’associazione Mondodonna

 
di Carmine Caputo

Si chiama “l’infradito solidale” ed è una calzatura molto particolare perché nasce dalla collaborazione tra l’associazione benefica Faedesfa No Profit di Fratta Polesine (Rovigo) con la storica azienda “Tacchificio Monti” di Marzabotto.
Qui infatti verranno create le infradito, con il cui acquisto si contribuisce alla realizzazione dei progetti solidali pensati da Faedesfa in collaborazione con altre associazioni che hanno scelto di aderire.
«Tutto è nato dalla proposta di Gabriele Monti, uno dei titolari del Tacchificio Monti, di reimpiegare degli stampi per calzature non utilizzati da tempo» spiega il presidente di Faedesfa, Andrea Pezzuolo. «L’idea di dare nuova linfa a questi stampi è presto arrivata, grazie al sostegno del Tacchificio Monti un’azienda “a ciclo completo” del settore calzaturiero il cui punto di forza è la capacità di sviluppare il prodotto in sequenza, dal design alle finiture».
La sfida è quella di realizzare un gadget unico, di largo consumo, alla portata di tutti che consenta di aiutare e di fare del bene, che renda insomma contagiosa la solidarietà. Faedesfa No Profit ha infatti esteso l’iniziativa a diverse realtà associative che con il ricavato dell’infradito solidale potranno sostenere i loro progetti. Le infradito sono già in commercio, costano 17 € e si possono richiedere in diversi colori. Basta accedere al sito infradito.faedesfa.org e indicare nell’ordine quale realtà di volontariato si vuole sostenere. Nel caso del territorio bolognese, l’associazione destinataria di questi fondi sarà Mondodonna onlus.
 
L’amministrazione comunale di Marzabotto ha subito accolto favorevolmente questa idea, visto che oltre tutto la collaborazione con Faedesfa risale allo scorso autunno, quando con le strenne di Natale si raccolsero le risorse necessarie ad avviare lo sportello contro la violenza sulle donne gestito proprio da Mondodonna. Il centro antiviolenza CHIAMA chiAMA offre gratuitamente ascolto e sostegno alle donne, sole o con figli, vittime di violenza e discriminazione di genere, di tratta e sfruttamento sessuale, in situazioni spesso aggravate da difficoltà sociale e economica. È disponibile telefonicamente, è aperto in municipio il terzo giovedì di ogni mese, e sempre nei corridoi degli uffici comunali è presente una cassetta delle lettere dove le donne possono inserire una richiesta di aiuto in maniera molto riservata.
 
«Quello che ci è piaciuto di più di questa iniziativa» spiega l’assessora comunale Simona Benassi ( a destra nella foto) «è questa sinergia tra realtà diverse, questa idea di fare squadra tra Comune, associazioni e imprenditori per raggiungere un obiettivo condiviso, che è quello di aiutare le donne vittime di abus
Commentando il progetto delle Infradito solidali Loretta Michelini, presidente dell’Associazione MondoDonna, ha spiegato che si tratta di «Un altro tassello a sostegno del principio di ‘prossimità’, quello che permette alle donne con vissuti di violenza e di fragilità di trovare un aiuto immediato e vicino»

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